lunedì 23 marzo 2015

Animalisti, mettetevi il cuore in pace!




AGNELLO POVERELLO. Fra poco è Pasqua e comincerà il solito invito a non mangiare queste adorabili bestioline. Le opinioni sono sacre, ma un poco di cultura si impone, o l'emotività prenderà il sopravvento sul ragionamento. Ci sono due linee di ovini, quelli da lana e quelli da latte. I primi sono razze nordiche (Shetland, ecc) che per combattere il freddo sviluppano una folta lana. Le seconde sono razze mediterranee (Sarda, Appennina, ecc) che producono poca lana (da noi è caldo) ma un latte profumato, perché si cibano di macchia mediterranea, resinosa, invece che di erba. Questo spiega l'eccezionale qualità del pecorino sardo, ad esempio. Chiarito questo, chi fa il latte? La femmina, ovviamente, non certo il maschio. Per questo le greggi sono formate da pecore e non da montoni. I nati maschi, siccome consumano latte senza offrire alcun guadagno, vengono subito macellati. Ed ecco spiegata la mattanza primaverile di agnelli maschi, che coincide con la Pasqua.


 

Vi intenerisce il suo musetto tenero? Fa niente, morirà lo stesso. Non volete mangiarlo? Fa niente, finirà nelle scatolette di cibo per cani. Ma morirà lo stesso, perché l'allevatore non sa cosa farsene dei maschi e un paio di montoni gli bastano e avanzano per un gregge di cento pecore. Inutile quindi la consueta, pietosa supplica a non mangiare questo tenero angioletto. Non ne salverete nemmeno uno, perché è così che funziona l'allevamento ovino. Se poi qualcuno suggerisse di eliminare proprio l'allevamento, peggio ancora, moriranno anche gli agnelli femmina, perché non esistono pecore selvatiche.

1 commento:

  1. la mia "mission" è debellare gli assassini torturatori dei Viventi, i magnacadaveri...e dal momento che sono molto brava in matematica geometrica, li farò fuori tutti, li spiazzerò con la Scienza e la Coscienza ! Moralmente, eticamente, non fisicamente, tanto essendo magnacadaveri si toglieranno dalle OO da soli!
    Monia

    RispondiElimina