giovedì 19 settembre 2013

Per chi suona la campana a morto?

 
Testo di Fabrizio Belloni

Il Silvio da Arcore parlò. Ululò. Tentò di ringhiare. Di fatto ha scritto l'epitaffio della cosiddetta destra italiana. In compenso, nella cosiddetta sinistra italiana vi è una riedizione, riveduta e corretta verso il basso, di Goldoni e delle sue splendide (le sue) "Baruffe chiozzotte". Divisa in cinque o sei correnti, l'un contro l'altra armate, la sinistra propone un'immagine ancora più squallida.
Soprattutto sono entrambe, cosiddetta destra e cosiddetta sinistra, assolutamente inutili. E questo è l'aspetto positivo. Il dramma, la catastrofe sta nel fatto che sono deleterie, dannose, corrotte, ignoranti, micidiali, vergognose. La fregatura è che ci costano una collina, una montagna, una catena montuosa addirittura di quattrini. E non parlo solo dell'immondo stipendio di cui la casta si auto gratifica: immondo ed ignobile e stomachevole, ma piccola parte se confrontato al danno economico - sociale che la non politica riversa sull'Italia. Da settanta anni non abbiamo una politica economica. Non abbiamo ricerca e sviluppo. Non abbiamo progettualità. Cioè non abbiamo speranza e futuro.
C'è però una luce, un sogno che sta incarnandosi: siamo ormai pronti per la camicia nera. O marrone, a scelta.

4 commenti:

  1. Risposte
    1. Quello che ha detto Putin, che se Silvio fosse stato gay i giudici non lo avrebbero condannato.

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    2. La sponsorizzazione del modello gay è forse un blando tentativo dell'Elite per contenere la prolificità del più feroce animale che calca il suolo terrestre.

      Se è così, mi vede favorevole.

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