Fonte:
OIPA
Il
prossimo 15 giugno tutte le principali associazioni per i diritti animali
d'Europa scenderanno in piazza per sostenere la petizione STOP VIVISECTION e
raggiungere il milione di firme che renderà valida l'iniziativa e permetterà
finalmente ai cittadini di esprimere la loro opinione. L'OIPA sarà, come
sempre, dalla parte degli animali rinchiusi nei laboratori e organizzerà tavoli
di raccolta firme in tutta Italia.
All’indomani
della data storica, 11 marzo 2013, che segna ufficialmente lo stop in tutti i
Paesi dell’Unione Europea ai test sugli animali per i cosmetici e quindi la
vittoria di una significativa battaglia, l’OIPA e la Leal annunciano una nuova
iniziativa per non abbassare la guardia e portare avanti la guerra alla
vivisezione in toto.
Sabato
15 giugno e domenica 16 giugno 2013 organizzeranno infatti tavoli nelle
principali piazze italiane affinché gli italiani possano mettere nero su bianco
il loro no alla vivisezione. Le firme raccolte andranno infatti a supportare l’iniziativa
europea STOP VIVISECTION per chiedere alla Commissione Europea l’abrogazione
della Direttiva 2010/63/UE in materia di sperimentazione animale, a favore di
una nuova proposta di direttiva che sia finalizzata al definitivo superamento
della sperimentazione animale e che renda obbligatorio per la ricerca biomedica
e tossicologica l’utilizzo di dati specifici per la specie umana invece dei
dati ottenuti su animali.
La
Direttiva del 2010 aveva infatti, se possibile, peggiorato ulteriormente i
dettami della precedente n. 609/86 e non aveva tenuto minimamente conto dell’orientamento
e della sensibilità dei cittadini europei che si sono espressi assolutamente in
maniera contraria alla sperimentazione sugli animali ed in favore di una loro
maggiore difesa: possibilità di sperimentazione su cani e gatti randagi,
possibilità di non praticare anestesia anche in esperimenti dolorosi e nessun
incentivo ai metodi scientifici che non prevedono l’utilizzo di animali.
Per
chiedere che queste atrocità, indegne di paesi civilizzati, vengano rigettate
definitivamente nel Medioevo, la petizione STOP VIVISECTION deve essere
sostenuta da almeno un milione di cittadini europei, di almeno 7 dei 27 Stati
membri dell'UE. Per ciascuno dei 7 paesi è inoltre richiesto un numero minimo
di firme.
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