lunedì 5 ottobre 2015

Nei paesi civili lo fanno da tempo



Erano ormai settimane che chiedeva dal letto del reparto di rianimazione di poter rivedere la sua Birba, la cagnolina con cui condivide la vita da 9 anni. E nonna Rina, 91 anni, da due mesi ricoverata all’ospedale S. Paolo di Savona, alla fine ce l’ha fatta a realizzare il suo desiderio. L’altro pomeriggio grazie a un permesso speciale dell’azienda sanitaria ha potuto riabbracciare la sua cagnolina.

 
Un momento emozionante, vissuto assieme allo staff di un reparto delicato, dove per la prima volta un animale da compagnia ha potuto portare tutto il suo affetto. Gli occhi dolci e profondi di Birba, salita sul letto a prendere le carezze della sua padrona, raccontano la profondità di un legame che può dare sollievo a un paziente lontano per mesi dai suoi affetti. Rina era ricoverata da agosto e non faceva che chiedere la possibilità di questa visita, che oggi è diventata apripista a un regolamento che presto potrà concedere ad altri pazienti ricoverati nelle strutture dell’Asl2 del Savonese di incontrare i propri animali da compagnia. Il protocollo da seguire non è stato veloce, trattandosi oltretutto in un reparto particolarmente delicato, ma una volta verificati tutti i requisiti di sicurezza e igiene si è potuta esaudire questa richiesta. Nonna Rina sta pian piano migliorando, ma ci vorrà ancora tempo. Ad aspettarla a casa la sua cagnolina, che in pochi minuti ha regalato un sorriso in mezzo a tanta sofferenza.

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