Forse gli Dei sono già tornati

 

Due delle tre famose domande che gli uomini si pongono da sempre, chi siamo e da dove veniamo, stanno forse trovando risposta grazie ai pilastri delle traduzioni delle lingue antiche, Biglino e Sitchin. La terza domanda, dove stiamo andando, per ora rimane sospesa. Ci sono i detrattori di Biglino che trovano divertente la spiegazione da lui data a proposito del perché Yahwe esigesse dai suoi sudditi ebrei gli olocausti animali, con tanto di diffusione nell’aria di odore di carne bruciata. A tali detrattori io chiederei di fornire una spiegazione razionale migliore di quella avanzata da Biglino, e cioè che tale odore fungeva da calmante per i loro nervi. Se è vero che i nostri astronauti, di ritorno dalle missioni in orbita, riferiscono che per tutto il tempo che sono stati all’interno della stazione spaziale sentivano un misterioso odore di carne bruciata, se ne può dedurre che Yahwe fosse un astronauta alieno, che come i suoi colleghi sparsi in altri territori, chiedeva agli uomini di uccidere animali e di bruciarne il grasso. A me, già questo me lo rende antipatico, come divinità. E se i detrattori di Biglino insistono a volerlo dileggiare per questa spiegazione, la migliore che io abbia finora trovata, mi spieghino i suddetti signori cosa intendeva dire Strabone, citato nel libro di Vincenzo Manzini “Sacrifici umani e omicidi rituali nell’antichità”, quando affermava che anche il Dio dei fenici Baal-Moloc amava sentire il profumo di carne bruciata. Vuoi vedere che anche quel “Dio” faceva parte dello stesso equipaggio di Yahwe? L’inganno della storia, se è vero quanto fin qui ipotizzato, è stato averci tenuto nascosto tutto questo.