giovedì 19 febbraio 2015

Il sermone progressista




Testo di Valerio Benedetti

È successo tutto a Battaglia Terme, paesino di circa 4 mila anime in provincia di Padova. Al civico 26 di via Mohringen un signore italiano, il quale ha voluto mantenere l’anonimato, ha esposto il seguente cartello: “Vendesi appartamento al piano terra. Preferibili acquirenti: rom, romeni, cinesi”. Non solo: questo lussuoso appartamento di 70 metri quadri costa 130 mila euro, ma per gli extracomunitari è previsto uno sconto di 6 mila euro.

Nel piccolo paese del padovano è dunque scoppiata la polemica. Il venditore ha giustificato così questa sua scelta bizzarra: “Mi stupiscono queste reazioni, mi chiedo che cosa ho scritto di male. Papa Francesco dice che bisogna aiutare chi è nel bisogno. Io voglio fare proprio questo, valuto e mi riservo di fare uno sconto ai più bisognosi che vogliono acquistare la mia casa”. E ancora: “Io preferisco aiutare un extracomunitario, persone che sappiamo essere in difficoltà. Poi non ho mica scritto che lo vendo solo agli extracomunitari, ho detto solo ‘preferibilmente’. Non capisco tutto questo putiferio e questa gente che si scatena su Facebook”.

Molti abitanti, infatti, non hanno preso bene la trovata buonista del proprietario e lo hanno accusato di “razzismo al contrario”. Qualcuno si è anche spinto ad affermare che, dietro quest’atto di apparente filantropia, si nasconda invece una provocazione contro i vicini. Ma, al di là di tutti i risvolti più o meno veri e fondati, rimane senz’altro un dato: il bombardamento ideologico della cosiddetta “accoglienza” sta funzionando. Non importa assolutamente che la distinzione italiani/benestanti ed extracomunitari/bisognosi, sempre più spesso, non corrisponda alla realtà e che, viceversa, nostri numerosi connazionali vivano al di sotto della soglia di povertà. Tutto questo, in effetti, non conta: l’extracomunitario – così recita il sermone progressista – non può che essere povero e, quindi, va aiutato. Che poi questo ipotetico e astratto immigrato possa essere proprietario di un ristorante o in possesso di una Mercedes non cambia di una virgola il folle ragionamento. L’ha detto Papa Francesco, del resto, l’ha detto la Boldrini. Essere italiano e povero non tira, non fa tendenza. Insomma, una cosa è certa: quest’Italia sembra fatta per tutti tranne che per gli italiani.

9 commenti:

  1. La tua comunità è un totem non tu.

    Anonimo da uno scoglio sperduto in mezzo ad un mare in tempesta

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  2. Una lingua è un dialetto con un esercito ed una flotta (proverbio yiddish).

    Anonimo dal fondo di un pozzo abbandonato

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  3. Tolkien considerava gli orchi una vera e propria razza, non come certi portabandiera del libero mercato che vorrebbero far credere essere una sorta di abomini. Avvezzi alle macchine sì, ma fino ad un certo punto!

    Anonimo che veste il vessillo della non appartenenza

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  4. I would my father looked but with my eyes...(A midsummer night's dream, Shakespeare).

    Anonimo anonimo

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  5. La filosofia occidentale è astrusa e in massima parte filoclericale, quella orientale mi è assolutamente oscura e parvemi similemente alla pece di notte, quella africana...ah no! Quelli non pensano, c'è chi lo fa per loro! Non che i pensatori occidentali pensino davvero, però ci provano a modo loro.

    Anonimo che ha visto la mirabilmente oscura

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  6. Navigar si puote ad ogn'ora se "l'orecchio è aperto ed il cuore preparato", la cosa peggior che possasi rivelare son pene terrene d'amor perduto.

    Anonimo sconfinante in pensieri non suoi

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  7. Che ti devo dire?

    Fai, fai, accomodati!

    Fai come se tu fossi a casa tua!

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  8. Risposte
    1. Beh, no, aspetta.

      Magari è solo un graffittaro a cui hanno sequestrato le bombolette spray.

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