venerdì 15 novembre 2013

La gerarchia

Ci stiamo avviando verso un tipo di società in cui chi ha un lavoro è invidiato e riverito, se non altro dai membri della sua stessa famiglia, in quanto unica fonte di reddito. Salvo poi amaramente scoprire che anche lui ha chi lo comanda, oppure svolge un lavoro tutt'altro che dignitoso, come evidenziato nella parte finale del video. Una società con una casta oligarchica di persone potentissime, che hanno ai loro piedi (è il caso di dirlo) moltitudini di schiavi obbedienti. Una società dove sorridere sarà reato. Il peggiore degli incubi per i sociologi forse è dietro l'angolo.

22 commenti:

  1. Si comincia da piccoli ad essere schiavi, e si finisce con l'esserlo per sempre.
    Libero non lo sarai mai.
    Forse da morto.
    Questo video mi fa venire in mente che anche qualcun altro ha,
    a modo suo, già considerato come il lavoro sia una forma di schiavismo e di negazione della libertà,
    e precisamente quello serio , cupo e spaventoso del Metropolis di Lang,
    l'altro, comico ma non meno privo di verità ( lo so, l'accostamento farebbe arricciare i capelli anche a Kojak).
    di Fantozzi,
    quando al mattino è costretto a "cesellare" ogni sua azione al minuto secondo, dalla colazione alla vestizione, per poi finire col prender il bus buttandosi direttamente dalla finestra su di esso, per fare prima,
    e finire poi col doversi continuamente genuflettere al gran capo.
    Schiavi moderni.
    Simon.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie. Avevo in mente Metropolis, famoso film in bianco e nero, ma non mi ricordavo il titolo, né il regista.

      Aggiungerei anche "Tempi moderni", con un Charlie Chaplin che finisce stritolato negli ingranaggi di una grande macchina.

      Ma sicuramente ce ne sono altri.

      In letteratura, forse citerei Kafka.

      Elimina
  2. Gran bel video e perfette riflessioni che condivido.
    Di fronte a cui sfigurano anche le ciclopiche domande esistenziali (chi siamo, da dove veniamo, etc.) e che forse non troveranno mai risposta certa.
    L'unica certezza inconfutabile è la schiavitù dell'umanoide del/dal lavoro di ogni società e di ogni tempo.
    La bibbia di Mauro Biglino (sempre più verosimile) parla chiaro: fummo creati per scavar nelle miniere.
    Il lavoro è la biblica palla al piede dell'esistenza.
    Ciao Roberto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Da 10 anni mi sono tolto la palla al piede e non posso lamentarmi.

      Solo si affaccia alla mia mente, di tanto in tanto, il fantasma della miseria prossima ventura, ma lo scaccio in fretta.

      Elimina
    2. Sei l'esempio della liberazione. Non dolerti troppo della miseria che incombe e che è e sarà sempre più il nemico da combattere. La combatterai (la combatteremo) cercando di sopravvivere. Non lavorando ci si avvicina sempre più alla libertà, si tende al divino, all'essenza.
      Una (relativa) libertà esistenziale, sostanziale, informale. Libertà relativa perchè la (eventuale/possibile) libertà è forse quella di non esistere, di non nascere. Perlomeno non nascere come schiavi.
      Una grossa responsabilità mettere al mondo figli. Io ancora non ho capito a cosa serve la riproduzione (intesa come fabbrica di schiavi ovvero pezzi di ricambio per il padrone). Dovrebbero procreare solo coloro che sono ricchi, felici, pieni di voglia di vivere, di esserci. Invece sono sempre i popoli più sottomessi a sfornare schiavi per i bisogni del padrone.
      Il "lavoro" è ammissibile solo come contributo verso la collettività di cui si fa parte. Collettività educata, anarchica, colta, organizzata, rispettosa dell'altrui libertà. Non questa collettività, invece, che è una società voluta ed organizzata dai padroni che abbisognano di schiavi. Ma sarà così ancora per pochi anni. La forza.lavoro (schiavi) sta diventando sempre più marginale e sarà soppiantata graualmente da robot. Ci saranno in futuro probabilmente poche persone al mondo e ci si potrà godere la vita, il creato, i tramonti, il mare, la natura, gli animali, i profumi, l'amore.
      Ciao

      Elimina
    3. Citazione:
      "ci si potrà godere la vita, il creato, i tramonti, il mare, la natura, gli animali, i profumi, l'amore".


      Beati loro!
      Il Millenarismo non avrà più ragione di essere e le antiche profezie saranno realizzate.
      Sorvoliamo sulla riduzione della popolazione mondiale e su come verrà attuata.

      Elimina
    4. Condivisibile il suo commento, egr,Gianni, in certi passi è come mi avesse tolto le parole da bocca.

      Elimina
    5. Almeno qualche utente di suo gradimento, in questo blog, c'è, signor Andretta!

      :-)

      Elimina
  3. Olà Roberto.. video in cui si identificano solo coloro che si "sentono" in una situazione del genere. Se si guarda una qualsiasi rete televisiva , con immenso dispiacere, quanto sopra "è lo specchio" - lobotomizzazione riuscita con successo - dell'insegnamento del Mostro Sistema.


    Non condivido per niente - ad oggi - questo tipo di divulgazione in quanto lo ritengo un'ennesima goccia nell'oceano - in cui troppi si identificano (e lo sottolineo) - per "insegnare" che l'animale persona è schiava
    Sarebbe ora di fare una divulgazione massiccia "su quello che siamo" e , soprattutto, importantissimo smetterla con questi toni e messaggi che comunicano solo: tu sei schiavo.
    Sei schiavo nella misura in cui ti adagi e vuoi esserlo... quindi - perdona il francesismo - c....i tuoi!
    Basta con questo "credere di essere vittime".
    Solo gli STOLTI possono credere di riconoscersi in questo contesto (vedi queste evidenti falsissime manifestazione indette dai sindacati e quant'altro che il - non avrei mai creduto di dirlo/scriverlo - gregge segue!)... l'apoteosi dell'assurdo.. come tantissimi altri esempi che tutti potremmo fare.
    C'E' SEMPLICEMENTE DA SCEGLIERE.. le lacrime equivalgono a "spina dorsale zero!".

    Quindi gli "inetti" hanno SCELTO di essere TALI... puntualmente vanno a votate, a fare la spesa nelle catene industriali/chimiche dando ai figli merda da mangiare (perchè -assurdo!!! - credono di risparmiare!!!) , scelgono il cinema dei bildenberg (30 € pacchetto famiglia) piuttosto che un genuino incontro fra amici... scelgono la medicina chimica alla terapia "dimostrata" del cibo genuino...... scelgono, scelgono, scelgono = LIBERO ARBITRIO.
    Quindi... da dove deriva la "lamentela" avendo scelto - E CONTINUANDO A FARLO - il Sistema ??? Eh, si.... una sana preghiera darà le risposte... meno male che è arrivato francesco!
    .. E LA REGIA FESTEGGIA PER L'OTTIMO ODIENS CHE HA SUPERATO OGNI PIU' OTTIMISTICA PREVISIONE.
    Un buon week-end a tutti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ragionamento complesso, il tuo, ma pienamente condivisibile.

      Come sappiamo, la gente crede di essere libera mentre invece, votando, sceglie solo il colore delle proprie catene. Vecchio slogan anarchico sempre valido.

      In definitiva, hai detto che ciascuno di noi dovrebbe scoprire le proprie potenzialità e rifiutare il ruolo di succube burattino agli ordini dei padroni del mondo.

      Giustissimo! Sacrosanto!
      Noi abbiamo bene o male raggiunto questa consapevolezza, ma il problema è come portare le masse al risveglio delle coscienze.
      Ci stiamo lavorando in tanti.
      Staremo a vedere.

      Elimina
  4. In proposito suggerisco di leggere le conferenze di R.Steiner che vanno sotto il titolo "Esigenze sociali dei tempi nuovi" pubblicato da Edizioni Antroposofiche via Vasto, 2 Milano

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nel primo dei video postati da Franceschetti in queste ultime ore, egli definisce Steiner un "maestro spirituale".

      Dovrebbe farle piacere, Andretta.

      Elimina
    2. Il fatto che Berlusconi e la Lario abbiano scelto per le loro figlie un'educazione steineriana MI PUZZA E MI PUZZERÀ DI QUI ALL'ETERNITÀ...g

      Elimina
    3. Ma ciò sta a significare che quello steineriano è un buon metodo educativo, secondo me.


      Ho sentito dire che gli ebrei si fanno curare con la Nuova Medina Germanica e gli ebrei sono degli intenditori.

      Elimina
    4. Roberto, posso solo complimentarmi con Franceschetti se è giunto ad una simile conclusione, è da quando l'ho conosciuto, ormai dal lontano 2005, che continuo a suggerirgli la lettura del Dottore, spero che finalmente l'abbia colta.

      Caro g, spenga il gas così non sentirà oltre la puzza di bruciato.
      Ma lei forse crede che se si recherà a Santiago de Compostela a piedi tuti i suoi peccati le saranno rimessi?

      Elimina
    5. Andretta, non sta per caso assumendo con G. un atteggiamento un po' troppo....pretesco?
      Se non addirittura da Santa Inquisizione?

      Elimina
    6. Non si deve confondere Steiner con coloro che si definiscono steineriani, è più che sufficiente rapportarsi a coloro che si definiscono cristiani e confrontarli con il Cristo, non le sembra?
      La scuola Wardorf è meno peggio di quella c.d. statale, ma perché si rifà all'antroposofia non significa che sia il toccasana.

      Elimina
    7. Lo sa Andretta che mi sono davvero recato a Santiago de Compostela...e per caso, ironia della sorte, ho scoperto che l'hotel dove mi ero fermato era un motel a ore...? O mi vuol regalare anche a me un kit di Misericordina...?

      Elimina
    8. Billy, per caso il motel a ore di Santiago de Compostela era di proprietà di un signore di Padova che ha la passione di ricavare olio dagli ulivi?

      :-)

      Elimina
    9. Il motel a ore, per dire il vero, era gestito da un grassone laido spagnolo, una sorta di bruttissima copia di Tinto Brass in salsa galiziana. Penso e spero che dopo quasi venti anni abbia ormai chiuso! g

      Elimina