martedì 4 giugno 2013

Nell'inferno del Mediterraneo

 

Molteplici le attività e i campi, anche in collaborazione con la Lipu per la tutela, ad esempio, dell'aquila di Bonelli in Sicilia. Tra le esperienze più importanti i volontari del Cabs citano le quattro settimane di permanenza a Cipro.  Nell'isola l'esperienza è stata complessa anche se piena di soddisfazioni. I volontari hanno iniziato la loro opera di sorveglianza con molte denunce e segnalazioni, oltre a migliaia di trappole sequestrate (il primo bracconiere denunciato è stato uno dei capi mafia locali con 9 reti nel suo giardino).
Poi è arrivata la battuta d'arresto nella terza settimana quando i politici locali hanno promesso di “fermare i volontari” e, di conseguenza,  il ministro ha richiamato il nucleo antibracconaggio della polizia che collaborava nelle operazioni.
Così il Cabs si è ritrovato da solo e continuare nelle sorveglianze e denunce non è stato facile: i volontari sono stati sabotati in ogni modo, a conferma di quanto sia ancora difficile, oggi, proteggere la fauna selvatica e far rispettare le leggi.

 
A Cipro hanno operato un totale di 16 volontari provenienti da Italia, Cipro, Germania, Slovenia e Svizzera con l’obiettivo principale  di cogliere in flagrante i bracconieri. I  teams di Cabs agiscono accompagnati dalle pattuglie della polizia per garantire sia la sicurezza dei volontari sia per denunciare in flagranza di reato i bracconieri.
Nonostante tutte le difficoltà, il bilancio complessivo del campo a Cipro riporta molti sequestri: Bastoni di vischio: 3.272; Reti: 44; Richiami elettronici: 16; Bracconieri presi: 20. Inoltre per la prima volta il CABS si è recato nella parte turca di Cipro per controllare l'entità del bracconaggio. 

A Malta, invece, il campo dei volontari è andato benissimo. Agli uccelli è andata malissimo. Il bracconaggio è un fenomeno in crescita su questo territorio e i risultati del campo sono stati trasmessi alla Commissione europea.
Il CABS (Committee Against Bird Slaughter), ovvero il Comitato contro l'uccellagione, è un'organizzazione per l'intervento e l'azione diretta. Questo vuol dire che grazie ad un ristretto consiglio direttivo, ad un'efficiente equipe esecutiva e al continuo contatto con guardie venatorie e volontari, il CABS è in grado di reagire in tempi rapidi dovunque e in qualunque momento vi sia la necessità.
Il lasso di tempo che intercorre fra la scelta dell'azione da compiere e la sua realizzazione è spesso molto corto, così che si possa intervenire rapidamente laddove la fauna selvatica sia in pericolo. Dall'anno della  fondazione nel 1975 fino ad oggi, grazie a questo sistema di azione, sono state ottenute molte vittorie nelle battaglie per la difesa degli uccelli.
In particolar modo il Cabs interviene dove trappolatori, cacciatori, bracconieri e commercianti di animali infrangono la legge europea o nazionale. Lo sforzo è di stabilire il più possibile rapporti di collaborazione con le forze dell'ordine responsabili, polizia, forestale, dogane. Allo stesso tempo, attraverso iniziative mediatiche, lavoro di lobbying e contatti con i parlamentari europei, per  migliorare le direttive ufficiali concernenti la protezione della natura e delle specie selvatiche.
Per contatti con la nostra redazione: animali@quotidiano.net

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