lunedì 13 giugno 2016

Il buongiorno si vede dal Mateen



C'è chi piega le proprie convinzioni ai fatti e chi fa il contrario: piega i fatti alle proprie convinzioni. Il titolare di BUTAC, per esempio, partendo dalla convinzione che il governo americano e i suoi servizi segreti esistano per il bene del popolo, arriva alla conclusione che la strage di Orlando, compiuta da Omar Mateen, è l'atto spontaneo di una mente malata e che ogni articolo giornalistico che inserisca quell'attentato nella lista delle False Flag sia un atto di sciacallaggio, nonché il frutto di menti paranoiche. Io che viceversa parto dalla convinzione che governi e servizi segreti NON esistano per il bene del popolo, ma eseguano gli ordini di qualcuno gerarchicamente superiore ad essi, arrivo alla conclusione che l'attentato avvenuto in Florida sia stato compiuto da un candidato manciuriano, ovvero sia stato voluto da quelle che Cossiga chiamò “menti sopraffine”, allo scopo di manipolare l'opinione pubblica, portandola nella direzione voluta.



Io rimarrò fermo nelle mie convinzioni, come il “cacciatore di bufale” rimarrà fermo nelle sue e, a questo punto, poiché sia io che lui ci appelliamo alla razionalità e, almeno per quanto mi riguarda, entrambi cerchiamo la verità, è necessario chiarire un punto essenziale: ci si può fidare dei governanti? Sono sinceri nelle loro affermazioni? Quali strumenti abbiamo, razionalmente, per riconoscere la genuinità e l'onestà di governi, servizi segreti, agenzie governative, singoli politici e mass-media? Se ci riferiamo alla situazione italiana, l'impressione che la gente ha in questo periodo storico è quella della totale sfiducia verso le istituzioni (la cosiddetta antipolitica), impegnate a mantenere il potere e a prendere in giro i cittadini. Non conosco la situazione degli Stati Uniti, ma presumo che anche da quelle parti la sfiducia verso chi detiene il potere stia aumentando fra la popolazione, stemperata forse dal forte patriottismo di cui pare gli americani siano ricolmi, a differenza degli italiani.

Fin qui, ho evidenziato un problema epistemologico, ovvero come ottenere la conoscenza, visto che sia io che il blogger di BUTAC siamo impegnati in tal senso e siamo convinti di essere nel giusto, ma proviamo ora ad analizzare il senso di ciò che è successo a Orlando.


Il 29enne Omar viene da una famiglia di musulmani e nasce negli USA, come gli attentatori di Bruxelles erano nati in Belgio. Il padre dice che la religione non c'entra, cioè il movente terroristico non sussisterebbe. E infatti, l'Isis arriva in ritardo a rivendicare l'attentato. Sempre il padre afferma che Omar aveva visto due uomini che si baciavano, qualche mese prima, e questo lo aveva fatto “arrabbiare”, fino al punto di fargli desiderare di vendicarsi. E' vero che nei paesi islamici gli omosessuali non sono accettati e non se la passano bene, venendo anche lapidati e gettati giù dai palazzi, ma un ragazzo, seppure di origini afgane, che ha fatto le scuole in America e che, come tutti i ragazzi, ha visto migliaia di ore di televisione, con relativo condizionamento mentale, può davvero odiare i gay fino al punto di portare il suo odio alle estreme conseguenze?

La ex moglie dice che non era un musulmano praticante, beveva alcolici come quel famoso Mohamed Atta presunto capo dei 19 attentatori dell'undici settembre 2001, e che spesso la picchiava. Anche Salah Abdeslam non seguiva il precetto islamico di astenersi dall'alcol e di costui si è detto addirittura che fosse omosessuale. Che Omar picchiasse la moglie, tanto da spingerla a chiedere il divorzio, ci può stare, giacché i musulmani sono molto maschilisti e anzi trovano corretto picchiare le proprie mogli. Omar inoltre è stato ucciso, come avviene di tutti i candidati manciuriani che, una volta svolto il compito per il quale sono stati programmati, non servono più. 

In tal caso, si evita che in prigione possano “pentirsi” e, confessando, coinvolgere gli apparati dei servizi segreti che li hanno resi automi manovrabili. Dalla eventuale autopsia non salterà fuori niente di compromettente per CIA e FBI perché sarà affidata ai medici giusti. Il cadavere alla fine verrà cremato, così da impedire a qualche giudice pignolo, in futuro, di farlo riesumare per ulteriori accertamenti. Non dimentichiamo che anche il corpo di Osama Bin Laden fu – si disse – seppellito in mare. Mi vengono in mente però due candidati manciuriani tuttora viventi: Sirhan Sirhan che si è sempre dichiarato innocente della morte di Robert Kennedy e Anders Breivik che si è dichiarato colpevole ma in carcere fa vita da nababbo. Due destini diversi per un capro espiatorio condannato all'ergastolo da innocente e per uno psicopatico massone, che un giorno magari sarà anche fatto uscire di prigione dai suoi confratelli di loggia. E, sempre a proposito di Massoneria, che ne dite di quel chiaro segnale massonico: la mano portata al mento?


Anche il fatto che l'ebrea Rita Katz, direttrice di Site, sia intervenuta sul caso di Orlando mi pare sia un ulteriore campanello d'allarme. Quella donna è sempre presente quando si tratta di diffamare i musulmani e investigare sugli attentati terroristici. Benché sia ufficialmente a capo di un centro studi che analizza il fenomeno terroristico, di nascosto potrebbe essere al servizio di CIA e Mossad.
Nei giorni scorsi, senza risultati, ho cercato di far capire ad alcune amicizie su Facebook, favorevoli all'accoglienza dei migranti, che aprire le porte a migliaia di clandestini musulmani significa scavarsi la fossa sotto i piedi. In modo particolare, gli omosessuali nostrani dovrebbero cominciare a preoccuparsi, invece di dar retta all'ideologia cristiana del “siamo tutti fratelli”, perché il numero è potenza e i gay italiani potrebbero fare una brutta fine, insieme ai loro colleghi europei, quando i musulmani saranno al potere, sia che vengano lapidati su ordine delle nuove autorità islamiche, sulla base della Sharia, sia che vengano uccisi per mano di qualche fanatico fondamentalista, come apparentemente è successo a Orlando.

Possiamo anche trastullarci nell'idea che ogni uomo è nostro fratello e che arabi e africani sono fondamentalmente persone di buon cuore, ma la realtà di solito s'incarica regolarmente di smentirci e se io fossi un gay non me la sentirei di correre questo rischio. Quando il potere impone le sue leggi, lo fa con la forza delle armi (si chiama forza pubblica), esattamente come è successo pochi giorni fa a Mosul dove sono state bruciate vive 19 ragazze yazide, senza che gli astanti abbiano potuto fare nulla per salvarle. Se per ipotesi un domani, in Italia, i giudici islamici dovessero infliggere la pena di morte a eretici blasfemi, apostati ribelli, cristiani impenitenti, adultere svergognate, gay e lesbiche, quante persone fra il pubblico sarebbero disposte a intervenire per impedirne l'esecuzione? Nessuna, a occhio e croce, cioè, volevo dire, a falce di luna. La dittatura può essere acuta o cronica, venir instaurata in breve tempo con un golpe militare o in tempi lunghi con un'invasione strisciante. In questo secondo caso, grazie alla sindrome della ranocchia bollita, cattolici, comunisti e omosessuali non se ne accorgerebbero. Nessuno di essi vedrebbe il laccio che si sta stringendo attorno al loro e nostro collo. Solo io e pochi altri, in modo lungimirante, lo vedo, ma io sono solo uno sciacallo razzista e omofono. E non sono credibile.


4 commenti:

  1. Anche io avevo subito notato la sua manina massonica sotto al mento, evidenziata nella prima foto che hanno diffuso... Billy the Kid

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    1. E' stata Rita Katz a diffonderla, personaggio alquanto sospetto.

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    2. Ma Rita Katz è quella strega risecchita qui in foto!? Billy the Kid

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    3. Sì, naturalmente. E' una....studiosa di terrorismo. Chissà se è solo studiosa?


      E poi, nell'articolo non ho scritto che Omar Mateen è partito da casa l'undici giugno, per cominciare a sparare domenica dodici, alle due di notte.


      E tu sai quanto importante sia il numero 11 per i massoni satanasti.

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