domenica 16 novembre 2014

Un nazista che odia ebrei e animalisti


Fonte: Luogo Comune



In realta' Hitler fu un vegetariano convintissimo. Questa è una storia abbastanza nota, tanto nota da essere di pretesto per gli "anti-vegetariani" di attaccare i vegetariani.
Come la si giri, Hitler diventa sempre un buon pretesto... sudiciume schizofrenico contemporaneo. Per di più la Germania nel '33 fu la prima nazione al mondo che emanò una legge penale contro l'abuso e il maltrattamento degli animali. 



Se questo vegano [N.d.R. Gary Yourofsky] voleva fare dei paragoni di crudeltà verso gli animali (ma non solo), magari avrebbe potuto citare qualche sacrificio a Yahve. Sempre i soliti ‘sti ebrei... ingannano anche quando potrebbero avere ragione... almeno in parte. Questo israelita usa convinzioni condizionate e propagandate come arma per passivizzare emotivamente il pubblico. Già come comincia il discorso col "destino comune di oppressione" di ebrei, neri (hahaha... gli ebrei erano schiavisti dei negri), gay ed il panda mi fa intuire che sia fruitore della retorica spielberghiana. Infatti hanno mandato una "giornalista" meno che mediocre per rafforzare ancora di più mediaticamente le ragioni di questo guru vegano. 


In realtà non è il veganesimo che vogliono propagandare, ma manipolarci emotivamente, costruendo circoli settari di animalisti, vegani e vegetariani. Quasi tutti fanatici, alcuni quasi al limite della psicosi, tendono essenzialmente ad odiare gli umani (tranne gli "oppressi" ovviamente) in una delirante ideologia che va oltre anche la negazione delle razze, ma di addirittura di specie. L'egalitarismo specista è una forma abbastanza degenerata della crisi del mondo moderno alla quale Lorsignori ci hanno condotto... anche con questi sedicenti guru che offrono al pubblico tutto quello che vogliono sentire (anche sentirsi in colpa).


Hitler era un vegetariano tutto d'un pezzo (anche Himmler, se per questo) e come non bastasse, considerava il destino futuro dell'uomo di essere vegano. Per non parlare che se maltrattavi gli animali ti mandavano in un campo di concentramento... ammettetelo che questa volta siete d'accordo. Ci sono "testimoni" e libri che parlano delle fosse comuni che spruzzavano gayser di sangue... e (quasi) nessuno mette in dubbio questo "miracolo".
Tali libri possono scrivere quello che vogliono, ma in sostanza il Reich emanò una legge assolutamente rivoluzionaria per l'epoca. E questo rode alla propaganda e quando l'ambientalismo divenne una moda, allora si affrettarono a smorzare e relativizzare il tutto, come a dire che fosse più una questione di immagine e propaganda che altro.


Il valore della natura nella concezione indoariana è sacro e si riferisce alla stessa concezione spirituale del sangue e del suolo che compone la sacralità di un individuo ma anche di un popolo. Qui non si tratta di un ambientalismo moderno di amore verso la natura ma di rispetto sacro. Anche i nativi americani mangiavano il bufalo, ma erano più ambientalisti di tutti i verdi e vegani di oggi messi insieme. Infatti si gemellarono con il Reich.
Probabilmente ho sbagliato le proporzioni. Gli animalisti non sono "quasi tutti" fanatici, ma ecco, la maggior parte che conosco sono così. Lasciamo stare le donne, che hanno un concetto di protezione della natura innato (Madre Natura, si dice) e diventano isteriche se gli tocchi i "cuccioli" di ogni tipo (molte ambientaliste non hanno figli e quindi compensano così), ma molti vedono "la protezione della natura" come penitenza e redenzione per una sorta di senso di colpa generalizzato, che questi guru tentano di diffondere. E' la stessa metodica della nascita di certe religioni, che non mi va più di nominarle. Questo ambientalismo mortifica l'uomo e lo rende succube di un nuovo moralismo bigotto. 


Non è questo ambientalismo (con veganesimo annesso) che bisogna diffondere, ma quello che vede nell'uomo una virtù della natura. E’ risvegliando tali virtù che poi si concepisce un rapporto sacrale con la natura e gli animali in generale. I pellerossa, in questo caso, erano anni luce davanti a noi (hanno avuto la fortuna di non degenerare con monoteismi vari)... ed erano guerrieri. Questo guru non mi sembra un guerriero, ma rispecchia i cliché del buonista moderno: una checca.

2 commenti:

  1. La cosa "buffa" (tra virgolette, visto l'argomento delicato) è che i primi a fare paragoni tra le persone nei lagher e gli animali negli allevamenti furono proprio degli ebrei sopravvissuti ai campi di concentramento, che proprio sulla base di tale constatazione divennero vegetariani. Peccato che non l'abbia specificato. In ogni caso, diffido da personaggi del genere,che pur supportano la nostra causa: fossi stato al suo posto, avrei saputo rispondere in modo migliore e più incisivo ed efficace.

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    1. Gary Yourofsky è portato su un piatto d'argento da tutti gli animalisti ed è venuto a parlare anche in Italia. Se io andassi a sentirlo a qualche sua conferenza, sicuramente rimarrei affascinato dal suo carisma. Tuttavia, modestia a parte, anch'io dovrei fare la mia sporca figura parlando in pubblico, se non altro perché ho alle spalle decenni di esperienza come oratore di strada con megafono.

      "L'eterna Treblinka" è stato scritto da un ebreo, ma se sono loro a paragonare l'Olocausto all'oppressione ai danni degli animali, va bene. Se siamo noi Goym diventiamo automaticamente antisionisti.

      Vai a sapere perché!

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