mercoledì 6 novembre 2013

La chiamano scienza

 

La vivisezione è l'atto di tagliare, drogare, bruciare, accecare, sconvolgere, congelare, infettare e chirurgicamente mutilare gli animali vivi. Vivisezione è una truffa sanguinosa. Ogni anno negli Stati Uniti circa 20 milioni di scimmie, cani, gatti, maiali e conigli, e quasi 50 milioni di topi e ratti sono incarcerati e infettati con mutazioni di malattie umane. Essi vengono torturati in modo violento, per osservare dati senza senso ed infine vengono uccisi.

4 commenti:

  1. Roberto,
    ( mi permetto di darti del tu, il lei è così pesante....),
    non so a che età tu abbia appreso di cosa è la vivisezione.
    Io l'ho appreso a sette anni, una mattina che mia madre mi portava da scuola alla strada di casa, e parlo di molti lustri addietro.
    Passavamo sempre davanti ad un ambulatorio veterinario, che era anche il "nostro",
    e un giorno, sulla rete di recinzione, comparve una fotocopia in bianco e nero,
    la foto di un cane, che recitava (son passati tanti anni ma lo ricordo ancora bene, parola più parola meno,certi ricordi sono indelebili) :
    "mi chiamo Ugo, sono stato un cane usato per la vivisezione, mi hanno tagliato un braccio per studiarci sopra, mi hanno reciso le corde vocali, mi hanno accecato, mi hanno ustionato" .
    Io mi sentii male,.... sette anni, l'età in cui ancora (per lo meno all'epoca)
    ti parlavano di favole, di cose allegre, magari anche zuccherose,
    l'età in cui noi bambini di quell'epoca ci divertivamo con il leprotto motorista di un programma rai, con Kermit la rana, con le avventure del gatto Teodoro, con il gatto Arturo(un pupazzone impersonato da un uomo, in onda sulla televisione svizzera)...
    A sette la mia anima candida venne violentata in modo inaudito,
    sapevo di altre schifezze fatte dagli umani, tipo la caccia e le pellicce,
    ma della vivisezione no.
    Mia madre dovette, messa di fronte alle mie lacrime , spiegarmi, non ricordo che parole usò, ma nel giro di pochi minuti venni a conoscenza di un crimine mostruoso che io non sapevo.
    Lo shock fu enorme, mia madre si sarà sentita in forte imbarazzo,
    e ancora oggi ripenso a quanto coraggio deve aver trovato per parlarmene.
    In compenso, quando avevo quindici- sedici anni scoprii che molti miei compagni di liceo non sapevano nulla, il che mi fece infuriare non poco.
    Magari sapere certe cose a sette anni è un impatto devastante,ma trovo ancor più devastante che ragazzini over 14 non sapessero un beneamato fico secco.
    E non credere, anche oggi è così, nonostante internet.

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    1. Commento toccante, non c'è che dire!

      Sette anni e già "violentato" dalla realtà: eri davvero precoce.

      Tua madre deve essersi meravigliata e avrà pensato: "Ma che figlio mi è toccato avere?!?".

      Chi avrà messo quel volantino sulla rete di un ambulatorio veterinario? Qualche cliente, forse.

      Io ne vidi uno in bianco e nero, attaccato a un muro di Firenze quando ero saccopelista e si trattava di quella famosa foto di un cane seduto con la schiena appoggiata alla parete, con qualche cannula che gli usciva dal corpo.
      Era un volantino di Macoschi, della LAN, che aveva sede proprio a Firenze.
      Io avrò avuto 17 o 18 anni.
      Soltanto a 23 anni organizzai la mia prima manifestazione a Udine, ma era contro l'uccellagione, non contro la vivisezione.
      Il resto è storia.

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  2. Scienza? E una cosa abominevole e crudele altro che scienza. (guardando la foto mi si e rivoltato lo stomaco perche‘ ho un paio di gatti) nigrum cattus

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  3. Il volantino l'aveva affisso il veterinario.
    Comunque spiegare ai bambini queste cose è arduo.
    Simon.
    ( avevo scordato di firmarmi)

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