lunedì 28 novembre 2011

La focosa passione del calcio


In una recente riunione della redazione di Stampa Libera, un utente che si firma TrinityNeo – anche se ancora non ha mai commentato – suggeriva agli autori di concludere i propri articoli con una nota positiva, onde evitare a chi legge un attacco di acidosi. Benché io non sappia di preciso cosa sia l’acidosi, so per esperienza che the e caffé mi fanno venire acidità di stomaco e che indorare la pillola di una notizia con una conclusione a lieto fine potrebbe essere un tantino disonesto e rientrare più nella fantasiosa fiction che nella veritiera cronaca. Tuttavia, il senso del suggerimento è chiaro: bisogna sforzarsi di vedere il bicchiere mezzo pieno, piuttosto che quello mezzo vuoto, giacché ad investirci quotidianamente con valanghe di sciagure foriere di depressione già s’incaricano i mass-media mainstream.

Ma come si fa a concludere un articolo con una nota positiva parlando di persone che vengono bruciate vive nell’indifferenza generale?
La loro unica colpa è quella di esistere e di non saper attuare su se stessi il controllo delle nascite. Sono troppi, a detta dei loro padroni, e andrebbero sfoltiti. Non sto parlando degli esseri umani e dei loro padroni Rettiliani, ma di creature che i nostri Dei dalla pelle squamata ci hanno concesso di addomesticare e che ci fanno compagnia, fornendoci molti altri utili servizi. I nostri padroni Rettiliani hanno detto che potevamo tenerli e da 15.000 anni vivono con noi. Ma anche se ce li lasciano tenere, non li hanno presi a cuore e si disinteressano della loro sorte. Per la verità, i Rettiliani si disinteressano anche di noi. Anzi, godono a vederci soffrire.
E’ per questa ragione che se in Occidente trattiamo queste sfortunate e prolifiche persone con rispetto, in altre nazioni barbare questi nostri untermenschen vengono sottoposti a sevizie, maltrattamenti, pogrom e uccisioni in massa.
Ma soprattutto vengono abbandonati a se stessi, lasciati senza controllo e senza contraccettivi, così che crescono di numero, come natura vuole, e vengono sistematicamente macellati senza pietà.
In pratica, come gli Dei hanno abbandonato noi, così noi abbandoniamo i cani. E come posso io, misero e frustrato cronista della realtà, scrivere un articolo con un lieto fine se il lieto fine non riesco a trovarlo nemmeno con la lanterna di Diogene di Sinope, detto il cane?
Mi dispiace se vi farò venire il mal di stomaco e aumenterò la vostra acidosi, ma che gli ucraini vogliano bruciare vivi cani e gatti per “ripulire” le città che ospiteranno la coppa UEFA nel 2012, lo devo scrivere. Non posso farne a meno. Che poi, a leggere questo articolo, saranno solo quelli interessati a questioni di etica e giustizia, mentre tutti gli altri sorvoleranno. Quindi, ci sarà automaticamente una scrematura dei lettori e coloro che non vogliono farsi venire l’acidosi – qualunque cosa essa sia – leggeranno la Gazzetta dello Sport o, al limite, Famiglia Cristiana. Gli altri, quelli che le cose preferiscono saperle, che si sono da tempo vaccinati contro la cattiveria umana, che gli scivola sulla pelle come gocce d’acqua sulla schiena di un’anatra, leggeranno queste note e si faranno l’idea che ad essere barbari e feroci, e quindi potenzialmente pericolosi anche per noi, sono pure i nostri vicini slavi, che sempre più spesso affollano le stazioni ferroviarie delle nostre città.
Peccato che non possiamo bruciarli vivi in inceneritori di adeguate dimensioni, perché da quando sono sbarcati in massa, a piedi, in treno o con pulmini stracarichi, gli slavi stanno rendendo le nostre città invivibili e la sicurezza di chi vive in ville isolate praticamente scesa a zero.
Se i negri hanno la musica nel sangue, i balcanici hanno la guerra e la faziosità etnica. Serbi e croati, romeni e ucraini, albanesi e cossovari sono tribù arcaiche che si combattono da secoli, che parlano lingue ostrogote e attuano riti sanguinari di una ferocia bestiale. Sono i discendenti degli Sciti che cavalcavano con le teste dei nemici appese alla sella. Sarebbero un buon soggetto di studio per antropologi ed etnologi, se non fosse che sono diventati troppo numerosi, ci rendono la vita difficile, la sera, nei quartieri di periferia e noi non siamo né antropologi, né etnologi, né vogliamo diventarlo per causa loro.
Quando sento dire che i cinesi sterminano i cani perché mangiano troppo, mi dico: vabbé, son cinesi, formiche senza Dio, che fino all’altro giorno, da bravi comunisti, mangiavano anche i loro bambini.
Quando sento dire che gli indiani sterminano i cani perché non portano corna e non possono essere munti, mi dico: vabbé, sono indiani, gente con troppi Dei, che fino all’altro giorno, da bravi metempsicotici, accecavano i loro bambini o li amputavano di qualche estremità per avviarli alla questua.
Ma quando sento dire che gli ucraini sterminano i cani perché vogliono fare bella figura con gli hooligans che arriveranno da tutta Europa per ubriacarsi, fare risse e, en passant, assistere a qualche partita di calcio, mi dico: Cristo Santo! Ma questi sono cristiani, non hanno mai mangiato bambini, anche se la Democrazia Cristiana li accusava in tal senso, e fino all’altro giorno facevano parte della santa madre Russia, patria di Tolstoi, del cristianesimo delle origini e della compassione evangelica. Com’è possibile?
A chi devo attribuire la colpa di tanta stupida ferocia? Dove posso rintracciare la spiegazione di questa particolare banalità del male? Anna Arendt saprebbe scrivere un libro sull’insostenibile leggerezza degli olocausti che si ripetono, si ripetono, si ripetono all’infinito, variando solo la conformazione fisica delle vittime?
Per il calcio, capite? Per il loro stramaledetto inutile ridicolo football! Per la più efficace arma di distrazione di massa. Avessero detto per le malattie, per qualche virus portato dai cani. No, uccideranno migliaia d’innocenti persone affinché i turisti, vedendo circolare per le strade quei poveri barboni a quattro zampe, non si facciano una cattiva opinione dell’Ucraina e del suo popolo.
Troppo tardi, cari i miei governanti ucraini, la cattiva opinione su di voi ce la stiamo già facendo: siete solo dei barbari figli di Attila, che non sono stati capaci di attuare un’oculata politica di sterilizzazione dei randagi e ora correte ai ripari nel peggiore dei modi possibili, con la soluzione finale di hitleriana memoria. Peccato che a Hitler non abbiano lasciato portare a termine la sua, di soluzione finale, così dopo gli ebrei faceva piazza pulita di slavi e latini e, soprattutto nel primo caso, ci saremmo risparmiati un sacco di problemi e non avremmo assistito allo scoppio della terza guerra mondiale.
Se i sionisti sono figli di Satana, gli ucraini di chi sono figli?

8 commenti:

  1. Se qualche umano riuscisse a deprogrammarsi ed a liberarsi degli effetti di quel chip che gli è stato impiantato dalla nascita ... allora si renderebbe conto subito che le cose che "ama" di più sono le più sciocche armi di distrazione di massa. Insegnano (gli educatori) il non libero pensiero, l'appartenenza ad un "gruppo" in cui identificarsi, ad una squadra, ad una religione, ad un quartiere, ad una famiglia, ad una parrocchia. Ci si riconosce per appartenenza ad una comunità, ad un branco, un'etnia, tutti con similare comportamento, tutti con la medesima stupidità o tradizione, con usi e costumi senza senso! Dimenticando di essere prima di ogni cosa "esseri umani".
    Sul calcio, sullo sport come gara e su ogni forma di competizione insensata, ci sarebbe molto da dire come; ad esempio, sull'utilità e finalità "educative" del vincere, sopraffare, gareggiare, competere, essere il più forte! Questo è il vero fallimento umano.
    Gli animali hanno senso, rispetto, misura, equilibrio, civiltà. Sono esseri veramente liberi, quando non ridotti in schiavitù dall'uomo.
    Per me il lieto fine è la fine della giornata allorquando mi riparo dagli umani e mi libero un pò dalle catene del lavoro e della convivenza con centomila razze diverse contraddistinte da una globale inciviltà civica ed affettiva, composte in ogni caso da umani affamati e pieni di voglia di combattere da cui difendersi ad ogni angolo di strada.

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  2. Splendido commento, Gianni!
    Soprattutto la parte delle 100.000 razze umane da cui scappare, tutte accomunate dal desiderio di competere e sopraffare il prossimo. Sull'altro sito con cui, come sai, collaboro, Stampa Libera, è saltata fuori la più classica delle obiezioni, cioè che....voi animalisti amate più gli animali degli uomini.
    Ho già risposto, ma prevedo che la discussione andrà avanti ancora un po'.
    E meno male che stiamo parlando di cani bruciati vivi!
    Pensavo che almeno di fronte a tanto obbrobrio gli specisti se ne sarebbero stati zitti, ma anche i frequentatori di siti alternativi hanno i neuroni....bacati. Come tutti gli altri.
    Grazie.
    Un saluto.

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  3. Come ho scritto su Stampa libera, si è tentati di essere razzisti nei confronti della razza umana.

    La tua provocazione è forte ma doverosa.

    Ciao

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  4. Non avevo capito che eri tu. Grazie.
    Cani bruciati vivi, neanche fossero streghe o eretici!
    Ma il medioevo è finito veramente?
    Hai visto che sto dialogando con Wasp?
    Se ne può discutere, se vuoi.
    Ciao

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  5. Freeanimals, la brutalità e la stoltezza umana mi addolorano, mi indignano e mi straziano, anche se esistono esseri umani degnissimi.

    Preferisco dare spazio nei miei pensieri a cose alte e sublimi, anche se dolorose, piuttosto che alla gromma. Credo che capirai.

    Ciao

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  6. Gromma! Devo andare sul dizionario.... :-)
    Comunque, ho capito che la cocciutaggine di Nigrelli deve avervi molto amareggiato, tu e tuo fratello.
    Mi dispiace veramente.
    Credo che la cocciutaggine e l'ostinazione, detta anche protervia, possano sfociare nella stoltezza e quindi ti capisco.
    Peccato!
    Da buon missionario laico, io non rifiuterò il confronto con Wasp, se si farà avanti ancora.
    Ciao e grazie.

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  7. Post scriptum:

    http://www.treccani.it/vocabolario/tag/gromma/

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