sabato 5 novembre 2011

Mafia bancaria










L’altra sera, vedendo “Chi l’ha visto?” su RAI 3, sono venuto a sapere che le assistenti sociali hanno tolto a una coppia di ex tossicodipendenti la loro figlioletta, che ormai, affidata alle immancabili suore, sono tre anni che non vede i genitori.
Questa è un’ulteriore tessera del mosaico che si va assemblando nella mia personale interpretazione della realtà e che mi porta a concludere che lo Stato è la più grande associazione a delinquere esistente al mondo. Da molto tempo chiamo Mafia Grande lo Stato (tutti gli Stati), per distinguerlo dalla Mafia Piccola, quella che ha le sue radici storiche in Sicilia. Lo Stato richiede il pizzo ma lo chiama tasse; uccide la gente per le strade ma lo chiama ordine pubblico; spaccia droga attraverso le farmacie e la chiama medicina. Attua le sue faide e le chiama missioni umanitarie e in più dice di combattere la Mafia Piccola così da presentarsi all’opinione pubblica come agente del Bene e della Giustizia. Ottica dualistica manichea.
 
Ora ci posso aggiungere anche che ruba i bambini ai genitori come facevano gli zingari nei secoli passati. I mafiosi della Mafia Piccola, almeno, si limitano a scioglierli nell’acido. Lo Stato-Mafia Grande, invece, li imbottisce di vaccini e altre sostanze tossiche. Ma c’è un’altra attività che di solito passa inosservata e, proprio per questo, rappresenta il peggior crimine che la Mafia Grande possa commettere: quella di aver delegato alle banche la fabbricazione del denaro e di lasciare ad esse il potere di trarne profitto.
Ormai tutti sanno che il signoraggio da una parte arricchisce i banchieri e dall’altra impoverisce e rande schiavi per tutta la vita milioni di lavoratori. E’ strano che i partiti di Sinistra, che tradizionalmente si occupano dei lavoratori, abbiano sempre lasciato in ombra i veri nemici della classe operaia e del proletariato. Evidentemente, se ciò avviene, è perché da un bel pezzo i banchieri hanno cooptato i leaders della Sinistra, li hanno scelti e fatti eleggere al fine di insabbiare le loro responsabilità.
Mi è stato molto utile, ieri sera, ascoltare la conferenza di Lucio Brovedan, intitolata: “I soldi sono finti, ma i debiti sono veri”, tenutasi nel mio paese: 


Non avevo mai sentito parlare di Brovedan, ma devo riconoscere che sa spiegare con termini semplici una materia ostica come l’economia. In passato, veniva spesso invitato dal Movimento 5 Stelle quando ancora Beppe Grillo parlava di signoraggio:


Alcune cose già le sapevo. Per esempio, avevo già visto il documentario “Genius Seculi”, di Zeitgeist, che Brovedan ha mostrato al pubblico insieme ad altri documenti filmati:


E avevo anche già sentito le interviste fatte a Tremonti in cui parla chiaramente della necessità di un Nuovo Ordine Mondiale, ma non sapevo di Don Mariano Abramovich che ancora nel 2008 a un convegno pubblico accusò il Papa di tacere sul più grande latrocinio commesso dalle banche ai danni dell’umanità. Su quest’ultimo personaggio non si trova niente in internet: chissà cosa gli sarà successo?!
Eppure, risulta che Ratzinger sia perfettamente al corrente di quali siano i meccanismi del debito pubblico e di come questo sia il principale modo con cui le banche si arricchiscono. Tace e, secondo il coraggioso frate, il suo silenzio è davvero inammissibile. Noi, che siamo un po’ più smaliziati, non ci stupiamo più di tanto perché la Chiesa si è sempre piegata alla volontà del potere secolare, anche se ufficialmente lo contrastava, altrimenti non avrebbe potuto sopravvivere per quasi duemila anni. Dunque, se anche sul signoraggio la Chiesa non prende posizione, non fa altro che seguire le linee guida che le hanno permesso di arrivare fino ai giorni nostri, vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro. Che poi i fedeli continuino a esserle fedeli, credendo che ancora abbia autorità per parlare di Cristo, significa solo che di coccio hanno la cabeza. E che hanno rinunciato a scavare solo un pochino sotto la superficie, accontentandosi di quattro liturgie accompagnate dalle volute dei fumi degli incensi. Coreografia ipnotica per gente di bocca buona.
Mentre uno dei presenti fra il pubblico, ieri sera, ha detto che la moneta unica per il nord America, l’Amero, era una bufala, Brovedan si è detto convinto che i tempi per arrivare alla moneta unica mondiale sono maturi e che piuttosto che tornare alla lira, gli Illuminati imporranno il nuovo denaro, possibilmente elettronico e dotato di RFID. Lo stesso Tremonti si lamentava della fretta con cui i suoi colleghi del Bilderberg vogliono arrivare alla banca mondiale e al denaro unico. Lui, senza mezzi termini, li ha chiamati “pazzi Illuminati”, facendo così il gioco del poliziotto buono (lui) e del poliziotto cattivo (gli altri fratelli massoni).
In questo senso, se è vero che l’euro è sotto attacco da parte del dollaro, è perché gli USA agiscono come demolitori e fanno a livello finanziario esattamente ciò che fanno militarmente con le materiali distruzioni di città e nazioni. Dopo aver demolito, entreranno in scena i ricostruttori e tutti li acclameranno con gioia. Questa, a naso, dovrebbe essere la manovra che ci dobbiamo aspettare. Brovedan ne è convinto e anch’io non ho difficoltà a crederlo.
Al termine della conferenza, qualcuno del pubblico gli ha chiesto qualche suggerimento e Brovedan, mettendo le mani avanti, ha detto di non avere la sfera di cristallo e di non sapere dove l’élite mondialista andrà a parare. Lui conosce il passato ma non il futuro.
Ha però aggiunto che, anche se gli imprenditori sono obbligati a fare debiti con le banche, tutti gli altri dovrebbero evitarlo, ma si è dichiarato convinto che la cosa più importante è prendere coscienza di ciò che sta succedendo e che i mass-media non dicono. Ovvero, dovremmo sforzarci collettivamente di raggiungere quella massa critica che ci potrà fornire i mezzi per difenderci dalle brame dei banchieri. Ha accennato, a conferma della teoria della massa critica, alla storia delle scimmiette giapponesi, citata spesso secondo me a sproposito perché non supportata da un fondamento scientifico. Anche se non sono un primatologo, a me sembra più una leggenda metropolitana che non un reale comportamento etologico.
Un agricoltore biodinamico presente in sala ha dichiarato che dovremmo tornare alla terra e l’oratore si è dichiarato d’accordo, tanto è vero che negli anni seguenti alla crisi del 1929 sia l’Italia che l’Inghilterra indirizzarono le proprie politiche economiche sull’autarchia alimentare e se il Regno Unito si trovò impreparato militarmente quando scoppiò la seconda guerra mondiale dipese dal fatto che il governo aveva puntato più sull’agricoltura che non sugli armamenti.
Infine, per l’ora tarda e la mia naturale timidezza a parlare in pubblico, non ho preso la parola, ma se lo avessi fatto avrei chiesto all’oratore cosa ne pensa delle scie chimiche e all’agricoltore biodinamico avrei detto che se l’élite massonica implementerà il progetto di riduzione della popolazione mondiale, non servirà a nulla che ci rimbocchiamo le maniche e ci mettiamo a lavorare la terra. Anzi, se torneremo in massa alla terra sarà come concime. Gli Illuminati hanno previsto tutto!

2 commenti:

  1. Però.... ho visto che hai messo in vetrina le tue pubblicazioni... beeeneee...
    Volevo citare una frase di Churchil sul regime democratico: " (...) è un sistema lercio e sbagliato, ma è il migliore che ora abbiamo" Così diceva all'incirca. Ci sono delle grosse falle, anche Pirandello, che era incline al fascismo preferiva quest'ultimo alla democrazia, perché diceva che uno per restare al vertice deve pensare per tutti, mentre se tanti vogliono restare seduti sulle tante ambite poltrone, devono pensare ognuno per sè. in fondo il discorso è sempre quello: l'egoismo e la voglia di dominio sull'altro. Preferisco immaginare e citare Ghandi quando gli chiesero cosa avrebbe fatto davanti a Hitler, lui rispose che avrebbe detto "no" e che la disobbedienza insieme alla cosciente consapevolezza avrebbe cambiato la logica dell'occhio per occhio, dove una guerra crea il presupposto per altri conflitti. Siamo in cammino, per chi ci crede. In fondo questo è un sistema che permette di avere ospedali, scuole, case popolari, è qualcosa, anche se non perfetto. Alc al è alc, l'importante è non rassegnarsi. Conoscere, capire, aggiungere. Mandi

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  2. Non posso competere con un laureato in storia quale tu sei, Sbilff, per cui non ho nulla da eccepire sul tuo gradito intervento. Solo non commettere anche tu quel comune sbaglio che fanno in molti: Gandhi si scrive con l'acca tra la di e la i.
    Su Gandhi potrei mandarti dei link che lo descrivono come un farabutto opportunista, funzionale al governo inglese (e mi piacerebbe sentire la tua opinione di storico), ma penso che ti darebbe fastidio vedere che i "complottisti" fanno a gara a chi dissacra di più.
    Mah! Forse te lo manderò lo stesso.
    Ciao e grazie.

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