Testo di Anthony Santelia
FRECCE
TRICOLORI: L'altro giorno su Facebook girava un post: "la gente si schifa di più
guardando due uomini che si baciano, piuttosto che due uomini che si
accoltellano". Durante la riunione di martedì scorso qualcuno ha detto che i
media hanno il ruolo di abituarci alla guerra. Stamattina ho pensato allo spettacolo delle Frecce: questo è il risultato del
lavoro dei media. Infatti sono le famiglie a fare centinaia di chilometri per
far vedere ai propri figli le Frecce Tricolori. Le scuole medie,
elementari e addirittura materne della zona, se non di tutto il FVG,
organizzano visite guidate nella base durante l'anno. Una bellissima esperienza
che sicuramente rimarrà impressa nei bambini, con l'aiuto di merende golose e
foto con i piloti. La guerra deve piacerci! Anche se gli spettacoli delle Frecce fossero in commemorazione delle vittime di guerra, potrebbe prendere la
piega degli hunger games, ovvero i giochi acrobatici, che rimangono comunque giochi e
come tali vengono ricordati, quindi la guerra è un gioco. Scusate la
semplificazione, spero si sia capito cosa intendo dire. Forse l'unico modo è che i genitori insegnino la differenza
tra le Frecce e gli aerei da combattimento, che sono studiati e realizzati
appositamente per uccidere persone. Anche nei telegiornali, ormai è normale che la polizia meni con i manganelli, ma meglio non
passarlo in tv.
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