Fonte:
Il cacciatore.com
Testo
di Gianni Garbujo
Ancora
una volta la signora Brambilla da’ sfogo al suo fervore animalista, un’immagine
pubblicitaria che ormai sta disgustando i cittadini “normali” che sanno per
fortuna ragionare, valutare e decidere con la propria testa e non si fanno
raggirare o prendere in giro dall’ex ministro del turismo che pensa più agli
animali che alle persone.
In
un momento così difficile per l’economia del nostro Paese, dove la
disoccupazione è un fardello, dove il costo della vita è insostenibile per
migliaia di famiglie, dove le aziende giorno dopo giorno chiudono per mancanza
di risorse, dove la politica e i privilegiati politici come la signora non si
sono privati di un euro o di un beneficio, ecco la nuova invenzione e proposta
della signora, un disegno di legge che pretende di abolire la caccia.
E’
ora di finirla che personaggi di questo tipo prendano in giro i cittadini e
vadano ad occupare posti di rilievo all’interno delle istituzioni, non possiamo
più tollerare che un settore come quello venatorio, che è un tassello
importantissimo per l’economia di migliaia di famiglie italiane già fortemente
provate sia attaccato con dichiarazioni infondate e approssimative.
Al
di là degli aspetti sociali ed economici che interessa e muove il mondo
venatorio, vogliamo ricordare che gli oltre 700 mila cacciatori, vere
sentinelle da generazioni, svolgono un ruolo sul territorio di notevole
importanza ed interesse per la collettività e per l’ambiente. Un ruolo
insostituibile per una gestione corretta e capillare del patrimonio naturale.
Persone, cittadini onesti che gratuitamente gestiscono il territorio e la
fauna, che lottano contro il disboscamento, il mantenimento di un eco-sistema
compatibile e una gestione oculata delle specie dannose nel rispetto delle
leggi e degli ordinamenti nazionali e comunitari.
Il
Cacciatore cittadino mette altresì a disposizione della collettività un
bagaglio storico e culturale notevole che la signora Brambilla nemmeno conosce
e che rischia di essere disperso; nel suo disegno di legge vorrebbe affidare ad
altri enti od istituti compiti impossibili, creando ancora una volta carrozzoni
mangiasoldi ed inefficienti.
I
cacciatori e la caccia sono una risorsa e non un danno per il nostro Paese, il
mondo venatorio chiede rispetto e riconoscimento del ruolo che svolge in
armonia e in collaborazione con tutti i soggetti interessati.
Mai
come in questo momento corre la necessità di unire le forze e non dividerle.
Proposte di abolizione della caccia non giovano a nessuno, servono solo a
disperdere energie e risorse, questo la Brambilla lo sa e il suo è solo un atto
di incoscienza politica che auguriamo trovi presto la parola “fine”.
Il
Presidente Regionale Italcaccia Veneto
Garbujo
Gianni
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