Testo di Antonio Gramsci
"Il dottor
Voronof ha già annunziato la possibilità dell'innesto delle ovaie.
Una nuova strada commerciale aperta all'attività esploratrice
dell'iniziativa individuale. Le povere fanciulle potranno farsi
facilmente una dote. A che serve loro l'organo della maternità? Lo
cederanno alla ricca signora infeconda che desidera prole per
l'eredità dei sudati risparmi maritali. Le povere fanciulle
guadagneranno quattrini e si libereranno di un pericolo. Vendono già
ora le bionde capigliature per le teste calve delle cocottes che
prendono marito e vogliono entrare nella buona società. Venderanno
la possibilità di diventar madri: daranno fecondità alle vecchie
gualcite, alle guaste signore che troppo si sono divertite e vogliono
ricuperare il numero perduto. I figli nati dopo un innesto? Strani
mostri biologici, creature di una nuova razza, merce anch'essi,
prodotto genuino dell'azienda dei surrogati umani, necessari per
tramandare la stirpe dei pizzicagnoli arricchiti. La vecchia nobiltà
aveva indubbiamente maggior buon gusto della classe dirigente che le
è successa al potere. Il quattrino deturpa, abbrutisce tutto ciò
che cade sotto la sua legge implacabilmente feroce. La vita, tutta la
vita, non solo l'attività meccanica degli arti, ma la stessa
sorgente fisiologica dell'attività, si distacca dall'anima, e
diventa merce da baratto; è il destino di Mida, dalle mani fatate,
simbolo del capitalismo moderno".