sabato 20 giugno 2015

Le responsabilità dei nostri avidi avi devono ricadere su di noi?



Carissimi africani, come va? Qui è l’Europa che vi parla! Da Bruxelles, avete presente? Pensate che proprio da qui giusto un secolo e mezzo fa ci si divertiva a farvi lavorare gratis nelle piantagioni e nelle miniere per la maggior ricchezza di re Leopolodo, però dai, ragazzi, noi ci si conosceva già da parecchio prima: quando tutti insieme – inglesi, olandesi, portoghesi, spagnoli etc – abbiamo messo in catene 12 milioni di voi per venderli in America, e anche lì è stato un bel business. 


D’accordo, un paio di milioni ci sono rimasti durante la navigazione, ma pazienza: su quel lucrosissimo commercio triangolare abbiamo costruito la nostra rivoluzione industriale, quella che voi non avete avuto. Poi però portarvi di là in catene non ci bastava più e allora abbiamo pensato di prendere direttamente le vostre terre, perché abbiamo scoperto che erano piene di roba che ci poteva essere utile. I francesi hanno iniziato dal nord e gli inglesi da sud, un po’ di stragi a schioppettate ed è diventato tutto roba nostra. Anche i belgi, si diceva, si sono dati da fare, pensate che a un certo punto il loro impero era composto al 98 per cento di terre africane. Poi si sono mossi i tedeschi, infine gli italiani, insomma dopo un po’ non c’era più un fazzoletto di continente che fosse vostro, che ridere. A proposito degli italiani, come sempre sono arrivati ultimi, però si sono rifatti con il record di prima nazione al mondo che ha usato i gas sui civili, a un certo punto donne e bambini si ritrovavano dentro una nuvola di iprite e morivano a migliaia tra orrendi spasmi. «Mica vorranno che gli buttiamo giù confetti», disse il generale De Bono, che simpatico burlone. Il bello è che chi si trovava nei dintorni moriva anche una settimana dopo, il corpo pieno di devastanti piaghe, per aver bevuto l’acqua dei laghi piena di veleno, che fresconi che siete stati a non accorgervene. 

Finito il colonialismo – ormai vi avevamo rubato quasi tutto, dai diamanti alle antiche pergamene amhare – non è che ci andasse proprio di levare le tende e allora abbiamo continuato a controllare la vostra politica e la vostra economia, riempiendo d’armi i dittatori che ci facevano contratti favorevoli, quindi comprando a un cazzo e un barattolo quello che ci serviva in Europa, devastando i vostri territori e imponendo le nostre multinazionali per quello che abbiamo deciso dovesse essere il vostro sviluppo. Voi creduloni ci siete cascati ancora e ci siamo divertiti così per un altro secolo.

Se poi un dittatore si montava un po’ la testa e pensava di fare da solo, niente di grave: lo cambiavamo con un altro, dopo aver bombardato un po’ di città e aver rifornito di cannoni le milizie che ci stavano simpatiche per massacrare quelle che ci stavano antipatiche. Del resto da qualche parte le mitragliatrici o i carrarmati che produciamo li dobbiamo pure piazzare, qui in Europa siamo in pace da settant’anni e mica possiamo rinunciare a un settore così florido. Negli ultimi venti-trent’anni poi abbiamo creato un modello nuovo che si chiama iperconsumismo e globalizzazione, allora abbiamo scoperto che l’Africa era perfetta per comprarsi tutto quello che noi non volevamo più perché noi dovevamo possedere roba nuova e con più funzioni, così abbiamo trasformato il porto di Lomé in un immenso centro di svendita dei nostri vecchi telefonini e delle nostre vecchie tivù, tanto voi sciocchini vi comprate tutto pur di cercare di essere come noi.
 
 
Già che c’eravamo, abbiamo usato i vostri Paesi come discarica dei nostri prodotti elettronici ormai inutilizzabili, quelli che nemmeno voi potevate usare. Pensate che curiosa, la vita di un nostro accrocco digitale: inizia grazie al coltan per cui vi ammazzate nelle vostre miniere e finisce bruciando tra gas cancerogeni nelle vostre discariche; in mezzo ci siamo noi che intanto ci siamo divertiti o magari abbiamo scritto post come questo. Insomma, ragazzi, siete nella merda fino al collo e ci siete da tre-quattrocento anni, ma a noi di avere avuto qualche ruolo in questa merda non importa proprio niente, non abbiamo voglia di pensarci e abbiamo altro da fare. Negli ultimi tempi poi, con questa storia dei televisori, dei computer e delle parabole satellitari, purtroppo siete cascati in un altro increscioso equivoco, e cioè vi siete messi in testa che qui in Europa si sta meglio: ma come fa a venirvi in mente che vivere in una casa con l’acqua corrente e l’elettricità sia meglio di stare in mezzo al fango e tra quattro pareti di lamiera ondulata? Bah, che strani che siete. Anche questa cosa che avere un ospedale è meglio che morire di parto, o che uscire di casa a prendere un autobus sia meglio che uscire di casa e prendere una mina, o che mangiare tre volte al giorno sia meglio che morire di dissenteria per malnutrizione, che noia, mamma mia.

Così alcuni di voi, di solito i più sfigati, hanno iniziato a lasciare la baracca e le bombe per attraversare prima il deserto poi il mare e venire qui a rompere i coglioni a noi. D’accordo, quelli che lo fanno alla fine sono poche decine di migliaia rispetto a oltre un miliardo di voi, perché non a tutti piace l’idea di morire nella sabbia o in acqua, e gli emigranti sono pochini anche rispetto a noi, che siamo mezzo miliardo, ma insomma, ve lo dobbiamo dire: ci stanno sui coglioni lo stesso e quindi non li vogliamo, perciò abbiamo deciso che devono tornare nel buco di culo di posto da cui vengono, anche se lì c’è la guerra, la fame, la malaria e tutto il resto di quelle cose lì. Tanto più che quelli che vengono qui mica stanno sempre bene, alcuni hanno pure la scabbia, e a noi non è che ci interessa perché hanno la scabbia, ci interessa che non vengano qui, è chiaro?
 
Concludendo, con tutta l’amicizia e senza nessun razzismo – ci mancherebbe, noi non siamo razzisti – dovreste gentilmente stare fuori dalle palle e vivere tutta la vita nell’inferno che vi abbiamo creato. E se fate i bravi, un lavoro in un cantiere di Addis o in una miniera di Mbomou per due dollari al giorno potete anche trovarlo, con un po’ di culo, purché naturalmente a quella cifra lavoriate dieci ore dal lunedì al sabato a chiamata giornaliera, e non diciate troppo in giro quanta gente ci schiatta ogni giorno. Se poi trasportate sacchi anche la domenica full time vi diamo qualcosa di più, così magari tra un po’ potete comprarvi un altro nostro televisore di scarto, però – mi raccomando – da usare lì, nella baracca piena di merda di capra in cui vivete.
Contenti?

16 commenti:

  1. Risposte
    1. Non sono d'accordo.
      Per la legge, la responsabilità penale è individuale.
      Se fossi vissuto all'epoca in cui Crispi mandava le truppe nel Corno d'Africa, mi avrebbero fucilato per insubordinazione e renitenza alla leva.

      Oggi, il Sistema che ci governa e che muove i popoli come pedine su una scacchiera, ha trovato altri modi per sanzionarmi, ma il mio pensiero è rimasto sempre coerente attraverso i secoli: rispetto per i singoli individui e a morte i tiranni!

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  2. @Gentili & attenti LETTORI,

    sono d' accordo con MONIA le responsabilità dei PADRI ricadranno sui FIGLI è SEMPRE stato così, poi per chi ci crede ovviamente come esiste un KARMA positivo o negativo individuale ne esiste anche uno collettivo;

    per collettivo si deve intendere la famiglia una città una nazione un POPOLO ma anche una razza intera, quanto KARMA negativo collettivo abbiamo allora "accumolato" con la conquista & dominazione dell' IMPERO ROMANO per secoli & millenni;

    o peggio come RAZZA BIANCA ricordiamo solo negli ultimi 1.000 anni i "GENOCIDI" dei NATIVI AMERICANI nel NORD AMERICA o degli ATZECHI-MAYA-INCA-INDIOS ecc. nel SUD AMERICA, e poi in AFRICA in ASIA insomma in ogni CONTINENTE per la sete di conquista & potere
    abbiamo ucciso depredato distrutto sfruttato NON solo PERSONE ma FORESTE ANIMALI l' ACQUA la TERRA l' ARIA e continuamo a farlo;

    NON è quindi il CASTIGO di DIO/DEA e/o il CREATORE/CREATRICE ma è la LEGGE UNIVERSALE del KARMA, che si creda o no che piaccia o no esiste e agisce SEMPRE con TUTTI nessuno escluso NOI compresi !!!

    GRAZIE
    & MANDI
    SDEI/SERGIO

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    1. Io parto da una visione anarchico-individualista e non mi sento responsabile delle politiche imperialiste dei tiranni del passato, che odio con tutte le mie forze.

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  3. Se così fosse, gli attuali tedeschi dovrebbero stare nella fogna come noi che discendiamo dai Romani: i tedeschi d'allora , quando si scontarono con i Romani, nella foresta dell'allora Teutoburgo, sbudellarono, seviziarono e infierirono sui "nostri" avi con ferocia.
    I discendenti di quelli in tempi più recenti hanno fatto quello che tutti sappiamo.
    EPPURE i tedeschi mangiano sulla testa degli altri stati europei e comandano letteralmente in casa altrui.
    Se poi citiamo quello che hanno fatto i visi pallidi ai pellerossa, gli USA comandano addirittura tutto il mondo.
    Questa storia del karma potrebbe essere una colossale minchiata...una bufala, 'na sola, come dicono a Roma.
    Pensiamoci, prima di darlo sempre per scontato come utile spiegazione!
    Erba Gatta.

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    1. Sull'esistenza del Karma non mi pronuncio, ma è sicuro che i sensi di colpa sono stati usati dai sionisti negli ultimi 70 anni, per costringere il governo tedesco a sborsare un mucchio di quattrini.

      E anche per mettere a tacere il dissenso con l'accusa di "antisionismo".

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    2. Sul karma ho dei dubbi in ambedue le direzioni.
      Il senso di colpa che hanno fatto nascere gli ebrei nei confronti altrui, per cui non si deve mai ledere la loro maestà, più le celebrazioni per la giornata della memoria (il 27 gennaio è diventato ormai un teatrino) è la spiegazione più plausibile e oggettiva.
      Il senso di colpa è lo stesso nel quale i manovratori che tirano i fili stanno facendo annaspare noi altri costretti a dove subire orde di invasori, il refrain è infatti che anche noi a nostro tempo fummo migranti....per cui dovremmo tacitamente acconsentire ad ogni tipo di imposizione, vedasi la Boldrini coi suoi discorsi.
      Il senso di colpa chi lo crea? Lo creano gli uomini per turlupinare altri uomini.
      Erba G.

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  4. @ERBA GATTA,

    storicamente il FRIULI V.G. & gran parte del NORD ITALIA giù fino all' EMILIA ROMAGNA discende dai CELTI, che sono più antichi dei ROMANI es. in CARNIA gli insediamenti celtici hanno dato origine ai CARNICI;

    fatta questa doverosa premessa mi sembra che il KARMA negativo dei popoli "germanici" si è manifestato sia nel 1915/18 con la caduta del potente IMPERO AUSTRO-UNGARICO & PRUSSIANO, sia nel 1939/45 con la "sconfitta" della GERMANIA "nazista" con milioni di tedeschi morti e intere città rase al suolo e l' economia in ginocchio per decenni;

    riguardo agli USA "tempo al tempo" il KARMA credimi NON si manifesta secondo una tabella numerica ma in tempi & modi diversi, forse NON leggi i giornali o guardi la TV ma ogni giorno negli USA i crimini aumentano così gli omicidi di fatto è una guerra continua;

    questo è secondo te un bel VIVERE o una SOCIETA' serena & equilibrata come dovrebbe invece ESSERE, sopratutto nel PAESE considerato tecnologicamente all' avanguardia e più ricco & potente del MONDO !!!???

    MANDI
    SDEI/SERGIO

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    1. La domanda che mi pongo, caro Sergio, è se c'è veramente un legame tra misfatti del passato e "punizioni" dei secoli posteriori.
      Magari le guerre e i massacri hanno altre cause, disgiunte dalle responsabilità dei tempi trascorsi. Voler vedere a tutti i costi un legame tra due fatti distanti nel tempo secondo me è "pensiero magico".

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    2. @ROBERTO,

      è la stessa domanda che mi sono posto anch' io TEMPO fa poi tante "coincidenze"(!?), mi hanno portato alle conclusioni che ho esposto QUI scrivendo "ovviamente per chi ci crede" !!!

      MANDI
      SERGIO

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  5. Eh, si, buona notte, Sergio, che spiegazioni dai?
    Col tuo ragionamento si potrebbe anche affermare che il sole è quadrato ma sembra tondo.
    IL DUBBIO fa l'uomo saggio, e non granitiche certezze sempre e ovunque.
    Un ultimo appunto: tiri in ballo sempre la "friulanità", d'accordo essere fieri delle proprie origini, ma in questo caso rimarcare che i celti abitavano qua mi sembra proprio volercelo mettere a tutti i costi.
    BELIN.
    Erba Gatta.

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    1. Che i celti abbiano abitato in Friuli non ci piove, ma prima ancora c'erano popolazioni di cui nemmeno gli archeologi sanno dire il nome.

      Qualche strascico comunque esiste, le famose radici. Io mi sento legato a questa terra, senza sapere bene perché. Il mio rammarico è di non riuscire a parlare la lingua friulana.

      Ad ogni modo, anche i celti non erano stinchi di santo: facevano sacrifici umani anche loro, per esempio.

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    2. Come? Non riesci a parlare friulano? Saresti il primo friulano che conosco che non sa parlarlo! O non sei affatto friulano?
      Erba G.

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    3. E' proprio vero che non bisogna prendere mai tutto per scontato.
      Ad esempio: "si potrebbe affermare che il sole è quadrato ma sembra tondo". Amitakh Stanford dice che il sole è un cubo. Gira così vorticosamente su se stesso che da l'impressione di essere una sfera. Tutte le stelle sono fatte in questa guisa, la loro impalcatura eterica è cubica. Quella della terra invece è a forma di icosaedro. Lo stesso universo è un dodecaedro. Il grande costruttore per formare il tutto ha usato i cinque solidi platonici.
      A questo punto devo dire che il dubbio mi rimane. Però da come l'autore la butta giù ammetto che la soluzione dell'arcano è estremamente ingegnosa.
      Comunque, in generale sul karma Sergio ha ragione. Aggiungo che per quanto riguarda le nazioni il karma è diverso. Ma su questa tematica ci sarebbe da disquisire per un bel po.
      Arrivederci. :-)

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    4. @ERBA GATTA,

      per me le miei RADICI come per una pianta sono molto importanti
      anche se NON sono friulane bensì VENETE, il resto è STORIA i CELTI si sono insediati nel V° secolo a.C. anche in LIGURIA dando origine ai CELTI-LIGURI lo sapevi !?

      MANDI
      SERGIO

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    5. In effetti, pensandoci meglio, ci sono luoghi sulla Terra che più di altri attirano la.....sfiga cosmica. Penso al Bangladesh, ai Balcani ma anche allo stesso Friuli, con i suoi terremoti, le invasioni e la sua atavica miseria. Questo è ciò che più assomiglia secondo me al Karma dei popoli. Non lo abbiamo scelto noi, ma qualcosa in questo territorio è rimasto.

      In natura, come dice Ancor, le molecole si aggregano in forme geometriche semplici e il cubo è fra queste. Alcuni minerali della mia collezione, come la pirite per esempio, sono cubici. Non mi stupirei se anche ciò che sembra rotondo in realtà avesse tutt'altra forma e che la rotazione lo faccia sembrare circolare.

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