Testo di Gianfredo
Ruggiero
Nella drammatica vicenda della
persecuzione hitleriana vi sono due aspetti poco noti e per nulla dibattuti, mi
riferisco all’attiva collaborazione tra regime nazista e organizzazione
sioniste per agevolare il trasferimento degli ebrei tedeschi in Palestina e
l’atteggiamento ipocrita dell’Occidente che se da un lato esprimeva solidarietà
agli ebrei vessati dai nazisti dall’altro si rifiutava di ospitarli.
Adolf Hitler fin da subito adottò nei
confronti degli ebrei una politica di restrizione dei diritti civili per
indurli a lasciare la Germania (judenfrei), anche attraverso il sostegno
all’emigrazione. Quest’ultimo aspetto rispecchiava l’ideale della patria
ebraica preconizzata da Theodor Herzl, fondatore del movimento sionista il
quale, per quanto possa sembrare paradossale, concordava con i nazisti sul
fatto che ebrei e tedeschi erano nazionalità distinte e tali dovevano restare.