mercoledì 17 giugno 2015

Per i musulmani rubare ai cristiani è meritorio



TREVISO - Una beffa atroce, anzi una vera e propria truffa per decine di sacerdoti del Nordest: i carabinieri di Castelfranco Veneto hanno portato alla luce una consistente truffa messa a segno da tre tunisini ai danni di numerosi sacerdoti del Nordest, che hanno sborsato decine di migliaia di euro pensando di fare opere caritatevoli. Secondo quanto scoperto dall'Arma, gli immigrati sono riusciti a impietosire i prelati facendosi consegnare ingenti somme per pagare le spese di funerali di familiari, per l'assistenza sanitaria privata, per corsi di inserimento al lavoro e molte altre situazioni di disagio che si è poi scoperto essere tutte fasulle.



In gran parte i sacerdoti, una volta sentitisi buggerarti, non hanno sporto denuncia, che hanno poi fatto solo dietro convincimento degli investigatori. I militari hanno scoperto che le vittime venivano prese di mira in Trentino Alto Adige, come in Friuli Venezia Giulia, ma sopratutto in
Veneto (nelle province di Padova, Treviso, Vicenza, Belluno, Rovigo). Alcuni sacerdoti hanno prelevato denaro dal Fondo di Solidarietà, elargendo somme anche di 5 mila euro alla volta. Cifre consistenti per un 'bottino' utilizzato dai tunisini, due residenti nel Trevigiano e uno nel Bellunese, per fare la bella vita fra il lusso. Il fenomeno secondo i carabinieri sarebbe più esteso di quello finora accertato.

14 commenti:

  1. Beh , in quanto a truffe , con tutta la buona volontà , ne hanno ancora di strada da fare prima di essere ai nostri livelli ...

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    1. Probabilmente la palma va ai napoletani, senza offesa per nessuno, ma a Napoli sono stato derubato da due marocchini e a Roma da due di pelle bianca (li ho visti allontanarsi con i miei soldi dopo che mi avevano gettato addosso il portafoglio, estratto con una lametta dalla tasca posteriore).

      Quelli che mi hanno rubato l'account erano o nigeriani o balcanici, a detta della polizia postale con cui ho parlato.
      Non sentivamo proprio la mancanza dei tunisini.

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  2. Pensiero tolto dalla unta della lingua, migliorato, sono d'accordissimo
    Monia De Moniax

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  3. mi sembra ci sia un accanimento mediatico, come quando anni fa c'era il periodo dei pitbull assassini: ogni giorno notizie di bimbi dilaniati dai feroci molossi. Uguale adesso con gli immigrati. Fermo restando che siamo davanti ad un problema reale dalle mille sfaccettature, mi fanno pensare queste continue notizie di cronaca; così come l'emergere di personaggi come Salvini, che stracavalcano quest'onda emotiva...

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    1. E' vero, c'è un accanimento studiato a tavolino.

      Ciò non toglie che di criminali ne avevamo già abbastanza dei nostri, senza accollarci quelli in trasferta dal Nord Africa.

      E poi, se rubassero dalle loro parti, la giustizia coranica gli taglierebbe un piede e una mano. Meglio delinquere un Italia.

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  4. beh, rubare alla Chiesa (che possiede il 20-22% del patrimonio immobiliare italiani e, come indicato dal SOLE24ORE, "Il suo patrimonio mondiale è fatto di quasi un milione di complessi immobiliari composto da edifici, fabbricati e terreni di ogni tipo con un valore che prudenzialmente supera i 2mila miliardi di euro. Può contare sullo stesso numero di ospedali, università e scuole di un gigante come gli Stati Uniti")è solo un atto dovuto, peccato siano stati tunisini a compierlo e non degli italiani... sarebbe potuto essere il segnale di un inizio di riscatto popolare...

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    1. Erano le offerte fatte dai fedeli, che non sguazzano certo nell'oro, ed erano destinate ai poveri. Quelli veri.

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  5. ...non ci credo Freeanimals, so che sai guardare piu' a fondo nelle questioni ... le offerte fatte dai fedeli alla chiesa sono soldi persi, buttati nel water, un piccolo obolo per ripulirsi la coscienza assieme ai 5 ave maria e 10 paternoster imposti nel confessionale...
    Sicuramente quei soldi non sarebbero andate ai poveri... è paradossale che la Chiesa chieda offerte ai fedeli già in difficoltà quando con l'oro di cui si ricopre potrebbe sfamare il mondo e quando anche ai bisognosi non apre le proprie porte...
    Troppo patetica e antiquata l'immagine fasulla della Chiesa che soccorre i derelitti...

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    1. Abbi un po' di pazienza, perché prossimamente porterò la mia testimonianza in proposito.
      Poco fa ho parlato con Don Ivan. I 13 giorni che mi rimangono da fare come residuo pena li farò alla Caritas, per impacchettare il cibo per i poveri.
      Non so quando succederà perché i giudici del tribunale di Trieste si riuniscono il 21 luglio, per stabilire come farmi fare quei 13 giorni. Per ora, Don Ivan si è dichiarato disposto ad accogliermi come volontario.

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    2. Caritas eh... te ne racconto una imbarazzante...
      appena aperta la tanto decantata EXPO, una mia cara amica mi racconta che le figlie sono andate alla suddetta pantomima fieristica con gita scolastica organizzata... non volevo crederci quando mi ha confessato con vergogna che i ragazzi hanno mangiato nel padiglione della CARITAS...

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  6. ... una Chiesa che anzichè aiutare gente bisognosa (realmente, magari anche italiana, perchè no!??) con soldi donati dai buoni fedeli, li conserva in un Fondo di Solidarietà (?) per poi elargirli a manciate di 5000 euro per volta a dei tunisini senza referenziali?
    ma voi avete mai provato a chiedere aiuto ad un prete? secondo voi quale risposta aspettate? una busta con 5000 euro? credete sia cosi' facile?

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    1. In effetti, il tuo ragionamento non fa una piega.
      Come hanno potuto quei sacerdoti dare i soldi ai marocchini, così, senza verificare se dicevano la verità?
      Troppi ingenui?

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    2. un articolo interessante, che richiama il tema in questione...
      http://www.iconicon.it/blog/2015/06/fatti-parole-2/

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