Fonte: Corriere della Sera
Testo di Danilo Mainardi
Tre
leoni passeggiano sulla piazza del Popolo di Latina, una delle più frequentate
della cittadina laziale; qualcuno si ferma a guardare e c’è chi scatta le
immancabili foto con gli smartphone. Poi scoppiano le polemiche. Tra i felini -
tre esemplari cuccioli - e il pubblico c’è una gabbia di ferro appoggiata al
pavimento, le maglie delle sbarre sono larghe, lo spettacolo infelice. Le
proteste passano da Facebook al campo politico. I leoni erano stati portati lì
in occasione della «Giornata mondiale del circo». Associazioni ambientaliste e
animaliste hanno chiesto l’immediato intervento del Corpo Forestale dello Stato
perché accerti eventuali situazione di pericolo e di maltrattamento.
«Quell’immagine mi conferma che il circo sfrutta gli animali e umilia la loro dignità» ha detto Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la difesa degli animali. «Il circo è crudele e anacronistico» incalza con una nota ufficiale il Movimento 5 Stelle. E anche in rete, dove l’immagine di piazza del Popolo è stata pubblicata, si solleva la protesta dei cittadini. «Quegli animali non si divertono» è il primo commento lapidario lasciato su Facebook. «Terrificante iniziativa» scrive un altro utente del sociale network, mentre c’è chi propone di organizzare una vera e propria manifestazione di protesta.
Una scelta infelice allestire a Latina una gabbia in piazza, rinchiudervi dei leoni e con questo spettacolo promuovere la terza giornata mondiale del circo. La scena è miseranda: leoni depressi, accucciati su un assolato selciato. Persone annoiate che li stanno a guardare. Non hanno bisogno di spettacoli con animali le nostre piazze, moderne e tecnologiche, abitate da cittadini pur essi tecnologici. Lo spettacolo con animali è ormai anacronistico. Oggi si può soddisfare ogni curiosità sulla natura viaggiando, guardando documentari in tv, scaricando filmati da internet, leggendo libri e riviste. La gente è consapevole della sensibilità, intelligenza e capacità emotive degli animali e proprio per ciò è sempre meno attratta da esibizioni ottenute a colpi di frusta.
«Quell’immagine mi conferma che il circo sfrutta gli animali e umilia la loro dignità» ha detto Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la difesa degli animali. «Il circo è crudele e anacronistico» incalza con una nota ufficiale il Movimento 5 Stelle. E anche in rete, dove l’immagine di piazza del Popolo è stata pubblicata, si solleva la protesta dei cittadini. «Quegli animali non si divertono» è il primo commento lapidario lasciato su Facebook. «Terrificante iniziativa» scrive un altro utente del sociale network, mentre c’è chi propone di organizzare una vera e propria manifestazione di protesta.
Una scelta infelice allestire a Latina una gabbia in piazza, rinchiudervi dei leoni e con questo spettacolo promuovere la terza giornata mondiale del circo. La scena è miseranda: leoni depressi, accucciati su un assolato selciato. Persone annoiate che li stanno a guardare. Non hanno bisogno di spettacoli con animali le nostre piazze, moderne e tecnologiche, abitate da cittadini pur essi tecnologici. Lo spettacolo con animali è ormai anacronistico. Oggi si può soddisfare ogni curiosità sulla natura viaggiando, guardando documentari in tv, scaricando filmati da internet, leggendo libri e riviste. La gente è consapevole della sensibilità, intelligenza e capacità emotive degli animali e proprio per ciò è sempre meno attratta da esibizioni ottenute a colpi di frusta.
Celebrare l’arte circense significa dare quanto è dovuto a un’importante espressione di cultura legata alle tradizioni popolari. Funamboli, acrobati, pagliacci incantavano piazze gremite. La gente poi accorreva per vedere animali esotici che suscitavano stupore misto a paura perché elefanti, leoni, rinoceronti erano ai più sconosciuti. Accadevano anche tragedie, come la drammatica fuga di un elefante per le calli a Venezia, col suo guardiano morto calpestato e il pachiderma abbattuto a cannonate in una chiesa. Spettacoli di un tempo in cui poco si sapeva di biologia, etologia, psicologia animale.
Ancora
oggi tuttavia, almeno da noi, si insiste a proporre spettacoli basati sulla
presenza di animali, col carico di sofferenza che comporta il duro
addestramento per regalare, per fortuna a un numero sempre più esiguo di
spettatori, immagini distorte delle loro abilità. Ricordo l’episodio dei leoni
di Leopoli che aggredirono in gruppo il domatore, per lo stress insopportabile
accumulato col duro addestramento. Un attacco collettivo espressione di
aggressività difensiva, che niente aveva a che fare con quella ben più naturale
della predazione.
Per rendersi conto dello stato di stress degli animali del circo suggerisco di osservare il comportamento e soprattutto di guardare negli occhi leoni, tigri, scimmie, elefanti costretti a esibirsi nel circo e poi confrontarli con i loro conspecifici in natura così come si vedono in qualsiasi documentario. Le espressioni facciali di animali liberi nel loro habitat e di quelli costretti a esibirsi in uno spettacolo circense sono così dolorosamente evidenti che non occorre essere degli specialisti per saperle cogliere.
L’abolizione dell’uso degli animali nel circo, ormai sancito in molte parti del mondo, è un importante avanzamento etico e culturale. Sono le conoscenze scientifiche attuali a insegnarci che non è più accettabile attribuire valori culturali a un evento di cui la sofferenza animale è parte integrante. Solo rinunciando alla presenza di animali il circo tornerà a essere «lo spettacolo più bello del mondo» e così deve essere presentato ai giovani.
Per rendersi conto dello stato di stress degli animali del circo suggerisco di osservare il comportamento e soprattutto di guardare negli occhi leoni, tigri, scimmie, elefanti costretti a esibirsi nel circo e poi confrontarli con i loro conspecifici in natura così come si vedono in qualsiasi documentario. Le espressioni facciali di animali liberi nel loro habitat e di quelli costretti a esibirsi in uno spettacolo circense sono così dolorosamente evidenti che non occorre essere degli specialisti per saperle cogliere.
L’abolizione dell’uso degli animali nel circo, ormai sancito in molte parti del mondo, è un importante avanzamento etico e culturale. Sono le conoscenze scientifiche attuali a insegnarci che non è più accettabile attribuire valori culturali a un evento di cui la sofferenza animale è parte integrante. Solo rinunciando alla presenza di animali il circo tornerà a essere «lo spettacolo più bello del mondo» e così deve essere presentato ai giovani.
Concordo!
RispondiEliminaA parte che questo tizio è deceduto e con tutto il rispetto dovuto ai defunti ma in materia animali TAMED le sue conoscenze sono pari a 0 e ha avuto anche il coraggio di parlare di scienza che sarebbe quella che è stata manipolata dalle associazioni animaliste?? Questa persona a diferenza dei più famosi scienziati ed etologi di fama mondiale che hanno eseguito ricerche nei circhi lui non ci ha mai messo il piede e non ha mai eseguito nessuna ricerca. Quindi le sue affermazioni sono molto calunnianti e se era in vita sicuramte poteva essere denunciato per diffamazione e calunnia
RispondiEliminaChe un etologo della portata di Mainardi abbia scritto qualcosa del genere è incredibile.
RispondiEliminaAllo stato attuale delle cose i più grandi conoscitori e scienziati al mondo che hanno effettuato le ricerche nei circhi hanno stabilito che il circo tradizionale se ben gestito è un luogo dove il benessere degli animali è garantito.
Viviamo in un mondo in cui l'inganno e la manipolazione mentali la fanno da padrone. Quindi anche i cosiddetti più grandi scienziati e ricercatori del mondo possono far parte di questo immenso inganno globale.
RispondiEliminaIo vorrei che fossero gli elefanti e i leoni a parlare e delle conclusioni degli scienziati non so che farmene. Siccome elefanti e leoni non usano il nostro codice linguistico, si esprimono in altri modi e poi spetta a noi che riceviamo tali segnali di capire il loro stato d'animo.
Il problema è quindi nel ricevente, in colui che riceve i segnali. E qui vediamo che ci sono due categorie di persone: quelli che si prestano al gioco dell'inganno e fanno finta che gli animali stiano bene come sono, esprimendo pertanto una valutazione disonesta.
E poi ci sono quelli che onestamente ammettono una cosa visibilissima (per chi ha occhi per vedere e cuore per sentire): gli animali nei circhi sono prigionieri torturati.
Non c'è altro da aggiungere.
Scusi ma come fare a dire che sono prigioniero torturato? Ci siete stati avete visto con i vostri occhi?? Gli autori di cui si parla (friend e Worthington) sono stati citati per ben 54 volte dal dr harris, ingaggiato da associazioni animaliste x dimostrare il contrario. Il che significa che lo stesso harris lo considera esperti in materia, cosa che ne voi ne il de cuius Mainardi siete, per favore basarsi di ideologie estremiste che valutano il benessere in base ai film di Disney o pensare che lo stress possa essere valutato guardando negli occhi, è veramente offensivo per l'intelligenza umana e ridicolo
EliminaOffensivo è voler dare retta a scienziati o sedicenti tali, come se noi tutti, ogni singolo individuo, non avessimo una coscienza in grado di giudicare. Come se fossimo privi di quell'empatia che ci permette di metterci nei panni degli altri, in questo caso gli animali dei circhi sottoposti a privazioni e tormenti.
EliminaNon c'è bisogno di ispezionare i circhi dietro le quinte, basta fare un semplice - e onesto - ragionamento.
Animali come leoni ed elefanti (prendo sempre loro come esempio) sono vissuti liberi per milioni di anni e i loro corpi e i loro comportamenti si sono adattati al proprio ambiente naturale.
Poi è arrivato l'uomo, che in termini geologici è arrivato negli ultimi secondi rispetto all'età della Terra, e li ha schiavizzati per il proprio vantaggio, trovando per giustificarsi scuse assurde e intellettualmente disoneste.
L'uomo si crede padrone della Terra perché un libro sacro (due se contiamo anche il Corano) gli ha fornito false spiegazioni, ponendolo su un piedistallo inesistente.
Ma non durerà per molto ancora. La natura ha in progetto l'estinzione di una specie così arrogante e nociva.
Prima o poi succederà. Voi intanto continuate a raschiare il fondo del barile, finché vi sarà permesso dagli eventi.
Gli studi degli scienziati che hanno fatto ricerche nei circhi, non come voi o il de cuius Mainardi, sono stati manipolati e utilizzati ben 54 volte dal dr. Harris ingaggiato da associazioni animaliste per provare il cintrario .cio denota che lo stesso harris li considera i maggiori esperti nel settore..per cui cari miei non badta guardare negli occhi un leone o credere alle storielle della Disney. .fatto scientifici ecco cosa conta non paperelle
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