domenica 20 gennaio 2013

Dalla Cina con orrore

Sul treno che mi riportava a casa ho incontrato un gruppo d’animalisti pordenonesi, anch’essi di ritorno dal corteo di Udine contro Harlan. Ne ho approfittato per chieder loro come si spiega che la cinofilia sia un fenomeno tipicamente occidentale e in particolare come i cinesi possano essere così spietati nei confronti degli animali. Leggendo la notizia dell’ennesima barbarie proveniente dalla Cina, in cui galline vive vengono usate come bersagli viventi, mi sono deciso a scrivere un pezzo su questi alieni dalla pelle giallognola e dagli occhi a mandorla. Quando si sostiene che gli alieni sono già in mezzo a noi, si dice una cosa verissima. Basta guardarsi in giro e vedere le lanterne rosse appese fuori dai loro ristoranti. Oppure basta fare un giro nei mercati rionali e individuare le bancarelle di abiti a poco prezzo. Dietro il banco con ogni probabilità ci saranno quegli alieni tarchiati e dai capelli neri, che masticano un italiano inconfondibilmente privo di erre.
Mi piacerebbe parlare con uno di loro, ma non saprei come fare ad avvicinarli. Anche i miei compagni di viaggio in treno non hanno mai conosciuto cinesi, eppure ce ne sono tantissimi anche a Pordenone.

Per la verità, di gente che usa le balestre contro cigni ed anatre pur puro sadismo, ce n’è anche da noi - e non sono cinesi. Se escludiamo per un momento i cacciatori che al posto delle frecce normalmente usano pallini di piombo, di occidentali che trafiggono cani e gatti randagi ce ne sono anche qui, ma sono pochissimi, come quelli che fanno caccia con arco, con tanto di licenza.
Tuttavia, una mancanza di rispetto così plateale, con galline appese per le zampe e prese di mira con archi e balestre, in pieno 2013, ci sembra cosa troppo esagerata. Evidentemente, nonostante lo sviluppo economico di questi ultimi anni, i cinesi sono rimasti uomini dell’età della pietra, dato che il modo con cui gli animali sono trattati è un’universale cartina al tornasole della civiltà di un popolo. Parola di Gandhi!
Non vorrei mai cadere prigioniero di quei cinesi che ora si divertono a bersagliare inermi galline.
E, a proposito di guerra, dando per scontato che i sette miliardi d’esseri umani che impestano questo pianeta potrebbero venir sfoltiti dagli alieni nostri creatori e padroni con la terza guerra mondiale, confesso di aver pensato che le sconcertanti notizie di sadismo che ci giungono dalla Cina siano da inserire in un quadro di propaganda della fazione aliena occidentale intenzionata a inculcarci odio verso la fazione aliena orientale.
Ovvero, se i mass-media sono in mano a poche famiglie di Illuminati, che si sono messi in testa di porre nazioni contro nazioni, in vista del prossimo conflitto mondiale, potrebbe darsi che, come da anni ci viene indicato il nemico negli arabi musulmani, così ci viene ora indicato anche un altro nostro futuro possibile nemico: gli orientali della potenza economica in ascesa, la Cina.

Insomma, caso mai non dovesse bastare il miliardo di musulmani sparsi per il mondo, che nella nostra percezione sono quasi tutti terroristi, ci sarebbe anche il miliardo e quattrocento milioni di cinesi che stanno scippando la leadership mondiale agli USA e che sono, dalle foto che circolano su internet, un popolo feroce che non conosce pietà e compassione.
Siccome non mi piace essere strumentalizzato, non vorrei buttarmi a corpo morto, per dirla in modo gesuitico, sull’odio senza quartiere verso questi maledetti cinesi che mangiano il cervello di scimmia viva, dopo averla ubriacata e immobilizzata, che gettano i cani vivi nell’acqua bollente, affinché la pelliccia venga via più facilmente e che ora si mettono anche a bersagliare innocenti galline per puro passatempo.
So benissimo quali siano i rischi delle generalizzazioni, ma le foto parlano chiaro: ci sono cinesi che fanno tutto questo e le autorità non muovono un dito. Anzi, i poliziotti che dovrebbero impedirlo frequentano come normali clienti i mercati in cui si vende carne di cane, oltre a detenere quelle povere bestie in strettissime gabbie.
A fronte di questa oggettiva realtà, ci giungono anche notizie di gruppi animalisti cinesi che fermano i camion per il trasporto di cani e se li fanno consegnare. Oppure, più educatamente, acquistano intere spedizioni per riscattarli dalla triste fine a cui erano destinati.
E allora, cosa dobbiamo pensare noi occidentali frastornati da tante versioni contrastanti? Il nostro manicheismo, vedendo i colleghi animalisti cinesi, viene messo a dura prova. Che genere di persone sono quelle che gettano cani vivi nell’acqua bollente? E che genere di persone sono quelle che riscattano cani da carne per salvarli? Com’è avvenuto che questi ultimi la pensino come noi occidentali, in fatto di cinofilia? Le autorità centrali sono favorevoli o contrarie a questa occidentalizzazione dei costumi da parte di una minoranza di loro cittadini? Solo fino a pochi anni fa i cani randagi venivano eliminati perché considerati “bocche inutili”.

Forse, facendo una semplice proiezione in base al nostro background, si tratta dell’ennesima riproposizione del conflitto città-campagna. Cioè coloro che mangiano cani, o li scuoiano per venderne la pelliccia, sono zotici contadini ignoranti, mentre coloro che li salvano appartengono alla classe medio-borghese e abitano in città. E magari sono anche vegani!
Del resto, se pensiamo alle stragi di Pol Pot in Cambogia, medici, insegnanti e laureati in genere venivano assassinati dai Khmer rossi, mentre solo i contadini e gli operai avevano salva la vita. Non ci sarebbe da stupirsi se anche in Cina, in virtù della straordinaria crescita economica che si è verificata in anni recenti, si sia ampliato il divario fra classi evolute culturalmente e classi rimaste al mero utilizzo materiale delle cosiddette risorse naturali, cani compresi.
C’è poi un altro aspetto da considerare: l’orologio della Storia, che per molti popoli viaggia a velocità diversa dalla nostra.
Se tale ipotesi è corretta, noi ci siamo lasciati alle spalle i secoli bui di barbarie che permeava la società europea fino a qualche secolo fa, di modo che, se a Tonco, in provincia di Asti, c’è quel fossile antropologico che porta ancora i suoi abitanti a festeggiare il “Pitu”, il tacchino, significa che usare animali vivi come bersagli era pratica diffusa anche nell’Occidente cristiano, ma che ora non sarebbe più possibile.

Qualcosa è avvenuto, in Piemonte come altrove. Resta la Spagna, con le feste tradizionali del tutto refrattarie e inalterate rispetto al sentire comune che anche nel paese iberico sta facendo progressi. A Tonco non si mette un tacchino vivo a testa in giù, affinché i cavalieri possano mozzargli la testa con un colpo di sciabola, ma uno già morto.
Anche questo non va bene, perché se si evitano le sofferenze al tacchino vivo, non si evita il modello brutale di dominio dell’uomo sulle  bestie, clichè arcaico che deve essere abolito a tutti i costi. Oltretutto, a Tonco la festa di paese la possono fare lo stesso e al momento nessuno impedisce ai festaioli d’ingozzarsi di carne e altri veleni grigliati. Arriverà il momento in cui anche quello sarà considerato barbarie, meglio se lo sarà grazie a una presa di coscienza da parte dei tonchesi.
C’è da dire ancora una cosa, e viene da quella categoria di occidentali anzianotti che racchiude in sé uno splendido scrigno di sadismo e barbarie. Durante l’estate, a caccia chiusa, con il pretesto di tenere i cani da ferma in addestramento, i bastardi senza gloria armati di fucile si riuniscono nei cosiddetti quagliodromi (ma una volta c’erano anche i fagianodromi) e sparano alle quaglie sotto la supervisione di appositi giudici di gara.
Le chiamano gare di tiro alla quaglia e mi hanno visto strenuo oppositore, negli anni che furono, soprattutto presso il quagliodromo di San Vito al Tagliamento (PN).
Ora, tra un cinese che va al Festival del ghiaccio, si munisce di balestra e tira a una gallina viva e un nostrano seguace di Diana che va al quagliodromo con gli amici di merende, si munisce di fucile calibro 12 e tira a un gallinaceo di piccole dimensioni, che differenze vedete?
Io nessuna, ma i nostri assassini patentati sono in via d’estinzione (o almeno noi atei preghiamo perché lo siano), mentre i cinesi sono in fase di crescita e da quel miliardo che sono attualmente potrebbero diventare 10 miliardi in breve tempo, se non succede qualcosa prima che ne fermi la crescita.

I lemming ogni cinque anni prendono e partono verso quella migrazione suicida che conosciamo. Agli stambecchi in soprannumero viene la cheratocongiuntivite, che ne riduce il numero. Per tutti gli altri animali intervengono i meccanismi della predazione, a calmierare l’eccessiva crescita. Ma con i cinesi come si fa?
Siccome sappiamo per esperienza che la velocità di diffusione delle idee di rispetto, altrimenti conosciute come idee animaliste, è sempre fisiologicamente minore di quella della barbarie che si perpetua nel tempo grazie all’esempio dei genitori, non ci facciamo illusioni sul fatto che la sparuta minoranza di animalisti cinesi possa fare in tempo – come il lievito nella pasta – a modificare le triviali abitudini dei loro barbari concittadini.
Non ci riusciamo noi in Occidente, nonostante tutti i mezzi multimediali che abbiamo a disposizione, a causa della potenza di tiro analoga dei nostri avversari, e non ce la potranno fare neanche i nostri colleghi cinesi.
Non resterebbe che sperare in un disastro nucleare mondiale, se non fosse che questo è uno degli obiettivi – se non l’obiettivo principe – degli odiatissimi Illuminati che comandano occultamente il mondo.
Il che ci rende sospetti agli occhi degli studiosi del complotto e ci pone automaticamente dalla parte della cupola di alieni che ci domina e che forse sta per prendere la fatidica decisione di sfoltirci.

Il male e il bene, il giusto e l’ingiusto si scambiano di posto, variano e sfumano l’uno nell’altro, come un pendolo o un’altalena che non stanno mai nello stesso punto.
C’è del marcio in Danimarca, ma ci può essere del buono nell’agenda della massoneria internazionale? Sterminare sei miliardi di persone è l’unica soluzione per far smettere a quei sadici commercianti di pellicce di cane di buttare il migliore amico dell’uomo (!) nell’acqua bollente?
In fondo, io mi accontenterei che quei maledetti cinesi esportatori di pellicce, insieme ai loro colleghi buongustai, la smettessero di assassinare quegli animali che nella nostra percezione sono ormai già diventati persone a quattro zampe.

Se qualcuno dovesse obiettare che è la nostra percezione di cinofili occidentali a dover essere cambiata in quanto fallace, voglio ricordare che in tal caso nessuno mi vieta di percepire gli assassini d’animali, orientali o occidentali che siano, come entità parassite e malvagie che non meritano di vivere. In tal caso, chi può stabilire che questa mia percezione sarebbe eticamente inaccettabile?
Qualcuno potrebbe darmi un fucile e ordinarmi di andare a combattere i cinesi e allora io potrei accettare con gioia tale incarico, e di sicuro i primi a cadere sotto il piombo delle mie pallottole sarebbero i commercianti di carne e pelliccia di cane, oltre ai mangiatori di cervello di scimmia. E, già che ci siamo, ci metterei pure gli allevatori degli orsi della Luna.
Chi potrebbe sollevare obiezioni?
D’altra parte, abbiamo visto che con le buone maniere non si ottiene nulla. Abbiamo visto che animalisti cinesi più religiosi degli altri hanno anche manifestato la pena di vedere parti di cane messe in vendita sui banchi delle macellerie. E cosa abbiamo ottenuto?
Il dileggio e il riso, non quello che si mangia, ma quello che si stampa sulle bocche demoniache dei commercianti di carne canina.
Il loro ridere dell’inchino di un buddista che esprime il suo cordoglio per esseri innocenti assassinati, a prescindere che i cani per molti occidentali siano dotati di personalità giuridica, è già la condanna che essi stessi firmano sulla loro essenza diabolica. E’ già una condanna a morte, una Fatwa nei loro confronti.
Non meritano di vivere.
Come non meritano di vivere i pedofili e gli stupratori in genere, cominciando dagli stupratori della natura.
Non m’importa di trovarmi schierato dalla parte di chi vuole sfoltire l’umanità, alieni o ibridi umano-alieni che siano. M’importa che queste efferatezze abbiano fine.
Non voglio essere amareggiato dall’orrore che viene dalla Cina.
Mi basta già quello che viene da più vicino.

 





11 commenti:

  1. Da vegano non posso che inorridire di fronte a queste cose, nutrirmi delle sofferenza di altre creature che cosa orribile ma anche in italia non siamo da meno con gli allevamenti intensivi e i macelli sono anche quelli da orrore.
    Ciao

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    1. Dici bene, Zak!
      Gli occidentali in fatto di efferatezze alimentari non sono secondi a nessuno. Hanno solo il pudore (o l'ipocrisia) di farlo di nascosto.

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  2. Forse ho trovato una possibile spiegazione del perché noi occidentali amiamo i cani.

    Perché gli antichi romani, avvicinandosi alla cultura egizia, hanno adottato il Dio Anubi dalla testa di sciacallo:


    http://www.mybaggy.com/it/recensioni/degli-utenti/item/840-Museo-Egizio-Roma.html


    Nonostante il cristianesimo condanni l'idolatria, nel nostro subconscio si è sedimentato il rispetto per animali cinocefali che ci ricordano uno degli antichi Dei.

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  3. Nei miei approfondimenti credevo di aver raggiunto il culmine... ma decisamente mi sono sbagliata! Quando hai scritto dei mangiatori di cervello di scimmie vive ... ho avuto la nefasta idea di verificare!!! non l'avessi mai fatto!!!... da li, già che c'ero, sono andata oltre .. Insomma una domenica di m...a!!
    beh.. confermo che ci sono diversi livelli di consapevolezza. Non voglio dire con questo che quelli come noi sono superiori... ma posso affermare con certezza che alcuni "esseri bipedi" definiti umani perchè la loro morfologia è "identica" ... sono decisamente fuori da ogni prospetto umano/evoluto/specchio dell'Amore nelle Sue manifestazioni.
    Per ora resto dell'idea "della massa critica di evoluzione" in cui il passaggio da animale selvaggio a umano consapevole deve superare diversi Eoni. La prima manifestazione "umana" trascina l'indole animale/cacciatore (a seconda del livello critico e condivisione umana raggiunta nell'Eone precedente)... E qui si ha la spiegazione a nefandezze del genere...E anche se nessuna ricerca fino ad ora mi ha dato risposte logiche in merito, so che anche queste sono ipotesi... ma non ho MAI sentito o letto spiegazioni (anche ipocrite) in merito! Tranne che nella Teosofia - e non vuol dire crederci! mi raccomando!
    Saluti
    Cat
    Cat

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    1. Perché certi "umani" si comportano così come evidenziato nell'articolo, è un vero enigma.

      Chissà cosa risponderebbero se gli si chiedesse spiegazioni.

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  4. Un cinese mangiatore di cane fatto a pezzi e appeso ai ganci di un mercato ,altri cinesi venditori di carne di cane chiusi in una gabbia di un metro quadrato,altri ancora esposti con la bocca cucita e le mani e i piedi legati,altri ancora intinti nell'olio bollente cosi' la pelle risulta piu'croccante al palato e la loro carne piu' frollata....vorrei tanto essere un alieno e far fare loro questa fine...forse in quel momento rinascerebbero veramente umani e si pentirebbero di tutto il male commesso . Come vorrei essere un accalappiaumani malvagi e strozzarli con la tenaglia come e' successo a quel povero cane a Catanzaro,come vorrei far scoppiare in bocca un petardo agli assassini croati di Misko,come vorrei picconare il cervello di quel lurido figuro nell'avellinese che ha ridotto in fin di vita Lenny,come vorrei rinchiudere in una gabbia di canarini quell'immondo essere che nel barese ha deformato Natalina facendola vivere cosi' per un anno,come vorrei rinchiudere in un minuscolo loculo 30x30 in completa oscurita',senza acqua ,senza cibo,fra i suoi escrementi quel lercio individuo che fece cosi' con il"suo "cane a Marianopoli in Sicilia . Come vorrei essere un Humanhunter e annientare tutti quelli che in tutto il mondo odiano , torturano e perseguitano i piu' fedeli amici dell'uomo liberandoci cosi' da un cancro marcio che riduce in metastasi anche quella parte di umanita' degna di questo nome.

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    1. Dopo aver visto il film "Cento passi", ho ringraziato il Signore di avermi fatto nascere in Friuli.

      Anche tu penso che non potresti vivere nel Meridione d'Italia. E nemmeno in Africa.

      E' davvero un brutto mondo, per tutti, perché le cose che auguri agli aguzzini sono state fatte, le stanno facendo e le faranno ancora. Umani ad altri umani.

      L'unica cosa è sperare nell'estinzione di questa nostra specie maledetta.

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    2. Sono d'accordo....oppure....Non so, ma forse ci rende schiavi di per se cercare continuamente spiegazioni in teorie che non appartengono alla nostra coscienza. La consapevolezza che si acquisisce attraverso il contatto con l' esperienza in se è forse cio che più ci permette di comprendere cosa siamo stati e siamo. La morte e il dolore , non solo la contemplazione, ci dicono che ciò che crediamo perduto in qualche modo si è solo trasformato.

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  5. E i mille gatti ruzzolati fuori dal camion cinese che li destinava al macello e ai ristoranti???!!!
    g

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    1. Ruzzolati nel senso che sono stati prelevati da animalisti cinesi?
      Non sono al corrente di quella storia fin nei dettagli.

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  6. Ecco qua...:

    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-7861afca-6ba7-4944-ab59-f5f70f247c81-tg2.html

    g

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