lunedì 21 aprile 2014

La settima fetta di polenta

 
Il mio professore di lettere delle magistrali si stupì quando chiese cosa significasse “cattolico” e io fui l’unico a saper rispondere: “universale”. Le mie colleghe studentesse, tutte cattoliche, non lo sapevano, mentre io, che all’epoca studiavo con i Testimoni di Geova, sì. A una serata con Mauro Biglino c’è stato un ascoltatore che gli disse: “Nessun prete mi ha mai detto, in tutta la vita, di leggere la Bibbia come lei lo dice alle sue conferenze”. E infatti, Biglino non vuole demolire la Bibbia ma dire semplicemente che non è un libro sacro, bensì uno dei tanti libri che l’umanità ha prodotto nel corso dei secoli. Secondo Biglino è sufficiente l’ignoranza degli ignoranti, per capire cosa in essa vi sia scritto, piuttosto che la sapienza dei sapienti. A Latisana dicono: “Non ci vuole uno di Udine”. Cioè, non occorre essere laureati per capire che la Bibbia è solo un libro storico, ampiamente manipolato e che solo per scopi di potere è stato successivamente definito sacro. Se ce lo dicono una volta, che è sacro, gli crediamo. Se ce lo dicono due volte, pure, ma a forza d’insistere, alla settima fetta di polenta si capisce che è polenta, cioè si capisce che le prime sei volte ci hanno mentito. E allora, noi che siamo esigenti in fatto di spiritualità e verità, non possiamo non dire: “Basta prenderci in giro!”

4 commenti:

  1. Puoi smentire finché ti pare: ci sarà sempre gente che ti darà torto.
    Come per le scie "chimiche" che chimiche non sono.

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    1. Ognuno va per la sua strada, ma Dante, i bugiardi, li aveva messi in un girone infernale tutto per loro.

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  2. e siccome nessuno di noi comuni mortali ha prove e voce nei media.....si può etichettare....complottista.
    in un sistema in cui la voce è solo una la verità è la prima vittima.

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    1. “Le istituzioni quali le scuole, le chiese, i governi e le organizzazioni politiche di ogni sorta tendono a orientare il pensiero verso fini diversi dalla verità, a utilizzarlo per la perpetuazione delle proprie funzioni e per il controllo degli individui al servizio di tali funzioni”.
      Robert Pirsig - Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta

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