venerdì 21 dicembre 2012

IL VOTO: l’inganno democratico - Cosa fare?



Facendo seguito alla mia recente decisione di aprire il blog Freeanimals ai lettori, pubblico il seguente articolo, inviatomi via mail, da Serena Sartini. Che ringrazio.



Io non voto per il bluff della democrazia.
Il ricatto  morale su cui si fonda  e rafforza il Sistema è il voto. 
 Il Sistema  è costituito dall'intreccio d’interessi e profitti, frutto della connivenza tra "politica", potere economico e informazione di 
 potere; il Sistema ha un unico punto debole strutturale che paradossalmente coincide con il punto forte che lo alimenta e lo rigenera: IL VOTO. 
 

Il voto è una delega in bianco che  consente al  politico di entrare a far 
 parte del Sistema finalizzato alla 
 spartizione dei profitti che la "politica" gli garantisce insieme  ai  LEGITTIMATI 
PRIVILEGI. 
 Non è per caso che le "promesse" vengono formulate, da ogni parte, in 
 campagna elettorale, contenute in programmi  puntualmente 
 disattesi  nel corso della legislatura.  
 


Ciascuno può mettere in atto un efficace tentativo di delegittimare questo 
 - Sistema di negazione della Democrazia -  con una  scelta di disobbedienza 
 civile di rinuncia al "diritto" di voto;  contestualmente agire POLITICAmente   operando  scelte di consumo che condizionino l'economia, 
 diffondendo  idee avanzate e lungimiranti, compiendo azioni di disobbedienza civile, manifestando, scrivendo, protestando con forza in forma apartitica e aconfessionale, organizzandosi lontano dagli ingranaggi del potere 
 centrale, creando  alternative di vita Democratica attraverso la RETE.  
 
Il voto, in qualunque direzione vada, è la dinamica che 
 perpetua il Sistema, che ne alimenta  gli effetti  devastanti soprattutto 
 sulle categorie ed esistenze più deboli. 
 
 
Il passo successivo alla propria presa di coscienza è l'organizzazione. 
Una scelta in coscienza,  di disobbedienza civile,  parte individualmente,  è una personale  scelta etica e come tutte le scelte con fondamento etico è senza presupposti di certezza di riuscita ma attuata con l’obiettivo  di rifiutare  la violenza, rifiutare la mistificazione e l'inganno. L’inganno  sta proprio nel “diritto” di voto che nel tempo è diventato avallo del sistema democratico che non esiste. Ci siamo assuefatti alla visione miope degli schieramenti senza  riuscire a vedere, riconoscere ed aborrire il sistema.

Dalla coscienza individuale  si passa a quella  collettiva perchè la scelta di non votare, di chi milita quotidianamente per obiettivi di giustizia sociale, non s’identifica con il qualunquismo,  ma  si traduce  in   azione di POLITICA VERA FUORI DALLE MURA DORATE DI  UN GOVERNO CHE  PRODUCE SOLO PER SE STESSO E NON PER IL BENE COMUNE.
Chi crede nel doveroso esercizio del diritto di non voto motiva pubblicamente la propria scelta divulgandone le profonde ragioni,  tentando l'organizzazione  e la  RI-organizzazione a cominciare dalla figura del soggetto politico: 
CHE DEVE MANTENERE, POSTO CHE L’ABBIA, LA PROPRIA ATTIVITA’ LAVORATIVA (COSICCHE’ SIA PIU’ FACILE PER ESSO COMPRENDERE IL VALORE DEL LAVORO) E OFFRIRE ALLA POLITICA LA PROPRIA ATTIVITA’ DI VOLONTARIATO. 
UN RIVOLUZIONAMENTO RISPETTO ALLE DINAMICHE OPPORTUNISTICHE DELLA  "POLITICA" ATTUALE.  
Non è questa la democrazia, non lo è affatto, non abbiamo nessun potere, nessun diritto reale  se non la "libertà" - questa sì che ci viene accordata! - di eleggere chi il potere lo prende per sè in ogni sua forma e  legittimandolo a farlo. 
 

In “Aldo Capitini”, di Giacomo Zanga, a proposito dei COS-centri di orientamento sociale,  Ignazio Silone scrive:

"...l'antagonismo tra società e stato...il solo che possa aprire una nuova prospettiva storica, creando un nuovo dinamismo sociale al posto di quello esaurito nella lotta delle classi. Riuscirà alla società di recuperare le funzioni ora usurpate dallo stato burocratico e centralizzato? Questo significa principalmente sostituire le attuali relazioni autoritarie, costrittive, passive con relazioni umane  autentiche e responsabili". 
 


Nota dell'autore Giacomo Zanga:
"Con questo obiettivo e scopo sorsero i COS che restano nella storia italiana come un modello da ammirare e, un giorno forse non lontano, da recuperare. I Cos furono boicottati dai partiti, cominciando dai più grossi (DC e PCI) che ovviamente scorgevano in quel decentramento, in quell'autentica integrale democrazia un pericolo per i loro vantaggi e la loro stessa sussistenza.” 


Nota della scrivente:
Attualmente in Italia siamo 57.000.000 di individui e  la Rete è lo strumento con cui  organizzare una Democrazia Diretta,  consapevoli della forza della  PROGRESSIONE GEOMETRICA, del contatto e della diffusione in tempo reale delle idee  senza intermediari. 
Cosa fare? Usare la RETE  per organizzarsi e  NON VOTARE.


Serena Sartini 
Rimini 



9 commenti:

  1. grande serena,sono totalmente d'accordo.
    purtroppo il condizionamento è fortissimo.

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  2. Ciao a tutti
    articolo ben scritto e ben motivato.
    Ma, per dirlo proprio terra terra, un "non voto" come potrebbe scardinare, infastidire, rompere le scatole alla banda di ladroni in parlamento? Una rivoluzione interiore, un aumento della consapevolezza, un distacco dalle logiche di spartizione del bottino ... come potranno toccare 57.000.000 di persone fino a convicersi di non votare nullificando qualsiasi governo?
    Questi impuniti proclamano "valido" un nuovo governo anche con 100 voti in tutta Italia. Se ne fregano.
    Una rivoluzione interiore, per chi volesse "rivoluzionare" se stesso a partire da adesso richiede tempi biblici considerato il totale attuale condizionamento della popolazione dal sistema.
    Non sarebbe il caso, nel frattempo, di un aiutino ovvero di votare in massa per protesta Grillo o il neonato movimento arancione (Ingroia) e similari pur di mettere i bastoni tra le ruote a Monti, Berlusconi e Bersani?
    Cambiare le coscienze richiede tempo e lavoro su se stessi.
    Tirare qualche secchio di olio bollente in parlamento lo si potrebbe fare in tempi più brevi.
    So bene che non si risolve granché ma, almeno, si tenta di far sentire la propria voce spingendo in tal modo, al contempo, gli altri a "svegliarsi" dal lungo sonno.
    Di questo passo (governo dei banchieri) avremo le catene al collo come schiavi deportati entro max 5 anni.
    Ad ogni modo, in sintesi, è un bell'articolo e condivido appieno il "non voto" pur vedendolo ancora "acerbo" per avere un peso tale che possa smuovere l'attuale gravissimo andazzo di messa in schiavitù.
    Ciao.

    qui c'è un altro articolo interessante sul non voto

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    1. Grazie Gianni! Il tuo è un intervento di....real politik.
      Ma, se dobbiamo parlare di rivoluzione interiore, dobbiamo andare fino in fondo e dire chiaramente che anche Grillo e Ingroia (come Renzi) svolgono, più o meno a loro insaputa, il ruolo di acchiappafarfalle, dove con tale termine intendo gli indecisi e i delusi, ovvero elettori che volano leggiadri nella vita e nella politica. Senza consapevolezza profonda e pesante.

      Grillo sta cominciando a sospettarlo, mentre Ingroia ancora non se n'è accorto, ma entrambi obbediscono agli stessi padroni di Monti e Berlusconi.

      Gli Illuminati si servono anche di loro, in questo particolare frangente. Anzi, ne hanno un disperato bisogno.

      Lo stesso ruolo di acchiappafarfalle lo svolsero i Verdi, Di Pietro e, prima ancora, i Radicali. Sono tutti movimenti-volano, cioè danno un colpo di energie alla Macchina nel momento in cui questa comincia a perdere colpi.
      Lavoro importantissimo per mantenere in piedi il Sistema.

      Non importa quanto tempo ci vorrà affinché la gente apra gli occhi. Forse non succederà mai. Ma l'importante è prendere una posizione chiara e netta. Niente più compromessi.

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  3. Sono d'accordo Roberto.
    Ormai lo sanno in tantissimi che Grillo, radicali, fazio santoro renzi bersani, benigni etc. fanno tutti parte, in un modo o in un altro, dell'allegra brigata padronale super organizzata.
    Il popolo è invece atavicamente disorganizzato.
    Ha bisogno di un'organizzazione che non ha.
    Fino a quando il popolo non si organizza starà sempre a farsi sfasciare il cranio dai poliziotti o a farsi dare il retino in testa dagli acchiappafarfalle.
    Ognuno di noi ha la propria intimità, coscienza, idee, amore, passione. Ma ognuno di noi deve anche pagare le bollette, l'affitto, le medicine etc.
    E questi ci stanno facendo pagare anche l'aria. Se non ci si sbriga ci verranno a prendere e ci inceneriranno mentre dormiamo così non saremo più di peso a questo mondo di riccastri.
    A cui, per fare i pascià, basta ormai un piccolo manipolo di schiavi servitori, qualche bella gnocca e tutto il resto sarà fatto dai robot.
    Questi vogliono farci fuori mentre loro girano il mondo sui droni (manco il pilota gli servirà più) e fanno tuffi nelle acque limpide dei fossati dei loro castelli.
    E' brutto dire che non si vive di solo pane.
    Ma, coscienti o incoscienti, è così.
    Ciao

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    1. Citazione:
      "ci verranno a prendere e ci inceneriranno mentre dormiamo".

      Succede già con le "abductions", le perquisizioni poliziesche mattutine e, nei paesi sotto dittatura, con i prelievi di dissidenti da far sparire.
      Dio non voglia che capiti anche a noi.

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  4. Io sono 20 anni che non voto. La prima e ultima volta è stata a 18 anni lasciando la scheda bianca... è stato più un "rituale" famigliare che altro.
    Oggi c'è una fortissima e radicata fede nel dualismo destra/sinistra e quello che leggo sia dall'articolo che dai commenti (non solo qui) è che una "nausea collettiva" sta portando FINALMENTE buona parte dei cittadini al "non voto". NON CI sono IMPIEGATI STATALI oggi degni di Rappresentare il SENTIRE Cittadino.. poichè SEMPRE PIU' Individui sanno che tutto ciò che oggi rappresentano i Portavoce dello Stato non sono altro che il RIFLESSO DI UN PASSATO VOTO COLLETTIVO... la rappresentazione del MATERIALISMO OCCIDENTALE con le implicazioni che tutti oggi vivono ed è davvero uno spreco di energie girarci intorno cercando giustificazioni e dando spiegazioni che non reggono più: quello che viviamo è l'effetto dell'ingordigia materialista da cui ci si è fatti "ingannare" credendo che il benessere fosse l'accumulo di beni materiali e più triste ancora la rappresentazione del benessere/felicità! E' del tutto inutile essere incaz...i con gli Impiegati.
    C'è solo un movimento che forse voterei.. "forse" (per ora sono in fase di approfondimento)ed è il PIN.. è praticamente sconosciuto dalla massa ma è uno specchio, che se fosse un riflesso reale, non escluderei.
    Saluti
    Cat

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    1. Citazione:
      "C'è solo un movimento che forse voterei.. "forse" ed è il PIN..".


      Ecco, hai una buona occasione per spiegare ai lettori del blog che cos'è questo misterioso PIN (io non lo conosco).

      Mandami un pezzo via mail se hai tempo e voglia, in questi giorni di vacanza.

      Grazie.

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  5. Ciao Laura,
    grazie della segnalazione. Non li ho visti ma provvederò.
    Visto che siamo "già in due" penso che due righe in merito ai concetti del PIN glieli mando a Roberto. Chissà mai che diventiamo un folto gruppo di "tre" :-))
    Cat

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