lunedì 17 agosto 2015

Il concetto fittizio di clandestinità


Testo di Paola Barbieri

I confini li costruiamo noi nelle nostre menti e nei nostri cuori. A volte mi vergogno di essere umana, ma lo sono. Sono nata in un paese invece che in un altro, la terra è la mia casa, l'universo il mio giardino e il cielo il mio limite.

3 commenti:

  1. Dì la verità Roberto , ti diverti un sacco a provocare postando i commenti di decerebrati che non hanno o non vogliono capire la differenza fra la libera circolazione di persone e un forzato esodo di proporzioni bibliche

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    1. Non è che mi diverta; è che lo trovo doveroso. Voltaire docet.
      Non prenderla come una provocazione, ma come pro memoria per ricordarci che il mondo è bello perché è vario. L'alternativa è l'uniformità di pensiero, che nessuno vuole.

      Si tratta di una persona che probabilmente non ha mai sentito parlare del Piano Kalergi e siccome la conosco, dato che s'interessa di ufologia, appena mi capita l'occasione gliene parlerò.


      Fra l'altro, è un'addotta, ma non so se c'entri qualcosa.

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    2. Benissimo Voltaire docet , ci mancherebbe , solo che in questo caso chi va contro l' uniformità di pensiero sono io e non lei :)

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