martedì 25 novembre 2014

Affinità elettive tra cacciatori ed escrementi

 
Testo di Beppe Miceli (ex cacciatore)

"W la cacca!". Lapsus freudiano: esattamente. E' possibile che in cuor loro pensino davvero che la caccia sia cacca.
 Alcuni amici mi suggeriscono di ignorarle: non sono d'accordo. 
Dobbiamo invece ringraziare queste due scimmiette: esprimono alla perfezione il sentimento comune diffuso in buona parte d'Italia, anche all'interno delle famiglie che ospitano dei cacciatori. 
Dobbiamo prendere atto di questa circostanza per lavorare proprio su queste persone che costituiscono l'alibi, la corazza e la forza del mondo della caccia. 


 
Fin quando ci saranno mogli, mamme, sorelle, fidanzate che aspettano ansiose i loro uomini ritornare dalla caccia con le prede nel bagagliaio dell'auto....beh...la maggior parte del nostro lavoro sarà stata inutile (ricordando che una certa percentuale di cacciatori, anche se minima, è costituita da donne). 
In verità, non è soltanto contro colui che spara agli animali che va rivolta particolarmente la nostra attenzione, ma contro il mondo che li ospita: la famiglia, gli amici del bar, i colleghi del lavoro. Anche loro, con la loro tacita complicità, sono corresponsabili di queste uccisioni. Anche loro premono il grilletto. Anche loro spargono sangue innocente. 
E' questa gente che dobbiamo convincere: coloro che ne ascoltano le "imprese". Coloro che siedono allo stesso tavolo per condividerne il pasto tribale. 
Sono loro il tallone d'Achille che potrebbe compiere il miracolo del ripensamento: una figlia che implora, una moglie che si gira dall'altra parte, una madre che non ti bacia più, un amico che ti fa terra bruciata intorno, un collega che ti isola. 
Non stanchiamoci quindi di diffondere il nostro pensiero anticaccia: facciamolo ovunque. E' una cultura che deve essere fatta recepire ed assorbire da tutta la società. Buon lavoro amici!

5 commenti:

  1. La foto é stata manipolata.... quindi non c'é nessun lapsus froidiano... certo che post di questo genere fanno venire voglia di non leggere più una riga di quello che scrivono certe persone... un ex cacciatore (?)... definire scimmiette (almeno dal testo sembra in senso offensivo... perché altrimenti anche "scimmietta" se detto con affetto può essere un complimento) due ragazzine così carine/dolci... che inoltre fanno anche una buona impressione perché "augurano la vita" ... mentre al contrario l'articolo non ha il tono adatto all'eventuale dialogo.

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    1. L'articolo, scritto da un cacciatore pentito come ce ne sono ormai tanti, è di una moderazione e di una ragionevolezza estrema e si riferisce a una foto che - ahimé - non è stata modificata perché, per mia esperienza più che ventennale come anticaccia, so riconoscere le logiche che stanno alla base dei cacciatori e delle loro famiglie.

      Come molti, anch'io mi sono chiesto in che modo le due ragazze augurano la vita. Non si capisce. Solo perché si astengono dal mandare a quel paese gli animalisti?

      Il lapsus è possibilissimo e capita più spesso di quanto si creda. Può capitare a chiunque.

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  2. Io la moderazione non la vedo proprio... sono del parere che é sempre meglio non immischiarsi in queste sterili diatribe dove si augura la morte a qualcuno, ma poiché avevo vuto modo di vedere la foto che é qua https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10204280151075415&set=a.2100514643939.112136.1577614839&type=1&fref=nf&pnref=story

    Ho voluto spendere due parole per le dolci ragazzine che difendono il babbo e il nonno.

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    1. Laurama mi preoccupi!

      Hai idea di chi stanno difendendo le due dolci ragazzine?

      Il proverbio dice: "Chi ha pietà per il lupo, non ha pietà per le pecore!".

      Riesci a cogliere il parallelismo?

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  3. Io personalmente non amo la caccia anche perche' non amo le armi che come la droga od il cioccolato se si hanno semrpe con se alla fine si usano e possono fare male e mi riferisco agli incidenti non solo di caccia ma a quelli domestici dove bambini possano trovarsele di fronte anche con percentuali dell'un per cento ma farne un danno da 101 per cento e agli incidenti di fuoco quando si tira al piattello fra amici.Il problema e' prorpio uguale a quello della cocession e erinnovo delle patenti di guida . L'Italia e' primatista di incideti in Europa e di morti sulle strade perche' pur di lucrare si concedono e rinnovano a tutti compreso che non dovrebbe o potrebbe. Io da NATURALISTA ed attivista di centri di recupero della fauna selvatica ho conosciuto cacciatori che della loro passione ne hanno fatto una scienza e non nel senso della tecnica di cacia ma dello studio del territorio : cosa cacciare, in che percentuale potero fare ed addirittura allevare e ripopolare alcune zone dilapidate da certi folli con animali autoctoni allevati e liberati, genet che va in mezzo alla natura e raccoglie quando puo' anche i propri bossoli per non inquinare, che rispetta i mesi ed i fermi biologici. Il dramma e' che sono pochissimi che potrebbero avere il brevetto di cacia ma cosi' non e'!!! Gli animalisti spesso fanno di un erba un fascio e poi come mi e' capitato con alcuni di loro di ritrovarmi nelel loro case e vedere L'ORRORE ASSOLUTO e cioe' i pesci rossi nelle bocce di vetro, una delle torture piu' feroci verso un essere vivente. Alla mia richiesta sul loro essere animalisti convinti ed alcuni pure vegani mi rispondevano che era per i bambini e che i pesci erano felici. purtroppo pochi animalisti hanno studiato biologia ed etologia

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