Testo
di Daniela Billiani
Roberto,
sei stato troppo buono. Le due squinziette, probabilmente connesse
all’organizzazione e prese da delirio di onnipotenza, si sentivano in missione
per conto di chissacchì. Dunque, per chi legge…. le cose sono andate così:
Roberto ha scritto qualcosa di NON PESSIMO sui 100% ma non perché lui li ama,
(azzardo un’opinione, di solito mi avvicino molto al nocciolo), ma solo perché
in un panorama piatto, (infatti tale è il titolo del suo libro), dal suo punto
di vista, lui li vede ATTIVI. E Paolo Mocavero, se lo vai a conoscere di
persona, NON è un cretino che ti chiede se sei anticomunista prima di farti
accedere al corteo!!!
Sì, io ho deciso di andare ad incontrarli e conoscerli prima di iniziare a condannarli a priori.
Beh,
il fatto di non essersi schierato CONTRO gli è valsa un’aggressione in pieno
stile, sabato a Bergamo, addirittura lo hanno invitato ad allontanarsi.
Pazzesco, lui, uno che per gli animali si è fatto la galera, uno che può essere definito tutto meno che fascista o di Destra!!!
Pazzesco proprio.
E questo è accaduto a Bergamo perché gli organizzatori sono stati gli stessi, politicizzati, “fanatici antispecisti”, intolleranti e pericolosi. Questa gente andrebbe fermata. Fanno più danni loro dei 100%.
Pazzesco, lui, uno che per gli animali si è fatto la galera, uno che può essere definito tutto meno che fascista o di Destra!!!
Pazzesco proprio.
E questo è accaduto a Bergamo perché gli organizzatori sono stati gli stessi, politicizzati, “fanatici antispecisti”, intolleranti e pericolosi. Questa gente andrebbe fermata. Fanno più danni loro dei 100%.
L’attivismo
dovrebbe rifuggire da alcune logiche, purtroppo correnti, che tendono a
dividere in fazioni gli animalisti, dimenticando totalmente che abbiamo un
unico scopo e un unico dovere, (avremmo): il pianeta e gli animali. Cioè,
quello di consegnare alle generazioni future un pianeta “riparato” almeno in
alcuni grossi punti danneggiati terribilmente dagli umani degli ultimi 100
anni.
Io
rifiuto di partecipare a manifestazioni dove la domanda PRIMA che mi viene
rivolta è se sono antifascista o no (vedi queste di Correzzana e sabato a Bergamo),
così come rifiuto di partecipare a quelle dove un insulto aggressivo ed
estremamente volgare è l’unica regola (come quelle dei 100%). Ma mi chiedo
quale delle due mi sia più avversa e comincio ad avere il sospetto di sapere
quale. L’unica differenza, che per me non è di poco conto, è che i primi
arrivano a cacciarti dal corteo se non ti professi antifascista in ginocchio in
nome di un antispecismo fanatico e intollerante.
I secondi appaiono inavvicinabili, tanto si dimostrano ostili e intrattabili. Invece, se vai da
loro per conoscerli da vicino e ci parli, cerchi il modo, arrivi a dirgli che non puoi partecipare ad un loro presidio se il livello è così “basso”, che sono troppo offensivi, che tu dialoghi con le scuole, che così si danneggia la causa, non la si aiuta, che non potranno mai essere accettati se non imparano a moderarsi, bè…..la risposta è l’ascolto, la comprensione e poi un grande abbraccio e un “grazie per essere venuta”. Lo so, a me è andata bene, ad altri no e con Paolo Mocavero sono state SOLO brutte esperienze. Ma era da un po’ che avevo deciso di entrare in contatto con lui per dirgli quello che pensavo, (e non bene, ovviamente) senza iniziare a criticare e condannare a priori come molti fanno.
Il risultato è stato che non sono mai stata trattata con scortesia, nemmeno quando ho apertamente criticato, mi ha detto “noi non possiamo cambiare, anche se capisco le tue ragioni”, però poi gli hanno bloccato il sito e hanno dovuto rifarlo. Guarda un po’, nel nuovo sito i cambiamenti che noto sono decisamente apprezzabili, e io ci vedo dei buoni spiragli di pace. C’è più voglia di agire e meno di baruffare.
Alla faccia di chi non poteva cambiare.
E il transgender aggressivo e anacronistico? Meglio 100 volte i 100%, che ti dicono “Noi non possiamo essere buoni” ma ti abbracciano e ti hanno ascoltata, che queste teste RANCIDE, brave solo a seminare discordia, CONFUSIONE, misture assurde spacciate per antispecismo politico. Queste persone che consentono la generazione spontanea delle squinziette alle quali non basterebbero quattro sonori calci nel sedere e una lavata di bocca con la saponetta grande di Marsiglia, sono quelle che fanno i danni maggiori all’attivismo animalista oggi.
Ce lo siamo detti ormai tante volte: sempre controllare chi organizza le manifestazioni e dove un pietoso PSEUDO scudo politico di falso antifascismo viene anteposto al resto, l’unica risposta è RESTARE A CASA.
Non mi preoccupa di certo la polizia, la digos e la questura. Si infiltrino pure e chiedano tutto, elenchi e attività. Io, lo sai, non sono per le azioni alf, o almeno ufficialmente mi par giusto tenere molto separate le strade delle liberazioni fuorilegge con quelle dell’attivismo di massa, e quindi per me, ben venga che la polizia ci sia: io mi sento protetta, per nulla infastidita, mentre invece davvero provo una profonda vergogna per la consentita presenza di personaggi come la nostra “amica” , perché colora di assurdo il movimento animalista.
E non credo sia al soldo di nessuno.
Big Pharma è l’unica, secondo me, ad avere interesse per infiltrarsi a scopo di fomentare i litigi e le divisioni, ma se Big Pharma si sceglie testimonial di così scarso livello allora abbiamo buone speranze di trovare presto il punto di rottura anche in un colosso come quello.
Forza Roberto…mollare MAI….
Daniela Billiani
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