Fibra Tecchio: Il vero problema è chi
ha il potere di stabilire le cose in Europa, sono loro che decidono
il bello e il cattivo tempo secondo i propri interessi, hanno voluto
una moneta unica per monopolizzare l'economia di tutti gli stati
europei, illudendoci con la storiella che uniti si è più forti. Ma
dove? Ché da quando siamo nell'euro è aumentata la povertà e non
siamo neanche più padroni di comandare a casa nostra, in quanto il
governo italiano deve sempre sottostare alle direttive di Bruxelles,
come dei cagnetti senza palle. Renzi dovrebbe tirarsi fuori subito,
da coglione qual é diventerebbe di punto in bianco l'indiscusso eroe
nazionale, ma sicuramente non si smentirà.
Marco Ebastasempre: Ciampi e Prodi. Con
l'euro lavoreremo un giorno di meno guadagnando come se lavorassimo
un giorno di più. Cit. Romano Prodi. Quanto ti odio!
Valerio Macciò: Io credo che siamo
arrivati ad un punto nella nostra storia dove tutti noi, quelli
ancora non rinchiusi nelle catene psicologiche del sistema,
dovrebbero iniziare ad agire. Mi correggo, a reagire. Fa più paura
l'indifferenza dei buoni che le azioni dei cattivi (Martin luther
king). La chiave sta nella comunicazione e nella libertà
dell'espressione fra i "sopravvissuti".
Giovanni Sofia: Secondo me il
problema non sta nella moneta e in chi la stampa. Ma sta nella
corruzione dei governi e di tutti gli enti, partendo dal locale fino
in parlamento, per non finire in tutti gli ambiti: sanità,
istruzione, ecc. Il problema è lì!
Valerio Macciò: E' una matassa,
bisogna unire le forbici. Quello che vediamo è solo la punta
dell'iceberg, rischiamo di non riuscire più a cancellare il disegno
che spaccherà in due tutto, i ricchi sempre più ricchi e i poveri
sempre più poveri. Non esisterà più classe media, ci stanno
eliminando piano piano. Prima ci hanno rincoglionito, poi ci stanno
facendo scannare fra di noi, controllano le informazioni, creano
guerre, ogni anno si spendono circa 1500 miliardi di dollari in armi,
bombe, ecc. Chissà quanto gli dispiace, ai grandi, della vendita
delle armi e di tutte queste guerre. E' un caos controllato.
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