domenica 7 settembre 2014

L'estirpazione del verme parassita

 
Non lasciatevi ingannare, questa non è la pancia di una donna incinta, ma di una donna che da otto anni a questa parte mangia tanto cibo quanto non ne aveva mangiato nei 25 anni precedenti. E questo perché ha incontrato un vazaha che l’ha fatta mangiare tantissimo. Pensate cosa succedeva se avesse incontrato un vazaha che la teneva a stecchetto! Comunque, alla fine si è decisa. Ha deciso di togliere l’ingombro, quello che per molti cattolici è pietra d’inciampo, nonché idolo viscido e dogmatico. Questa però è anche la pancia di una donna incinta, oltre ad essere quella di una donna che da otto anni mangia tantissimo. Indi, i gonfiori si sommano, ma il gonfiore sacro dovrebbe essere di due mesi, sotto la soglia ammessa per legge in Italia per praticare aborti. In Madagascar hanno altri usi e costumi. Io ero arrivato alla rassegnazione, a lasciare che sia lei a decidere come ha sempre fatto, immaginando che il bambino sarebbe andato incontro a un’educazione collettivistica, come fanno da questa parti dove il senso del clan è molto sviluppato. E invece, sabato 6 settembre c’è stato il colpo di scena. 


Insieme alla sua amica Nenety, Tina è andata da un’infermiera, benché fosse sabato pomeriggio, la quale le ha praticato subito un’iniezione, le ha dato 10 pastiglie di un medicinale chiamato Misoprostol, di cui 4 da inserirsi direttamente in vagina e sei da prendersi per via orale a distanza di un’ora l’una dall’altra. Avendo preso la prima pastiglia alle 18.30, l’intera operazione è andata avanti fino alle 23.30. Io ero in camera che cercavo di dormire, con febbre e debolezza, che non mi era venuta per i primi due mesi di permanenza e sentivo Tina, di là, vomitare in una bacinella, defecare in un secchio e ridere per le insulse trasmissioni tipiche del Madagascar. La mattina dopo era di cattivo umore e ho faticato non poco ad estorcerle le informazioni che m’interessavano. Le 10 pastiglie sono costate 40.000 ariary (13 euro); le tre iniezioni, di cui le altre due nei giorni seguenti, 20.000 ariary (7 euro) e il pourboire, la mancia, all’infermiera, che dovrebbe essere di 20.000 ariary. Se non altro per il disturbo arrecatole nel fine settimana. 

Tutto sommato, l’estirpazione di questo soko, verme, mi è costata anche poco. Devo ringraziare gli infermieri dell’ospedale che il 6 giugno scorso fecero a Tina una puntura placebo, cioè con acqua zuccherata, dicendole che si trattava di un anticoncezionale della validità di tre mesi. Poi, come consuetudine dei funzionari o di chiunque abbia incarichi di responsabilità, il vero anticoncezionale se lo sono rivenduto. In Italia si potrebbe fare causa o alla fabbrica degli anticoncezionali, o agli addetti disonesti dell’ospedale, ma qui non valgono le nostre regole. Qui tutti fanno quello che gli pare. Qui anche abortire è un terno al lotto. E non è ancora detto che quest’ultimo trattamento medico sia davvero funzionante. A un certo punto, visto che la mia opinione non è richiesta, lascio che i malgasci, moglie compresa, cuociano nel loro brodo.

16 commenti:

  1. Il misoprostolo è usato per prevenire le ulcere gastriche.
    L'uso abortivo è infatti proibito in Italia e maggior parte del mondo.
    Produce contrazioni uterine, spasmi e penso che Tina non se la sia passata bene in quei momenti.
    L'equivalente moderno del gancio di attaccapanni di una volta.

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  2. O meglio,non proibito ma giudicato molto rischioso e quindi sotto stretto controllo clinico, per farmaci che non sono creati allo scopo ma che vengono poi usati per altri scopi.Infatti altro è lo scopo del cytotec Fatto in casa certo non è corretto.Immagino che lì ci si arrangi come si può, mettendo anche a rischio la salute.

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  3. Grazie per le informazioni.
    Che nel Terzo Mondo si usino farmaci da noi vietati, mi ricorda il DDT, vietatissimo da decenni in Europa e America, ma ancora di largo uso in Africa, per esempio contro le cavallette. Ora Tina è andata a fare la seconda iniezione, benché sia domenica, ma non ha avuto finora conseguenze sul piano fisico, che non sia il vomito che la perseguita da una decina di giorni.

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  4. Mi sono informato sull'aborto in Madagascar......in quanto mi chiedevo come mai tua moglie sia ricorsa a tali mezzi un po' rischiosi, e come supponevo, ho constatato che è ammesso solo a protezione della vita della donna, per tutto il resto (decisone di non aver figli per volontà, per povertà o stupro) non è legale, mentre da noi lo è praticamente a 360 gradi.Mo' si spiega l'arcano di questo sistema usato da lei.

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  5. Se Tina si è rivolta a una giovane “sage famme” (donna saggia, cioè ostetrica), è perché c’è stato un passa parola tra sue conoscenti che hanno già fatto ricorso a lei, compresa la figlia della sua amica Nenety. Oggi l’ho conosciuta, l’ostetrica, sono andato nel suo “ambulatorio”, ma Tina non sa nemmeno come si chiami. Poi siamo andati a fare un’ecografia e in questo momento Tina è da un altro dottore per togliere meccanicamente, con una siringa, ciò che non siamo riusciti a togliere chimicamente. Tina ha una salute robusta, come tutte le ragazze della brousse. Ma ciò non significa che lei sappia ciò che è legale e ciò che non lo è. Come io mi fido di lei, così Tina si fida delle persone che le stanno attorno. Per poi scoprire, molto spesso, di essere stata imbrogliata. Così è andata con quegli infami infermieri dell’ospedale che il 6 giugno scorso le hanno praticato una iniezione anticoncezionale fasulla, denominata FISA. Fisarsi è bene, non fisarsi è meglio, dice il proverbio.

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  6. dai commenti superficiali e privi di coninvolgimento con con cui lei espone questa vicenda, sembra che lei usi quella donna come si usa una giovenca...ad uso e consumo, fino a quando fa comodo... alla faccia delle sue condanne contro lo specismo...

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    1. Ma tu sei lo stesso anonimo di prima?

      In tal caso, un bell'esempio di schizofrenia.

      Pensala come ti pare: le tue opinioni sono come il vomito di mia moglie.

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  7. Io sono l'anonimo sopra dei primi due commenti.
    Però concordo con il mio "collega" di lunedi ore 19.00.
    I miei primi due commenti sono stati compassionevoli di questa povera donna.
    In te, freeanimals, c'è del forte esibizionismo, quando non puoi farlo tu lo fai per procura.Questa povera donna mi fa pena.

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    1. Perché tu e il tuo amichetto meno compassionevole non andate a mollare le vostre puzzette su qualche altro blog?

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    2. Sei come la carta moschicida Roberto. Certi mosconi si attaccano voluttuosamente. ;-)

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  8. Ora tua moglie, non un umano pescato a caso, sta avendo un problema. Eh si, ho compassione per lei, ti disturba? Dovrei averla per te?Perché qua pare che la vittima sia tu.Sembta che tu debba essere confortato.Stai parlando di una che è ripeto tua moglie, comunque sia la tua donna, che merita rispetto, anche se tu non sei d'accordo con lei per la sua gravidanza, lei sta soffrendo, psicologicamente e fisicamente. Ma a leggerti sembra che quello che deve essere assistito sia te.
    La tua escursione si è trasformata in un problema che ti è capitato come tegola sul capo, e la tua reazione è che lei è una scocciatura.
    Concordo su una sola cosa, che quel figlio sarebbe meglio che mai vedesse la luce, con le premesse che ci sono.

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    1. Con rispetto parlando, mi sembri piuttosto incompetente in tema di psicologia e antropologia. Cioè, non sai niente della mentalità malgascia, né di quella africana in genere e nemmeno di quella europea, a questo punto. Vieni a parlare di rispetto! Qui non ne esiste né punto né poco. Se parti da questo presupposto, e te lo ficchi bene in testa, forse riuscirai a imbroccarne una giusta.

      Mia moglie non sta soffrendo per nulla, checché tu ne dica e siccome tu non sei qui ma io sì, i lettori che dovessero eventualmente leggere queste note farebbero bene a credere a me piuttosto che a te.

      Stai continuando ad esprimere giudizi sulla base di un’ottica eurocentrica e quindi stai continuando a scrivere uno strafalcione dietro l’altro. Qui non si tratta di fare o meno le vittime, ma di rompere o meno le scatole al proprio partner, cosa che Tina ci riesce benissimo anche dopo aver abortito, come ci riusciva benissimo anche prima di farlo.

      Siccome mastico un po’ di PNL mi accorgo quando sta cercando di manipolarmi, per esempio colpevolizzandomi, e mi accorgo anche che il tuo scopo è solo quello di infastidirmi perché altrimenti – finto moralista come ti mostri – non vedo quale altro scopo potresti avere nel dirmi cose scontatissime che solo un fossile vivente veterocattolico potrebbe dire.

      O forse sì! Forse sei proprio un fossile vivente di matrice gesuitica tirato fuori per l’occasione? Il mondo è pieno di pazzi saccenti e a me potrebbe essere capitato proprio l’ultimo esemplare. Chissà!

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    2. Certe persone non ce la fanno proprio a farsi i cavoli propri... lasciali perdere Roberto... Povere mosche, hanno un bel daffare con tutta la m. che c'è in giro.... perdonami, ho letto solo ora l'intera vicenda... sono davvero dispiaciuta per voi... Jole

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  9. Non è un bel complimento, essere definiti come carta moschicida.
    Ti rimane sempre il tuo "tato" a tirarti su il morale.

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    1. Tu sei quello che parlava di rispetto?

      Facendo sarcasmo?

      :-O

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    2. Quando una persona continua a fare il chierichetto anche da adulto: per essa non c'è più salvezza. Il suo buonsenso rimastogli se ne va irrimediabilmente in tilt! :-(

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