martedì 1 novembre 2011

Quanti siamo?



Il Papa ha invitato una delegazione di atei al suo recente incontro interreligioso ad Assisi [1]. Lino Bottaro, cattolico sui generis, ha invitato a collaborare sul suo sito il sottoscritto, anarcoide agnostico, con tendenza a dissacrare i valori dominanti della società. Lo Stato italiano alleva e coccola la sua schiera di sovversivi incappucciati, salvo poi, ufficialmente, dichiarare di combatterli mediante giri di vite e leggi ulteriormente repressive [2]. Per inciso, i sionisti Usraeliani fanno la stessa cosa, più in grande, con i cosiddetti terroristi. Se Stato e Papato mirano al consolidamento del Potere, ad accattivarsi le folle e ad aumentare il dominio sui sudditi fedeli, il signor Bottaro secondo me fa parte di quella schiera di divulgatori innamorati della filosofia voltairiana di tolleranza e rispetto per le idee altrui, anche se in contrasto con le proprie credenze.
 
Benché l’atteggiamento sia in linea di massima positivo, non sono del tutto d’accordo e penso che Voltaire debba aver detto quella famosa frase, in cui si sarebbe fatto ammazzare piuttosto che impedire all’interlocutore di esprimersi, in un momento di euforia ottimistica, dettata forse da stati di ebbrezza alcolica. Da questo punto di vista mi sento più in sintonia con Gunther Grass quando disse che “sono le idee ad annunciare la violenza; resistere loro è facile. Dunque la resistenza deve cominciare prima che le idee si armino di violenza”.
Se la verità viene definita soggettiva, cessa semplicemente di essere verità, ma se viene riconosciuta per quello che è, oggettiva, le cose vanno dette in modo chiaro, anche se il percorso per affermarla non è agevole.
La verità, ad ogni modo, va a braccetto con la libertà e, come ha notato Aurobindo, la libertà è quella cosa che tutti amano, ma, allo stesso tempo, tutti amano ancora di più le proprie catene [3]. Concetto non nuovo, evidentemente, se anche Erich Fromm, ancora nel 1941, poté scrivere “Fuga dalla libertà” [4]. E uno dei modi con cui le folle rifuggono dalla libertà è quello di sottostare alle richieste del Potere, sia sottoforma di minacce e balzelli, che di blandizie e censimenti. Il bastone e la carota. In questo senso si deve ammettere che i governanti, palesi o occulti che siano, non potrebbero governare se non ci fossero le masse che vogliono essere governate. Le masse lo chiedono a gran voce.
Ecco quindi che la nostra disapprovazione per l’attuale stato di cose deve essere distribuita equamente tra i despoti che ci schiavizzano e i nostri compagni di gregge che si lasciano schiavizzare. Comunque vada a finire, noi che disapproviamo il tutto, rimarremo calpestati dagli zoccoli.
Per andare oltre il disprezzo per il pecorume plebeo, cerchiamo metodi di rivolta e opposizione. Il più famoso e gratificante era l’obiezione di coscienza al servizio militare. Ci hanno tolto anche quello! Poi abbiamo provato con l’obiezione fiscale alle spese militari, scalandole dalla dichiarazione dei redditi. Sandro Pertini se ne faceva un baffo! C’è chi, come il collega blogger Gianni Tirelli, cerca invano di opporsi a Equitalia [5]: fatica improba. Già in precedenza il giudice Borrelli aveva lanciato il grido di guerra “Resistere, resistere, resistere” [6], riferito alla gestione politica del Premier e, addosso a molti ragazzi, si videro le magliette con quello slogan circolare per le strade.
Oggi l’opposizione al Sistema prende forme ancora diverse: vista la pericolosità ipnotica della televisione, molti scelgono di disfarsene, passando dalla dipendenza passiva dell’intrattenimento serale, a quella attiva delle aspre discussioni virtuali nei forum di internet, che però hanno il vantaggio di non annoiare e di farci sentire vivi e partecipi di un più vasto movimento d’opinione.
E ancora, di fronte allo spauracchio dell’acuirsi della crisi economica, molti pensano bucolicamente a un ritorno alla terra, come se facendosi coltivatori diretti i problemi ambientali scomparissero d’incanto, dimenticando inoltre che gli ecosistemi sono interconnessi e i disastri ambientali di un luogo hanno ripercussioni in mille altri luoghi.
Infine, individuato nelle banche il nemico pubblico numero uno, senza necessariamente andare ad accamparsi davanti ad esse, la parola d’ordine è chiudere il conto bancario, cioè boicottare le strutture visibili dove si annida il vero diabolico potere degli Illuminati. E questi ultimi tre, rifiuto della televisione, ritorno alla terra e chiusura dei rapporti con le banche, sono le valvole di sfogo che il Sistema ha predisposto per le anime ribelli, visto che il rifiuto di votare alle elezioni, vecchio cavallo di battaglia degli anarchici, non bastava più per smorzare il malcontento.
Come ciliegina sulla torta, quasi inaspettatamente, i potenti ci regalano ora un’altra possibilità di manifestare il nostro dissenso nei confronti della loro gestione della cosa pubblica: strappare il modulo del censimento. Io non l’ho materialmente strappato, quando me lo sono trovato nella buchetta delle lettere, ma l’ho letto nei punti salienti e ne ho ricavato stimolo per il presente articolo.
Lo Stato italiano vuole sapere come è composta la nostra famiglia, se siamo proprietari di casa o in affitto e di quante stanze si compone la nostra abitazione. Se abbiamo un mezzo di trasporto e se con esso andiamo a lavorare, se siamo laureati o analfabeti e se lavoriamo in fabbrica, in ufficio o all’aria aperta. Ci sono pure domande definite “dati sensibili”, a cui non siamo tenuti a rispondere, che riguardano il nostro stato di salute: se vediamo bene, se sentiamo bene, se abbiamo problemi di deambulazione e se abbiamo perdite di memoria. Tranne queste ultime domande, a tutte le altre siamo tenuti a rispondere, in virtù dell’art. 7 del Disegno Legislativo 322 del 1989, il che può essere messo sullo stesso piano dell’obbligo di pagare il canone televisivo alla RAI e del diritto-dovere di andare a votare. In tutt’e tre i casi, a dispetto della terrifica sigla dell’URAR [7], che sembra fatta apposta per incutere timore, nessun gendarme verrebbe a tirarci per le orecchie e quindi anche noi, come Sandro Pertini con l’obiezione fiscale, ce ne facciamo un baffo. L’unica tassa a cui non possiamo farci un baffo, benché io me lo farei molto volentieri, è quella del bollo e dell’assicurazione dell’auto, poiché per la strada i gendarmi ci sono, ci fermano e non ci perdonano.
A me la domanda se abbiamo difficoltà nel ricordare e nel concentrarci, non so perché, mi ricorda le scie chimiche. Bah, sarò paranoico!
Però, questa specifica domanda, riferita ai bambini, potrebbe celare un’indagine demoscopica utile alle industrie farmaceutiche, che premono per rendere obbligatorio il consumo di medicine per gli scolari irrequieti. Niente niente, da qui a qualche anno, grazie a questo censimento, ci ritroveremo con migliaia di bambini consumatori di Ritalin! [8]
Spesso si legge su internet che la tecnologia in mano ai militari, e quindi a disposizione dei padroni occulti del mondo che li comandano, è di gran lunga più avanti rispetto a quella disponibile sul mercato per usi civili. Lo stesso internet ci sarebbe stato donato dai militari in quanto strumento obsoleto, mentre loro si stanno trastullando con qualcosa di molto più potente che neanche c’immaginiamo. Ebbene, se ipotizziamo che esista già un supercomputer, magari chiamato “Akasha”, in grado di gestire miliardi d’informazioni, tutto ciò che noi mansuete pecorelle diciamo tramite il censimento ai lacchè degli Illuminati sarà registrato e potrà essere usato in futuro contro di noi, non solo in funzione delle tasse da pagare, ma proprio per offrire ai padroni del mondo un quadro d’insieme delle ricchezze di cui potranno appropriarsi quando ci stermineranno tutti quanti. O quasi.
Potrebbero portarsi avanti con il lavoro e voler sapere in anticipo quale sarà il bottino quando attueranno la riduzione della popolazione mondiale dai 7 miliardi attuali ai previsti 500 milioni. Magari, adesso, starò un po’ esagerando con la paranoia, ma tecnicamente possono farlo, scrupoli non ne hanno e le nostre vite sono in ogni caso appese a un filo, ovvero ai loro diabolici capricci. Se si pensa che esistono armamenti che uccidono ogni essere vivente ma lasciano intatti gli edifici, come quell’arma che risucchia tutto l’ossigeno per tre giorni, in una data zona, senza scalfire gli oggetti materiali, possiamo anche ipotizzare che le nostre case, i terreni e i mezzi di trasporto potrebbero essere utilizzati dai sopravvissuti, cioè dagli eletti che avranno il privilegio di essere risparmiati.
L’élite mondiale che si sostituisce a Geova, Dio degli eserciti, nell’attuare il giudizio universale, con 144.000 eletti che si salveranno e daranno inizio a una nuova era, sotto la “benevola” supervisione della casta rettiliana dei semidei massonici. In fondo, è quello che la Bibbia aveva promesso da secoli, con la restaurazione del paradiso perduto. Dio disse “Crescete e moltiplicatevi” e noi lo abbiamo preso in parola. Ora che si vergogna per la gaffe che ha fatto, se ne sta zitto e lascia che gli Illuminati rimettano le cose a posto, e poiché sono dei bravi, servizievoli e scrupolosi contabili, hanno bisogno, prima di sfoltire il formicaio, di avere il polso della situazione.
Ora che arriva il freddo, i moduli del censimento vanno bene per accendere la stufa. Chi ce l’ha. 


Note:

5 commenti:

  1. Commento questo pregevole articolo solo per sottolineare la "stupidità" dei c.d. "illuminati" che stanno portando a termine il loro piano di sottomissione del mondo. Stupidità dovuta ad un esubero di "tontità" (anche fisiognomica) tipica dei furbi ma non degli intelligenti. L'abilità nel perseguire i propri scopi è, a mio avviso, sintomo dell'incapacità di considerare la vita ed il pianeta terra nella sua totalità. Il cinismo è l'abilità degli stupidi. Un umano che consideri quotidianamente tutti gli aspetti dell'esistenza non riesce a prendere varie lauree ed a parlare 7 lingue. Per fare bene queste cose e diventare banchiere devi avere i paraocchi e fare una sola cosa nella vita. Essere in 7 miliardi, poi, è il chiaro segno dell'esubero di esseri umani sul pianeta; il fallimento di ogni logica di cooperazione tra i popoli. L'autosterminio dei replicanti schiavi si percepisce chiaramente. Che la cosa poi avvenga per mano degli illuminati o che ci si ammazzi da soli per effetto di una inevitabile guerra tra poveri per un tozzo di pane ed un pò di acqua pulita, non fa poi più tanta differenza.
    A questo punto c' solo da augurarsi che sia vera la storia dell'ascensione ad un livello diverso di consapevolezza e di energia di cui tanto si parla in questi giorni e che, sembra, sia già in atto per concludersi nei prossimi mesi o nel prossimo anno.
    Le borse che vanno giù per un debito fasullo costringendo alla resa pensionati e lavoratori dipendenti e facendo al contempo aumentare la rapina dell'evasione fiscale, sono la prova provata di come la casta degli evasori fiscali riesca, da sempre, a tenere sotto scacco il resto della popolazione che non riesce a bruciare loro i suv a partire da 60.000 euro e le loro megaville rubate in tanti anni di evasione. A costoro, come ai politici, oltre che acchiapparli e punirli con la galera a vita, andrebbe espropriato ogni bene mobile ed immobile e mandati a raccoglier pomodori nell'agro sarnese.
    Ciao.
    Staremo a vedere.

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  2. Ti dirò che ho sempre creduto alle previsioni catastrofiche basate sulla crescita esponenziale della popolazione e, in modo inversamente proporzionale, sull'esaurimento delle risorse. Per me è talmente lapalissiano!
    Tuttavia, negli ambienti "complottisti" sembra farsi largo l'idea che anche Malthus era un massone appartenente alla cricca (e la stessa cosa è stata detta di Darwin e Freud).
    Quindi, vi è una parte di "cercatori di verità" che, rifiutando le teorie di Malthus, rifiuta anche l'idea della pericolosità della nostra crescita geometrica. E questo, secondo me, è un male.
    In definitiva, gli Illuminati starebbero per implementare con la violenza quello che gli esseri umani non sono riusciti a fare con la ragionevolezza, benché Cina e India ci abbiano provato con le politiche di sterilizzazione volontaria dei maschi.
    Tenere costante il numero degli esseri umani sarebbe cosa sacrosanta, oltre che in linea con le leggi della natura, ma non lo si dovrebbe fare con qualche pandemia o con le guerre, come piace agli Illuminati.
    La cosa paradossale è che non se ne può nemmeno discutere, giacché subito c'è qualcuno che ci accusa di portare un attacco alla famiglia e di far parte della cricca (o di essere un debunker).
    Insomma, al momento non vedo vie d'uscita.
    Ciao e Grazie.

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  3. Articolo dall'amara e sapida ironia.

    Non vedo vie d'uscita neanch'io, se non un'uscita dalla vita in senso lato.

    Ciao

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  4. Rimane sempre però, Zret, la curiosità di vedere come andrà a finire, come Robert De Niro, nella scena finale del film "Mission", che, sebbene ferito a morte e disteso supino al suolo, riesce a tenere la testa sufficientemente sollevata per vedere cosa sarebbe successo al confratello gesuita interpretato da Jeremy Irons.
    Scena memorabile e paradigmatica sul problema violenza, non-violenza.
    Ciao e grazie.

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  5. Caro Roberto, la famosa frase di Voltaire non è di Voltaire ma di Evelyn Beatrice Hall, autrice della biografia di Voltaire intitolata "Gli amici di Voltaire" (1906). La frase è conforme al pensiero di Voltaire ma non si trova in alcuno dei suoi scritti.

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