domenica 13 gennaio 2013

Sangue slavo

I peggiori nemici della Verità non sono i bugiardi o i disinformatori, categorie che spesso si sovrappongono, ma i benpensanti.
Credono di “pensare bene”, di essere nel giusto e di dar retta al buon senso e invece, senza accorgersi, propongono quasi sempre un cumulo di luoghi comuni e di pregiudizi, ovvero una caterva di sciocchezze.
Ce l’ho con i benpensanti, oggi, perché sono sicuro che ciò che sto per scrivere darà luogo ad almeno un pregiudizio: non si può generalizzare, con la sua variante “Non si può fare di tutta l’erba un fascio”.
Indi per cui, per non dover generalizzare, dovrei rinunciare a dire ciò che penso, facendo un’analisi della situazione, per non correre il rischio d’essere accusato di razzismo.
Non potrei neanche dire che i tedeschi avevano ragione a definire gli slavi come un coacervo di popoli appartenenti a una razza inferiore, né più né meno dei latini, perché se no mi attirerei il sospetto d’essere filonazista.
E invece, da bravo bastian contrario, sorvolerò su tali rischi e sulle possibili critiche da parte dei benpensanti e dirò esattamente come la penso.

Slavi, asiatici in genere, africani e latini, compresi i latino-americani, sono più selvaggi degli occidentali e se non fosse per il peccato originale d’essere colonialisti e imperialisti, si potrebbe quasi dire che anglosassoni, celti e teutonici siano la migliore forma di civiltà che l’umanità abbia prodotto. Non mi spingo fino al punto di credere che la razza bianca sia arrivata da Marte, a differenza dei coloured che sono terrestri puri, ma è un fatto che i bianchi di sangue nordico siano portatori di valori d’equità, giustizia e libertà che gli altri si sognano.
Noi italiani siamo tagliati fuori, almeno quelli che hanno avuto colonizzazione greca e  araba per secoli. L’Italia è spaccata in due, lo sappiamo bene. Tanto che agli inizi della migrazione italiana negli USA, c’era chi si chiedeva se gli italiani appartenessero o meno alla razza bianca. La nostra carnagione sul rosa abbronzato li aveva messi in imbarazzo. Noi possiamo sorridere di quelle difficoltà di catalogazione, bollandole come razziste, ma i modi rustici dei nostri emigranti devono aver fatto una brutta impressione sui funzionari all’emigrazione di Ellis Island.

I cani sono la cartina al tornasole. O, se vogliamo, anche la famosa frase di Gandhi può andar bene.
Quella ragazza che si divertiva a gettare cuccioli di cane in un fiume è bosniaca.
Quei teppisti che hanno fatto scoppiare un petardo in bocca a Misko sono croati.
Quegli altri che hanno tinto di vernice blu un cane randagio sono serbi.
Quelli che per primi hanno dato il via alle stragi di randagi nelle vie di Bucarest sono rumeni.
Quelli che hanno seguito il loro esempio subito dopo sono moldavi.
Quelli che hanno cominciato a fare la stessa cosa nel 2010, in previsione del campionato europeo di calcio, e che continuano tuttora sono ucraini.
Tralascio le stragi di cani fatte da arabi, indiani e cinesi, perché non pertinenti con il presente articolo e comunque non inficiano, ma semmai rafforzano, le mie tesi.
Che strano! Gli esempi che ho riportato riguardano tutti gente dell’est europeo. Ci saranno sicuramente differenze culturali tra le varie etnie slave, ma almeno una cosa li accomuna: l’odio e l’indifferenza verso il miglior amico dell’uomo.

Potrei attribuire questa situazione a motivi genetici - e allora avrei ragione a parlare di “sangue slavo” - ma potrei più ragionevolmente parlare di educazione e di cultura. Si può dire che le sovrastrutture culturali siano prevalenti sulla base biologica del loro comportamento?
Il legislatore ucraino che nel 2006 ha promulgato una legge che punisce il maltrattamento degli animali d’affezione lo ha fatto per compiacere gli europei d’occidente, in vista di un’entrata dell’Ucraina nella zona euro?
A questo punto mi vedo costretto a parlare per luoghi comuni anch’io, ma lo faccio in buona fede, sperando di non andare troppo lontano dal vero. Essendo tutti paesi ex comunisti, ci dev’esser stato qualcosa nel comunismo che li ha portati a non affezionarsi ai cani e ai gatti, considerando ciò come retaggio di una decadente cultura borghese capitalistica.
Russi e cinesi, nei bei tempi che furono, lo dissero chiaramente e mentre i primi si limitavano a scoraggiare l’abitudine di tenere presso di sé cani e gatti, i cinesi sono passati alle vie di fatto, sterminando cani e gatti randagi considerati “bocche inutili”. Tipico ragionamento razzista/specista. Bocche inutili. Proprio ciò che gli Illuminati pensano di 6 miliardi di esseri umani.

Ricordo di aver tenuto nel portafoglio per molto tempo, più di vent’anni fa, un articoletto di poche righe in cui si parlava delle stragi di randagi in Cina, definiti proprio così.
Sia la Russia che la Cina hanno prodotto armamenti micidiali e tecnologia all’avanguardia e quindi, se pensiamo ai modi brutali di risolvere il problema del randagismo, si può dedurre che il loro progresso materiale non è coinciso con un progresso morale. Sono rimasti barbari a dispetto delle loro testate nucleari.
Non ho letto “Il Capitale” di Marx e del comunismo so solo ciò che sa l’uomo medio, ma se fossi cristiano direi che una visione del mondo “senza Dio” porta anche a non avere rispetto per le Sue creature.
Per fortuna, non sono cristiano e una simile generalizzazione, che sa d’ipocrisia lontano un miglio, non potrei mai pronunciarla. In fatto di mancanza di rispetto per gli animali, i cristiani non devono prendere lezioni da nessuno. Quindi, non può essere il comunismo in sé a portare alle stragi di cani e gatti. Ci dev’essere qualche altro fattore preponderante.
A me viene in mente solo la miseria, che è madre della cattiveria e dell’ignoranza, sorelle gemelle. Il popolo è stato tenuto in stato di barbarie, in Cina come nei paesi comunisti, affinché i loro vertici potessero mantenere uno standard di vita lussuoso e indirizzare la gran parte delle tasse verso gli armamenti.

Esattamente ciò che Monti e i governi italiani precedenti stanno facendo qui da noi. Sono sicuro che se dovessi presentarmi davanti ad un sindaco o un sottosegretario siciliano, albanese, slovacco o bielorusso (o dovrei dire “biecorusso?), per perorare la causa degli animali, mi direbbero che ci sono cose più importanti di cui occuparsi.
Questa frase la ritrovo in bocca al cattolico e al comunista, al democristiano e al fascista. E allora, cos’è che li accomuna tutti? Qual è il minimo comun denominatore?

Le uniche tre volte che mi sono presentato davanti a sindaci è stato, in anni diversi, nell’ufficio di quello di Codroipo, di Sacile e di Sauris, rispettivamente per il circo, gli uccelli e i rospi. In tutti i casi, mi hanno guardato come se fossi un marziano e sbirciavano fuori dalla finestra per vedere dove avessi parcheggiato l’astronave.
Grazie al lavoro di reportage che ha fatto, Andrea Cisternino non dev’essere stato guardato in quel modo dal ministro dell’ambiente ucraino e dal presidente della repubblica, ma poco c’è mancato.
Le istanze degli animalisti sono viste come geremiadi di anime pie già qui da noi, figurarsi in paesi dove si bada al sodo e tutti i fronzoli moralisti vengono gettati nel cestino fin dai banchi di scuola. Di modo che, se vogliamo trovare qualche differenza tra cultura capitalista e cultura comunista, possiamo dire che c’è uno specismo occidentale e uno specismo orientale. In entrambi i casi gli animali subiscono le peggiori ingiustizie.
La ragazza bosniaca che gettava cuccioli nel fiume non ha fatto neanche un giorno di riformatorio, ma pare che la sua famiglia abbia ricevuto una multa di 5.000 euro. Peggio per loro! Quando sarà adulta – o anche già adesso – potrebbe trasformarsi in un’altra Erika De Nardo. Sarebbe una splendida nemesi. 
I teppisti che hanno messo un petardo in bocca a Misko, a Fiume, si sa chi sono, ma scatterà l’omertà e nessuno farà i loro nomi. Idem con quelli che hanno tinto di blu un cane randagio a Belgrado. L’unica cosa confortante è che questi due episodi hanno suscitato lo sdegno della popolazione, tra cui anche quei benpensanti di cui parlavo prima. Sia in Croazia che in Serbia c’è chi ama i cani, o almeno non li odia fino al punto di comportarsi sadicamente nei loro confronti.
Come mai alcuni strati di popolazione croata e serba si avvicinano al modo di pensare di noi occidentali? Che ci sia stata nel corso del tempo qualche forma di elaborazione etica nelle loro coscienze? Che ci sia stata una specie di educazione al rispetto dovuta alla religione cristiana? In definitiva, come si forma l’empatia?

Non posso saperlo con precisione, perché i due fenomeni - sporadico sadismo da una parte e blanda cinofilia dall’altra - coesistono nella stessa etnia. Ciò che mi disgusta, piuttosto, è l’atteggiamento ambiguo e disonesto delle autorità ucraine, che a Cisternino dicono una cosa e ai dog hunters dicono un’altra.
Se uno di loro è andato in televisione a mostrare un documento del Ministero dell’Interno che lo autorizzava ad abbattere i cani, c’è da credergli.
Se si è sparsa la voce che le autorità rilasciano il porto d’armi gratuitamente a chi intenda cacciare i cani, c’è da aprire gli occhi sulle reali intenzioni dei vertici governativi ucraini.

Se due adolescenti sono stati condannati a quattro anni per aver ucciso un centinaio di cani, è perché hanno commesso l’errore di postare il video su You Tube, giacché se l’avessero fatto senza troppa pubblicità, i funzionari del  ministero li avrebbero magari premiati.
Ho conosciuto personalmente alcuni rumeni quando ero in carcere a Tolmezzo, accusati d’introdurre in Italia loro concittadini clandestini, e le uniche ucraine che incontro sono le badanti bene in carne e di mezza età che si danno ritrovo in stazione a Udine, la domenica, per cui non posso esprimere un giudizio di valore sulle singole persone.
Nel primo caso cercano guadagni illeciti facendo da passeurs per poveracci senza passaporto e nel secondo si guadagnano onestamente da vivere accudendo i nostri anziani. Nessuno di loro uccide cani randagi, anche se sui passeurs non posso giurarlo.
Tuttavia, finché dai paesi dell’est europeo continueranno ad arrivare notizie di stragi di cani, non potrò che generalizzare e definire marcio il sangue slavo. Come il resto del mondo non potrà che generalizzare e definire marcio il sangue italiano, finché gli arriveranno notizie di stragi di mafia.
Chi è senza peccato, scagli la prima pulce.
Ma non scagliate cuccioli nei fiumi, per carità!




 

12 commenti:

  1. La domanda chiave di questo articolo è quella che hai posto giustamente tu: "Come si forma l'empatia?" e aggiungo io:"Quel'è la sua origine e come si materializza nella parte eterica?" - che molti non considerano "parte" dell'essere.
    La Costituzione Occulta dell'Uomo è, non solo affascinante da approfondire, ma da risposte dai più considerate bizzarre - in quanto non rientrano nel lavaggio del cervello del Sistema - e da pochi più che logiche.
    L'EMPATIA, la crescita (il che implica discendere dallo stato eterico al materiale, passando dai vari regni - minerale, vegetale, animale, umano - NOTA Animale, Umano) puo' aver origine "dalla massa critica di consapevolezza" raggiunta da una determinata categoria/regno in cui, per usare termini comprensibili, ad un certo punto "l'energia accumulata gli va talmente stretta" che è necessaria un "salto di qualità".
    Questo salto alcuni - e per me sono sempre più persone che si incarnano in questo stato, anche se a te non sembra - l'hanno fatto, altri sono ancora "in cammino" e non c'entrano le "razze" , ma in quale EONE ti trovi secondo il percorso fatto fino ad ora.. quindi è del tutto inutile "arrabbiarsi" - so che è dura! .. più utile sarebbe cercare di trasmettere - senza rancore/astio - il messaggio di rispetto per ogni forma di vita Terrestre... Vedi che, nella prossima reincarnazione, forse forse saranno non dico vegani, ma almento vegetariani.... alcuni!... ma il Sistema, che conosce questi passaggi più che perfettamente, "manifesta un credo comune" e le persone trovano in questo "genitore" l'insegnamento "giusto"..
    E' complicata Roberto, è complicata... ma ci siamo quasi!
    Scritta così, è estremamente semplificata, lo so.
    E si, questa è Teosofia, alla faccia di tutti quelli che gridano al nuovo ordine mondiale ogni qualvolta si toccano questi tasti.
    Comunque, le risposte passo passo al tuo articolo, in certe filosofie ci sono e sono più che esplicative.
    Saluti e buona continuazione
    Cat

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    1. Non essendo del tutto convinto dell'esistenza dell'anima (e di conseguenza della reincarnazione), mi vedo costretto ad assumere una posizione agnostica su quanto da te gentilmente esposto.

      Non posso escludere che tu abbia ragione, perché siete in tanti - e da tanti secoli - a parlare di anima.

      Io ti posso solo dire che da quando ho acquisito consapevolezza, intorno ai 13 anni, non ho mai smesso di amare gli animali e di dolermi per le cattiverie che subiscono.

      Avendo fatto il maestro elementare per molti anni, so che ci sono tantissimi bambini che si sentono empaticamente attratti dagli animali, ma che dimenticano tale stato di grazia appena crescono.

      Io lo imputerei all'educazione che ricevono.


      Ho da poco cominciato a leggere un libro che forse potrebbe fornire qualche spiegazione. S'intitola "Lo stupore infantile", di Elèmire Zolla.

      Se le mie ipotesi sono corrette, nel nostro caso (di animalisti) noi semplicemente vogliamo rimanere fedeli alla nostra infanzia, di quando gli animaletti ci ammaliavano e ci stupivano.

      In tal caso, dovremmo parlare di una forma di neotenia, cioè di comportamento infantile in persone adulte.

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  2. Ieri, pace all'anima sua, è morto un suo amico. Spargere un pò letame? Vede, prima di amare gli animali bisogna amare gli umani, specialmente se stessi. Lei ama gli animali perchè sa benissimo che non sono vigliacchi come Ella.

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  3. Sia Marx che Elemire Zolla erano massoni...
    g

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    1. PURTROPPO è così...solo la gente semplice non fa DIRETTAMENTE parte del sistema "massonico"...
      g

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  4. Il ritrovamento delle Piramidi in Bosnia potrebbe testimoniare che anche gli Slavi discendono da una delle razze antidiluviane scampate alla distruzione della madreterra del Mu, la razza bianca "nordica"?
    Maria Orsitsch (Orsic), medium della Società di Thule, era croata...
    g

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  5. A Trieste si dice s'ciavi de merda....,un'espressione usata per tutt'altra situazione e che personalmente ho sempre detestato , ma questo e' proprio il caso di dire cosi',calza a pennello e condivido pienamente.Scherzi a parte,ti ringrazio per aver parlato dell'argomento ricordando Misko,ma anche tutte le altre vittime di questi pseudoumani planetari. Affascinante la tua abilita' nello scrivere, nel tuo elegante ,sottile e ironico modo c'e' posto anche per un po' di ilarita'nonostante il soggetto sconvolgente dell'articolo. Anch'io ho fatto le stesse congetture,quando dici che il comunismo considera gli animali d'affezione,inutili,e considerati retaggio di una decadente cultura borghese, ma non solo, anche la miseria l'ignoranza e la rozzezza dei comportamenti hanno le sue buone parti.Quello che mi piace e' anche l'osservazione sugli illuminati e le bocche inutili ,quindi dimostrano la tesi che la violenza sull'animale e' propedeutica a quella sull'uomo; una tiratina d'orecchi dunque per i vari complottisti e complottologi che dovrebbero assolutamente includere nelle loro dissertazioni la denuncia contro la barbarie verso gli animali e appoggiare decisamente le istanze degli animalisti.Certo e' che la Spagna non e' da meno ,sta facendo come l'Ucraina,del resto i latini in questo caso gli spagnoli,hanno una lunga storia di violenze e comportamenti riprovevoli nei confronti degli animali grazie alle loro incivili e"cristianacce" tradizioni. Sono assolutamente incapaci di promuovere una coscienza diversa fra la popolazione e rispondono al fenomeno del randagismo con un agghiacciante sterminio che frutta loro notevoli guadagni in termini economici. Credo Roberto,con fermezza che ci sia una volonta' a livello governativo di annichilire ogni aspirazione di giustizia e di verita'attraverso una profonda desensibilizzazione delle coscienze. E alla morte degli ideali incoraggiata da un qualunquismo generalizzato della societa' stessa si e' sostituita una barbarie di ritorno caratterizzata dalla voglia di far del male.Naturalmente anche gli interessi economici hanno il loro peso in tutta questa spaventosa situazione.Cinthia De Luca,afferma nel suo ultimo libro che molte marche di cibi per animali producono i loro mangimi con la carne di questi cani e gatti cosi' brutalmente uccisi o addirittura con la carne di animali malati da patologie tumorali ed "eutanasizzati"!!!!! Una sorta di "mucca pazza" anche per cani e gatti. Ma arrivera' il conto ,l'ora del giudizio per questa intollerabile e mostruosa "umanita'"?????

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    1. Citazione:
      "complottologi che dovrebbero assolutamente includere nelle loro dissertazioni la denuncia contro la barbarie verso gli animali e appoggiare decisamente le istanze degli animalisti".



      Per i complottologi noi siamo funzionali all'agenda degli Illuminati.

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    2. ...beh, è lo stesso discorso della Soka...: ai livelli bassi non credo proprio, ma ai livelli alti quasi sicuramente sì.
      Per questo l'unica via è l'INDIPENDENZA di pensiero.
      Quando si entra a far parte di una qualsiasi ORGANIZZAZIONE in qualche modo ideologica, si entra necessariamente a far parte di una struttura, ed ogni struttura è gerarchica. Ciò porta necessariamente al fatto che è impossibile avere una posizione CRITICA nei confronti di chi sta al vertice STANDO ALLO STESSO TEMPO ALL'INTERNO. Ecco la grande metafora massonica della PIRAMIDE...
      g

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  6. Ma arrivera' il conto ,l'ora del giudizio per questa intollerabile e mostruosa "umanita'"?????

    se continua così è solo questione di tempo,ma ho paura che saremo noi gente comune non privilegiata a farne le spese......almeno x primi.
    forse.....

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    1. Citazione:
      "saremo noi gente comune non privilegiata a farne le spese".


      Lo penso anch'io.

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