mercoledì 11 settembre 2013

Il popolo americano non ci sta!

 

Un recente sondaggio da YouGov, sponsorizzato da ReThink911.org ha rilevato che solo il 40% degli americani sono pienamente soddisfatti con la versione ufficiale dell’11 Settembre, mentre il 48 % o ha dei dubbi sulla versione ufficiale o non ci credo affatto.
Incredibilmente, solo il 23 % degli americani crede che la storia del governo circa l’edificio 7 del World Trade Center – un grattacielo di 47 piani che implose per nessun motivo apparente  nel pomeriggio del 11 Settembre (la cosa veramente scioccante è che quasi un americano su quattro crede realmente all’affermazione del governo che il WTC -7 implose in 6 secondi e mezzo a causa di incendi negli uffici).
I dati del sondaggio mostrano che non vi è ancora consenso tra il popolo americano su ciò che è realmente accaduto l’11 Settembre, nonostante il governo ed i media mainstream facciano sforzi a tutto campo per rafforzare la versione ufficiale e per nascondere l’intera questione dell’edificio 7.


L’anniversario dell’11 Settembre questo mercoledì sarà caratterizzato da importanti eventi a New York e Washington sponsorizzati da gruppi che chiedono agli americani di ripensare all’11 Settembre.

A Washington  la coalizione United in Courage guiderà la marcia Million American contro la paura (Million American March Against Fear), a partire da mezzogiorno nel National Mall tra la  12 ° e la 14 ° strada. La marcia Million American  Against Fear commemorerà tutte le vittime dell’11 Settembre e chiederà la fine della ” politica della paura ” scatenata dall’11 Settembre, che ha fatto a pezzi la Costituzione, iniziato guerre illegali di aggressione e ha causato la bancarotta della nazione. Il Dr. Cornel West, considerato da molti come leader intellettuale pubblico americano, è il relatore principale.

A New York, Richard Gage, degli Architetti e Ingegneri per la Verità sull’11/9 (Architects and Engineers for 9/11 Truth) guiderà un tour di tutta la giornata che concluderà alle 05:20 in una manifestazione sotto l’enorme cartellone Ripensare all’11/9 a Times Square.

Anche a Washington, durante il fine settimana dopo il 11 Settembre, ci sarà la conferenza  sull’9/11 il cui motto è “esporre la  verità”, anche se i biglietti sono esauriti in anticipo, la conferenza sarà trasmessa in diretta.

I diffusi dubbi dei cittadini circa l’11 Settembre stanno alimentando scetticismo sull’opportunità di attaccare  la Siria. Dodici anni dopo gli eventi dell’11 Settembre 2001, una forte maggioranza di americani pensa che l’ “incidente delle armi chimiche” sia un attentato a “falsa bandiera”. Oggi, dieci anni dopo che gli Stati Uniti hanno attaccato l’Iraq, la stragrande maggioranza riconosce che la guerra in Iraq è stata basata su menzogne.

Il risultato: se 11 Settembre ha avuto successo per un po’ come detonatore per l’ipnosi di massa, mettendo gli americani in trance e condizionandoli ad accettare le evidenti menzogne ​​dei loro leader per andare in guerra, quella trance è giunta al termine.

4 commenti:

  1. Essendo in argomento, ripropongo ai tuoi lettori, .September.Clues. il documentario (versione aggiornata) che dimostra apertamente quante frottole ci abbiano mandato in onda per nasconderci la verità: https://www.youtube.com/watch?v=NhmOc7YBplg

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    1. Ne ha fatto cenno ieri sera Mazzucco durante la telefonata in streaming.
      Ha detto di aver conosciuto il regista che è anche di origini italiane e vive in Italia, ma non ha detto il nome.


      Grazie Elyah.

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  2. Molto ben fatto il documentario sopra segnalato, che si va ad aggiungere a quello di Mazzucco, ma anche a quello di Giulietto Chiesa.
    Qualcosa però si sta muovendo, condivido i punti di questo articolo:
    http://ununiverso.altervista.org/blog/10-segni-che-lelite-globale-sta-perdendo-il-controllo/
    anche quello del punto cinque, sulla virata sospetta del Vaticano, per quel poco che seguo io, tanto da far accettare tra i membri del Governo la Bonino,( pro aborto-fatti loro intendiamoci-) quando si conoscono benissimo le posizioni della Chiesa su quell'argomento e la famosa frase sui gay: "Chi sono io per giudicare" quando la Chiesa, per prima ha da sempre giudicato e condannato.
    Ma non c'è stato Qualcuno che aveva detto: "Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati"

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    1. Già, non ci avevo fatto caso!

      Il Vaticano, che di solito nella società italiana mette lingua dappertutto, non ha sollevato obiezioni all'elezione dell'abortista Bonino a ministro degli esteri.
      Devono aver fatto degli scambi sottobanco. Do ut des.

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