lunedì 16 luglio 2012

Evasi comunicanti





“I poveri s’ammazzano e i signori s’abbracciano”.
      Antico proverbio italiano




Non so come siamo entrati in argomento, ma D.G., una delle titolari della copisteria del mio paese, mentre mi faceva alcune fotocopie, mi ha raccontato che in tempi recenti ha subito tre furti di computer portatili ad opera di balcanici.
Ometto di specificare dove si trovi il negozio per motivi di privacy e perché quel genere d’esercizi commerciali si trova in ogni angolo dell’italico stivale e quindi gli eventi che seguono potrebbero essere capitati ovunque. D.G. e la sua collega hanno notato che i furti avvenivano soprattutto quando in città arrivavano le giostre.
Il che mi ha fatto venire in mente che quando negli anni Cinquanta e Sessanta arrivava il circo, immancabilmente sparivano cani e gatti, dal momento che alle belve, qualcosa, di tanto in tanto, i circensi dovevano pur dare da mangiare. Poi è stata fatta una legge che prevedeva il finanziamento pubblico dei circhi e le sparizioni di animali domestici sono magicamente cessate.
Ma la testimonianza di D.G. mi porta a fare anche altre considerazioni, che ci riguardano da vicino anche se non siamo gatti: la criminalità, i furti e la loro matrice etnica.



So di entrare nel terreno paludoso dei luoghi comuni, ove è facile scivolare facendo passi falsi di natura razzista, ma se non vogliamo continuare a mettere la testa sotto la sabbia e se non abbiamo paura di conoscere la realtà quotidiana, è d’uopo sapere i dettagli di eventi spiacevoli che colpiscono la nostra vita di provincia, così come è necessario sapere ciò che sta succedendo tra gl’imprenditori che da un giorno all’altro si uccidono a causa della crisi.

In vent’anni dacché esiste il negozio non hanno mai avuto furti da parte di italiani, ma solo quei tre che ora mi accingo a 

descrivere, da parte di uomini provenienti dall’est europeo. Prima però voglio raccontare un episodio che mi ha toccato da vicino.

Un paio d’anni fa facevo un mercatino a Mortegliano, quel Mortegliano ormai diventato famoso per l’alieno. Vendevo roba vecchia in uno dei tanti mercatini dell’usato che faccio a tempo perso le domeniche. Non c’erano clienti perché era una cattiva piazza, poco pubblicizzata, ma siccome non ero mai stato non lo sapevo di preciso e volevo verificarlo.
Tre balcanici tra i venti e i quaranta, riconoscibili per quei loro orribili giubbotti neri di pelle o finta tale, si sono fermati a lungo a guardare l’angolo dei fossili e dei minerali. Gli extracomunitari, nordafricani in primis, a differenza degli italiani non chiedono mai il permesso di toccare la merce: prendono e basta. Se ci si distrae mentre esaminano l’oggetto è possibile che poi non lo rimettano a posto, ma lo infilino in qualche tasca di loro pertinenza. I tre balcanici in questione è esattamente ciò che fecero con un bel campione di quarzo ematoide e io mi accorsi del “buco” sul tavolo solo dopo che se ne furono andati.
Avrei deciso comunque di non partecipare più al mercatino mensile di Mortegliano anche se non avessi subito quel furto. Per l’uomo che si è messo in saccoccia il cristallo è stato un gesto di natura voluttuaria. A me ha causato frustrazione e danno economico. Da quel giorno i balcanici non mi sono più simpatici e li tengo d’occhio attentamente tutte le volte che si avvicinano al mio banchetto. Forse non se ne rendono conto, ma così facendo danneggiano anche la rispettabilità del loro popolo.
D.G. invece mi ha raccontato che in un caso erano entrati in due e mentre uno l’ha distratta chiedendo informazioni su alcuni oggetti, il complice è andato di filato verso il fondo del negozio dove sapevano che erano esposti i computer portatili. Quando ancora D.G. rispondeva alle domande dell’uomo, il socio di quest'ultimo usciva dal negozio tenendo goffamente le mani davanti all’apertura della giacca, come se avesse nascosto qualcosa sotto le falde.
Per quell’istinto di cui siamo tutti naturalmente dotati, D.G. capì cosa stava succedendo, ma ipnotizzata forse dallo sguardo dell’energumeno che aveva di fronte, non ebbe il coraggio di mettersi a gridare e di chiamare aiuto.
Audax fortuna juvat, si potrebbe dire in riferimento ai due ladri, ma il danno per l’attività commerciale fu pesante e da quel giorno l’abbigliamento dei clienti che si presentano e la colorazione non propriamente rosea della loro pelle sono diventati segnali di interesse per D.G. e la sua collega.
Questa specie di paralisi che impedisce alle vittime di reagire mi fa venire in mente ciò che disse una volta Ceronetti: per fare rapine in banca non è necessario essere armati, nemmeno di taglierino, giacché è la faccia torva del malvivente che intimidisce e si fa strumento di coercizione. Così, più o meno, dev’essere andata quando D.G. si vide passare davanti il balcanico con le braccia aderenti al corpo, sul davanti.

Nel secondo caso, quando ancora tenevano i PC portatili in vetrina, uno slavo si presentò per chiedere che gli si mostrasse qualche modello. Non comprò nulla, ma la domanda rivelatrice, che venne in mente a D.G. a posteriori, fu: “I computer li tenete solo qui?”.

Il giorno dopo, le due titolari ebbero la sgradita sorpresa di trovare la serratura della porta sul retro spaccata e i portatili che erano stati mostrati al balcanico spariti. Lui e i suoi eventuali complici, nottetempo, si erano diretti esattamente in quell’angolo di negozio e avevano tralasciato astucci, quaderni, penne, matite e cancelleria varia. Non hanno lasciato passare neanche un giorno, ma sono entrati in azione la notte stessa, rubando fra l’altro una macchina poco distante, segno che non si fanno scrupoli a farsi riconoscere mediante gli eventuali identikit che le vittime possono fare, successivamente, presso le forze dell’ordine.
Arrivano in un posto e ripartono per lontani lidi dopo aver fatto il colpo, un po’ come i nostri meridionali che partono da Napoli, fanno la rapina in Brianza e se ne ripartono subito dopo.
Non me ne vogliano i napoletani onesti, ma questo è esattamente ciò che succede.
Idem con i balcanici, di cui finora ho detto peste e corna, tacendo il fatto che ce ne sono migliaia d’essi che non si sognerebbero mai di rubare o fare rapine in villa e che considerano con grande umiliazione il comportamento dei loro connazionali delinquenti.
Tanto è vero, a dimostrazione del fatto che non è mio intento denigrare alcuna popolazione specifica, se mi sarà possibile cercherò d’intervistare alcuni rumeni, uomini e donne, che in questo periodo stanno lavorando presso i campi di barbatelle nei pressi del Tagliamento, restando sotto il sole dalla mattina alla sera, chini sulle piante, magari per un salario da fame.
Li ho visti, l’altro giorno, mentre me n’andavo al Tagliamento col cane, ma non mi è venuto in mente d’interpellarli. In genere sono piuttosto restii a farsi intervistare perché per quel genere di lavori a nero temono qualche ripercussione di natura sindacale, quando addirittura non sono senza permesso di soggiorno. Vita dura per i giornalisti, compresi quelli dilettanti, ma vita ancora più dura per gli onesti lavoratori in genere.

Il terzo caso dei furti subiti dalla copisteria l’ho tenuto per ultimo, anche se forse non ho seguito l’ordine cronologico, perché 

dimostra fino a che punto di sfrontatezza i ladri riescono a giungere. Una notte gli abitanti delle case vicine al negozio sentirono un gran fracasso. Un paio d’inquilini si affacciò alla finestra e vide due giovani che avevano divelto il coperchio in ghisa di un tombino e con esso avevano sfasciato la vetrina, arraffando gl’immancabili PC portatili. Le persone svegliate nel cuore della notte si misero a gridare, minacciando di chiamare i carabinieri e probabilmente rimarrà loro impressa per sempre la freddezza con cui i due malviventi continuarono con calma il lavoro di trasferire la preziosa merce dagli scaffali del negozio al bagagliaio della loro macchina, che naturalmente aveva le targhe coperte.

C’è stato un periodo in cui i Rom entravano nelle scuole di campagna e razziavano tutto il materiale audiovisivo che riuscivano a portar via ed evidentemente il computer portatile è un genere di refurtiva che può essere facilmente collocato, magari nei piazzali degli autogrill autostradali.
Di fatto, la copisteria non li tiene più in evidenza e la lezione è stata imparata. In questo mondo di ladri, cantava Venditti.
Morale della favola. Impedire le migrazioni dei popoli non si può. In virtù della legge dei vasi comunicanti, i poveri andranno sempre dove c’è ricchezza, i disperati verso la spensieratezza e le correnti fredde marine verso le aree di mare calde. La pioggia cadrà dall’alto verso il basso e i popoli di discendenza nomade ruberanno beni materiali a quelli di discendenza sedentaria, così come gli agricoltori combatteranno contro i pastori e i predatori eserciteranno il loro potere sulle prede.
Si tratta di vedere se, nella nostra già martoriata società italiana, si possono immettere dei correttivi per salvaguardare i nostri commercianti, ovvero tutelare la spina dorsale della nazione già assalita da banchieri e speculatori vari. Se il motto degli Illuminati è ordo ab chao, i balcanici che rubano agli italiani rientrano nello schema generale di decadenza programmata e di sicuro fanno parte del problema più che della soluzione.
Abbiamo avuto anche noi Cassandre come la Fallaci che parlavano d’invasione strisciante islamica e Giovanne D’Arco come la Pivetti che annunciavano di voler prendere a colpi di remo i migranti man mano che si presentano sulle nostre coste, direttamente sulla battigia.
La nostra cultura non è improntata all’ospitalità, se pensiamo al Comune Rustico del Carducci: “Se l’Unno o se lo Slavo invade, eccovi, o figli, l’aste, ecco le spade”.
La Chiesa, che per secoli ha perseguitato eretici e dissenzienti, turchi e marrani,  ora improvvisamente scopre i valori cristiani dell’accoglienza e se ipotizziamo che l’afflusso di migranti verso l’Italia è stato pianificato e voluto per destabilizzare la nostra struttura sociale, diventa legittimo il sospetto che il Vaticano abbia ricevuto l’ordine di effettuare una virata  verso la bontà cristiana, adottando la politica delle braccia aperte.
Si sa che Chiesa e Massoneria sono culo e camicia, anche se fanno finta di odiarsi. Una mano lava l’altra.

Questi non sono discorsi oziosi, perché se la Grecia sta facendo da battistrada e dopo i greci toccherà a noi, il partito Alba Dorata ha già mostrato il proprio programma politico, attaccando gli stranieri e favorendo gli autoctoni, in una guerra tra poveri tutt’altro che edificante. Anzi, decisamente squallida.

L’unico partito nostrano dotato di tale orientamento filosofico è la Lega Nord, al momento messa in condizione di non nuocere con l’onta della corruzione, ma l’odio per lo straniero potrebbe prendere forma sotto altri aspetti e germogliare in altre direzioni, quando addirittura non essere propedeutico alla terza guerra mondiale.
Se il progetto sionista è quello di far combattere cristiani contro musulmani, potrebbe succedere che i balcanici finiscano nello stesso calderone dei cosiddetti nemici. Alcuni, come gli albanesi, musulmani già lo sono.
In caso di guerra o di rivolte armate ognuno di noi, per gli altri, diventerà un balcanico. Saremo nelle mani dell’Onnipotente.
E a quel punto non ci saranno più computer da rubare.


11 commenti:

  1. E dai CAZZO,Roberto,uno come te,con ampie vedute,uno che ricerca e che le da peso al anima,come cavolo fa a cascare in questi luoghi comuni???? spiegami,perchè scati ogni tanto con questa paura dello straniero al miglior stile delle tribu? non credo che la mancanza di un cuarzo abbia rovinato la tua economia e che tale sparizione nelle tasche dei balcanici ti abbia creato una immagine cos^ nefasta di loro...
    non rimpiciolire le vedute,chi lascia la sua terra,il più delle volte,cerca di rifare quel che farebbe nel suo paese,esempio le vediamo a maneta,sia un al capone,che quei pedofili bastardi che vanno in Thailandia ( italiani in primis) allora queste esemplari deploreboli,sono una immagine del italiano medio? un tizio in Thailandia si meterebe a scrivere un articolo dicendo italiani,popolo di pedofili,che vengono da noi a rovinarci i nostri figli....penso di no,e si lo fa,sbaglia e da brutto,ero una volta a Tunisi,chiacherabo con un amico,un pasante mi sente parlare in italiano,e dice automaticamente: Italia-mafia,due parole al quale rispondo non solo c'è anche Terzani ( in quel tempo leggevo i suoi libri) ed il tipo andandosene mi dice noi abbiamo salvato culo di Craxi !!! e allora? niente lui si tiene la sua ridotta immagine del italiano mafioso.
    Ero in un viaggio in Argentina,era giusto il periodo dei casini in Napoli con la immondizia,ai tg facevano vedere il "caos"italiano,e tutti che mi chiedevano,ma in Italia annegano nella spazzatura? ho spiegato ( quel che non facevano i tg) che era UNA realta di una parte di Italia e che era momentanea...ma lo so in tanti son rimasti con quella immagine,anche se dopo hanno visto il coloseo bello pulito,si sa nelle mente generalmente resta impresso lo brutto ( come i due che ti fregarono la pietra).
    Non mi stuferò di ripetere,la VITA mi ha dato la possibilità di viaggiare nei posti piu inverosimili del pianeta,ne ho visto di tutti colori,dei grandi pezzi di m... e degli angeli,in ogni luogo,l'uomo è uomo,pacifico o violento,sia bianco,nero,rosso o giallo.SE mai si potrebbe scrivere un articolo sul perché attua così,ma non generalizzando in questa maniera,facendo il giochino dei violenti,dei razzisti,di quelli che stupidamente vedono ogni loro male nella colpa del di fora !!!! vecchia e maledetta abitudine dei populisti,ne usufruì molto bene il benito,l'adolf,ci provò l'umberto ma spero non ci pensi anche tu.

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    1. Proprio perché non possiamo fidarci dei giornali e delle televisioni, ho deciso di intervistare la gente e il danno subito da Daniela G. e dalla sua collega della copisteria ammonta a parecchie migliaia di euro. Se ti mettessi nei panni di quelle due donne, proveresti anche tu la frustrazione di lavorare per niente. Stare in negozio ogni giorno dalla mattina alla sera affinché quattro balcanici possano appropriarsi dei computer portatili.
      I musulmani, che tanto ci infastidiscono, parlano chiaro: ai ladri si deve tagliare le mani.
      Tu che hai tanto viaggiato com'è la situazione dei furti nei paesi islamici?

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  2. A dire il vero in paesi islamici che sono stato ( Siria,Giordania,Algeria,Egitto,Tunisia,Libia) nessuno mi ha rubato niente,anzi,chi poteva mi dava una mano,sai come ho girato? zaino sulla spalla,ero una "preda"piu che facile,ero un "nessuno"anche in mezzo al deserto,eppure,mai nessuno mi toccò un capello,se vuoi ti dico di piu,il furto nei paesi musulmani gli fanno gli europei con gli amici amerikani,gli rubano le ricchezze,gli stravolgono i confini,gli insediano governi fasulli,gli vendono armi,gli stigano alla guerra gli uni verso gli altri,gli mettono qua e la qualche "villaggio"turistico che le ruba l'acqua alla gente normale ( per irrigare i campi di golf per i turisti europei) tanti villaggi locali si vedono restringere l'acqua anche per le cose essenziali,eco come gira nei paesi musulmani che ho visitato,eppure se ti vedono persino col passaporto italiano,ti danno il benvenuto,i piu poveri ti vengono incontro,pur essendo consapevoli di come stanno le cose e cosa il tuo governo,votato della gente del tuo paese,insieme alle multinazionali del tuo paese ne combinano a loro casa.Poi guai se per caso sti cretini vengono a cercare di sgobare da noi !!! guai se si permetono di rubare qualcosa da noi,guai se si siedono in piazza sulle nostre panchine !!!!! cazzo guai !!!!!!

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    1. Per prima cosa ti pregherei di evitare il turpiloquio: è una cosa che mi dà fastidio.
      Secondariamente devo darti ragione circa l'analisi politica da te fatta in merito al neocolonialismo dei bianchi, però non hai risposto alla mia domanda in merito ai furti nei paesi musulmani.
      Io penso che non ce ne siano quasi e questo perché da secoli chi ruba subisce il taglio delle mani.
      Certo, è una barbarie e io non mi sognerei di chiederne l'istituzione in Italia, ma il buonismo può portare all'aumento del numero di chi ne approfitta.
      I ladri aumentano di numero e si fanno ancora più arditi perché sanno di andare incontro alla quasi totale impunità.
      Gli slavi che finiscono in prigione da noi, sai cosa dicono? Dicono che le nostre prigioni gli sembrano alberghi a cinque stelle.
      Una volta fuori, lo rifanno e questo vale anche per tutti gli altri delinquenti, non solo per i balcanici.
      Comunque, adesso che mi avete accusato di essere razzista, dovrò cercare quei lavoratori rumeni che lavorano nei campi presso il Tagliamento, così qualcuno dei nostri mi accuserà di essere un venduto cattocomunista.
      Uffa! Non si può scrivere un articolo in pace senza che qualcuno si debba lamentare!

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  3. In effetti l'analisi è quanto meno basata sul pregiudizio. Allora hanno ragione all'estero a definirci pizza e mandolino senza discrimine? O noi parlare dei tedeschi nazisti? Vogliamo parlare di chi ruba in giacca e cravatta ogni giorno col sorriso e con il placet della legge?
    Alla radice di questo c'è di più dell'etnia, o sbaglio?
    Mandi fantat!

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  4. ...firmato.. Sbilff (anonimo solo per non mettermi a fare login)

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    1. Sbilff, di chi ruba con la giacca e la cravatta se ne parla a josa! Se vai su Stampa Libera c'è un articolo sì e uno no, che ne parla. Una volta tanto che parto dalla realtà e riporto la testimonianza, benché anonima, di due vittime di furti, anche tu ti scagli contro di me accusandomi di razzismo?
      Se a rubare migliaia di euro di merce fossero stati siciliani o friulani l'articolo l'avrei scritto lo stesso.
      Di fatto erano balcanici, gli stessi che hanno rubato il quarzo "patatine fritte" a me, in un maledetto mercatino a cui tu mi avevi consigliato di andare.
      Rispondi a questa domanda: è vero o no che da quando sono arrivati gli stranieri (dall'est europa, dal nord Africa, ecc.) in Friuli, ex isola felice, la criminalità è aumentata?
      Forse non ti sarà così facile rispondere e per questo dovrei intervistare qualche funzionario di polizia. Ne conosci qualcuno?

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  5. Roberto,non so cosa sia il turlopiquo o come si chiami,mi limito a scribere quel che penso e basta.Sui paesi musulmani,ancora una volta,delinquenza c'è,furti,trafici,stupri,cosa pensi che le carcere in Arabia siano vuote? quel che dimostra che la legge del talion è una stronzata ( basta vedere i risultati in usa con la pena di morte).
    articoli puoi scribere in santa pace quanti,come,e di cosa cavolo vuoi !!! mica ti condizionerà il comento di chi non la pensa come te,ma se per me cadi nel razzismo,non potrò non dirtelo,finchè non mi censurerai.Cadi in luoghi comuni,cosa che di te non mi lo aspeterei,se qualcuno dice che le carceri italiane sono come alberghi di lusso,beh,sicuramente quello li mica ci ha messo piede li dentro.Ti racconto una altra cosa,apena arrivato in Italia,uno dei primi lavori che ho fatto fu in una carpenteria,verniciavo chiuso 9 ore al giorno,nel 99' per 2000 lire l'ora,in nero,il titolare un trentino doc,col cullo nelle migliori suv,con la villa,orgoglioso di essere un "alpino",leghista,dopo la prima visita al medico del lavoro mi hanno riscontrato i polmoni a pezzi per le varnici che il bastardo mi faceva usare senza mascherine perchè costavano troppo !!!!!! e già,ero straniero,stranamente nessuna istituzione mi aiutò ne a trovare casa,lavoro ecc. anzi,pago ogni tassa che ci sia in questo stato.L'affito in nero mi costaba il 60% dello stipendio in una casa senza riscaldamento ( in trentino!!!) il proprietario pure lui giraba con l'adesivo della lega nella macchina !! di apartamenti ne aveva una 30 !!! e mi fermo qui,brava gente,onesti lavoratori che fanno i soldi sgobbando,ipocriti che publicamente chiedevano la espulsione degli stranieri, la loro carne di cannone,quelli sui quali basavano la loro fortuna,ma ti rendi conto??? io una mia coscienza c'è l'ho,e non mi permeterei mai di prendere qualcosa che no mi apartenga,ma uno che vive di soprusi,un giorno ne combina una,e sciu la condanna.Si punta troppo facilmente il dito caro mio,si valuta troppo facilmente,ci si sente vittime al primo sgarro.E ci si mette con noncuranza troppa legna al fuoco,basta scribere una roba del genere,e guardati i risultati su sl,che si scatenano i soliti facisti,i soliti frustrati che si la prendono con il piu debole,quanta tristezza,penso che la guerra sia una cosa patatetica ma la guerra fra i poveri una vergogna.

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    1. Non ho nulla da eccepire. La tua è una storia vera tanto quanto quella delle due signore che hanno subito i furti.
      Sfruttare uomini o animali è sempre condannabile e i due trentini che hai conosciuto rappresentano un modo classico, forse diffuso, di ragionare in termini ipocriti.
      Non è una bella cosa.
      Ti ringrazio per le tue preziose testimonianze.
      Il turpiloquio sono le parolacce. Evita, se puoi, soprattutto quelle di natura sessuale.
      Ciao

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  6. Roberto,dai,sembri apena uscito dalla chiesa,caz..cavolo!!!
    da una parte saresti quasi convinto del metodo islamico del occhio per occhio,e dopo ti scomdi per una parolaccia !!! e di natura sessuale?!? dai,facciamo cosi,tu non scrivi piu articoli razzisti e cosi io non mi incaz...arrabbio,e non dico parolace di natura "intima" ;-)
    ciao

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    1. Su Stampa Libera le parolacce sessuali le censuro sempre. Al loro posto metto asterischi. Qui invece non ho la possibilità di modificare i commenti, né i miei né quelli degli utenti e l'unica opzione è quella di cancellare il commento in toto.
      Con te non mi permetterei mai di farti un affronto simile perché sei un utente affezionato e dalla vasta cultura.
      Perciò ti prego di venirmi incontro e di controllare il tuo lessico, anche e soprattutto quando sei alterato. Non dovrebbe essere difficile per uno come te.
      Ciao

      P.S.
      La legge del Taglione non mi piace né punto né poco.

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