martedì 4 giugno 2013

L’apoteosi della mistificazione




Fonte: Il Giorno


I ricercatori e gli studenti italiani  hanno manifestato il primo giugno scorso in via Mercanti a Milano per spiegare le ragioni della ricerca e affrontare il nodo della sperimentazione in laboratorio sugli animali. L'evento, organizzato dall'associazione Pro-Test Italia, è iniziato alle ore 15 e ha visto la partecipazione di una nutrita schiera di esponenti del mondo della ricerca. Contro il presidio si è levata la voce di un manipolo di animalisti, che ha gridato slogan contro gli scienziati.

L'evento si poneva tre obiettivi: la difesa del diritto dei ricercatori a lavorare in un clima sereno e senza minacce; il riconoscimento del ruolo della sperimentazione animale nella ricerca di base e nello sviluppo delle terapie e la promozione di un'informazione alla portata di tutti su queste tematiche.
Alle 17 Giuliano Grignaschi, in rappresentanza della Basel Declaration Society, consegnerà cinquemila firme di solidarietà raccolte nel mondo della ricerca internazionale ad una delle vittime dell’irruzione del 20 aprile degli animalisti nei laboratori del Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Milano, la dottoressa Bice Chini. 

Annunciando l'evento, la presidente di Pro-Test Italia, Daria Giovannoni, aveva dichiarato: “Scendere in piazza in difesa della sperimentazione su animali a fini di ricerca biomedica non significa solo schierarsi al fianco dei ricercatori, significa anche schierarsi al fianco dei malati che ancora aspettano una cura per le loro patologie. Senza ricerca su animali non avremmo, ad esempio, le terapie per il cancro al seno che oggi salvano la vita a centinaia di migliaia di donne ogni anno, né l'insulina che ha salvato, e tuttora salva la vita, a milioni di diabetici”.
Un gruppetto di animalisti ha interrotto la protesta e ha lanciato slogan antivivisezione e contro i ricercatori. La polizia li ha fermati e ha creato un cordone sanitario tra gli animalisti e i ricercatori per evitare un crescendo di tensioni.



7 commenti:

  1. schifosi bugiardi

    e gia´manifestano pure sti assasini

    RispondiElimina
  2. Risposte
    1. Grazie Giorgio!

      Davvero notevole. Sergio Boschian, alias SDEI, nel caso di quel bambino parlerebbe di "anima antica".


      Come puoi vedere nella colonna di destra qui a fianco, sotto lo scimmione col cartello, lo avevo messo già tre giorni fa:

      "La verità viene a galla attraverso la....

      ...voce dell'innocenza".

      Elimina
    2. Ho verificato ma non ci si può collegare.

      Alessandro De Angelis è il prof. dell'università di Udine che lavora anche al CERN?

      Elimina
    3. Non glielo so dire, ma ho trovato questo:


      http://www.fisica.uniud.it/~deangeli/


      Su Wikipedia non c'è.

      Elimina
    4. Grazie per l'indicazione, è lo stesso che ho provato a contattare, dal momento che paginebianche ne propone un numero consistente di omonimi.

      Elimina
    5. E' un cognome molto diffuso, infatti. Mi dispiace di non poterla aiutare.

      Elimina