sabato 28 settembre 2013

Più di maledirli cosa possiamo fare?


 

Andrea Cisternino – attivista italiano che da tre anni documenta la strage dei randagi ucraini – ha pubblicato un video durissimo. Con orgoglio lo pubblichiamo alla fine di questo articolo e invitiamo tutti i lettori a guardarlo dall’inizio alla fine, perché quello che Andrea ha da dire non è soltanto giusto, ma anche importante. Che questo fotografo coraggioso fosse schietto è cosa nota, ma mai come in questa occasione è stato diretto e duro. È la stanchezza che avanza e il dolore di non poter affrontare, da solo come è, tutte le emergenze e i drammi che accadono sul territorio nel quale lavora. In una settimana in cui giustamente si è prestata attenzione alla mattanza dei randagi rumeni, Cisternino chiede, con grande semplicità: “Qual è la differenza tra quei cani e questi?”. E mostra le immagini di un gruppo di cani uccisi a fucilate e avvelenati, ammassati dai dog hunter sul bordo di una strada trafficatissima, sotto gli occhi di tutti e nell’indifferenza generale. Una strage avvenuta alla vigilia della manifestazione a Kiev contro l’inadempienza delle istituzioni. “Guardate questi cani”, dice Andrea chinandosi sui corpi e scacciando le mosche che hanno già cominciato a posarsi. “Sono morti con gli occhi aperti. Sembra che il loro sguardo dica: perché noi non siamo stati aiutati?”. 


Nulla da eccepire. Al di là degli insulti (copiosi e totalmente sterili) nei confronti dell’intera popolazione ucraina ogni volta che questi video vengono pubblicati, al di là dei “bastardi” e dei “crepate tutti”, e dei “pezzi di merda”, la questione delle stragi è stata fondamentalmente messa da parte dopo Euro2012 – dando modo ai dog hunter di continuare il loro lavoro indisturbati, perché tanto la comunità animalista internazionale oltre le invettive non va. La comunità animalista internazionale, a parte insultare, si disinteressa delle modalità pratiche di gestire la questione. Da mesi anche noi, nel nostro piccolo, ripetiamo che la sola possibilità che questi randagi hanno di sopravvivere è quella di essere ricoverati all’interno di un rifugio a prova di ammazzacani. La sola struttura adeguata è Rifugio Italia, pensata, voluta e in corso di costruzione proprio grazie ad Andrea Cisternino. Tuttavia, la sua appena fondata International Animal Protection League ONLUS non ha la forza (economica) di sobbarcarsi da sola i costi dei lavori di edificazione. Per questo da tempo ci associamo ad Andrea nel chiedere un aiuto economico, anche piccolo, perché i lavori possano continuare. Perché perlomeno il recinto perimetrale possa essere terminato e i primi cani ricoverati al suo interno. Il nostro appello, come quello di Geapress, come quello di Andrea, sembra cadere nel vuoto e i lavori proseguono a rilento. La pagina di Cisternino in Facebook vanta oltre 64mila fan, ma ha raccolto meno di 30mila euro. Eppure, una donazione di due euro ciascuno – una cifra minima, ininfluente – avrebbe potuto permettere all’attivista di costruire il rifugio e cani come quelli che vedrete nel video non sarebbero morti. 


Andrea è giustamente arrabbiato e commenta: “I randagi ucraini continuano a morire perché tutti hanno voltato loro le spalle”, riferendosi non solo ai singoli individui, ma anche alla UEFA, alle grandi associazioni e alle forze politiche che nessuna intenzione hanno di lottare per la causa. Ed è proprio grazie a questo generale disinteresse che i dog hunter non solo hanno continuato ad uccidere, ma si sono fatti anche più audaci: le minacce di morte verso gli attivisti, verso Cisternino, sono ormai all’ordine del giorno come avevamo già spiegato in questo nostro articolo. E le uccisioni riguardano ormai anche i cani adottati: gli assassini scavalcano le proprietà private per raggiungerli. Andrea conclude: “Tutti i randagi ucraini verranno sterminati nel silenzio. Non hanno il diritto di essere difesi da nessuno. Tutti si girano dall’altra parte e questa cosa mi fa schifo. Spenti i riflettori di Euro2012 tutti se ne sono fottuti dei cani ucraini che continuano ad essere uccisi”. Il video termina con le immagini di Andrea e Vlada, sua moglie, che coprono i corpi dei cani uccisi per restituire loro una dignità negata nella vita e nella morte. Ripetiamo ancora una volta di aiutare quest’uomo coraggioso che è da solo in un Paese straniero per combattere una causa dimenticata. DONATE per la costruzione di Rifugio Italia. Quello che avviene in Ucraina da tre anni a questa parte è una vergogna mondiale.

7 commenti:

  1. Ciao Freeanimals

    onore ad Andrea Cisternino, meriterebbe il nobel per la pace!!!

    Maledetti, maledetti maledetti,

    l'universo si vendicherà di questi poveri rincoglioniti ...
    e allora saranno c.zzi loro !!!

    garantito al 100%

    ciao
    Alex

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    1. Ciao Alex.
      Credo anch'io nella Nemesi, che alcuni chiamano Karma.

      Eppure, le badanti ucraine sono così....paffute e materne.

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    2. Sono degli s*****i non si trattano così gli animali e soprattutto i cani mi viene da piangere:-(:-(. Ma che crudeltà, chi compie questo è una bestia e spero che vadino
      all'inferno.

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  2. vero...
    faceva bene Stalin ! (o chi per lui)
    gente senza cultura, senza rispetto, senza anima, senza coscienza.
    ci sono popoli la cui unica identità è l'alcolismo e la violenza.
    Franco.

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  3. a chi fa del male a queste bestie che gli venga ilcancro

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  4. ci vorrebbe una bella blitz krieg contro quei merdosi bevitori di vodka

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  5. Si vabbe ma la bandiera della romania cosa c entra ?

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