giovedì 30 gennaio 2014

Ecco come ci stermineranno

 

La peste? Può ancora colpire. Nonostante sia in agguato da almeno 2 mila anni. La drammatica Morte Nera, che falcidiò circa 50 milioni di persone nel Medioevo, comparve già quasi mille anni prima, durante l'Impero romano. E continua a resistere ancora oggi. A dimostrare che all'origine della Peste di Giustiniano, avvenuta del VI secolo d.C., e la Morte Nera del '300 c'erano due ceppi diversi dello stesso batterio è un gruppo di ricerca internazionale guidato dall'università americana McMaster il cui lavoro è stato pubblicato su Lancet Infectious Diseases. Utilizzando le più moderne tecniche di sequenziamento genetico è stato possibile analizzare il Dna dei batteri responsabili della Peste di Giustiniano, avvenuta tra il 541 e 542 d.C.. I dati hanno permesso di verificare che la causa era la stessa della celebre Morte Nera che colpì Europa, Asia e Vicino Oriente durante il XIV secolo: la Yersinia pestis, un batterio che si trova facilmente nei roditori e che può essere trasmesso all'uomo dalle pulci e favorito dalle scarse condizioni igieniche.


NEL 2012 UN CASO NEGLI USA. Da allora questa malattia ha continuato a sopravvivere, ha spiegato Francesco Menichetti, direttore della clinica malattie infettive Ospedale di Pisa, provocando epidemie più o meno gravi nei secoli successivi. Ancora ai giorni nostri si registrano mediamente nel mondo circa 3 mila casi l'anno e non solo in aree povere e degradate: è noto infatti un caso avvenuto negli Usa, in Oregon, nel 2012.

IMPOSSIBILE DA ELIMINARE. Secondo i ricercatori l'origine della Peste Giustiniana sarebbe stata l'Asia, e non l'Africa come ritenuto finora, e le prime comparse epidemiche della Yersinia pestis sarebbero state alla base della cosiddetta Piaga di Atene che colpì la popolazione greca nel 430 a.C. "I dati confermano che si tratta di un batterio molto resistente", ha proseguito Menichetti, "resta sempre presente, non possiamo pensare di eliminarlo". 

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