Fonte: Il Manifesto
Cavalli,
frecce e gas lacrimogeni. Piazze sempre in fermento, in Brasile, a due settimane
dai Mondiali di calcio. Questa volta, a dare il fischio d’inizio sono stati
gli indigeni e gli attivisti dei movimenti sociali anti Coppa, scesi in
campo per protestare in diverse città. A Brasilia, la polizia a cavallo ha
cercato di impedire ai manifestanti di raggiungere uno degli stadi principali
che accoglierà la competizione sportiva, il Mané Garrincha. Ai gas lacrimogeni,
gli indigeni – fra loro anche vecchi e bambini — hanno risposto con pietre
e frecce. Un
poliziotto è stato colpito e portato all’ospedale dove gli è stata estratta
la freccia, ma non è in pericolo di vita. L’immagine del nugolo di frecce che
ha raggiunto una moto della polizia ha fatto il giro del mondo. Oltre un migliaio
gli agenti dei battaglioni speciali a guardia dello stadio.