Io sono sempre l'ultimo a sapere le cose!

Sono diventato fascista senza accorgermene, solo perché sono contrario all'invasione dell'Europa, che per me è laica prima che cristiana, da parte di orde di arabi fanatici e negri primitivi. La faccenda si fa paradossale perché se i compagni mi vedono come fascista, i camerati mi vedono come comunista. E io finisco per litigare con tutti. Fino a poco tempo fa, le diatribe periodiche su Facebook, in cui mi facevo coinvolgere emotivamente, mi lasciavano assai turbato e ci mettevo almeno un paio di giorni per digerirle. Ora riesco perfino a vedere i lati positivi degli scazzi fra utenti, con tanto di insulti incrociati. L'ultimo caso, risalente a due giorni fa, mi ha visto furioso protagonista su un post in cui militanti animalisti facevano un'azione di disturbo a un pescatore isolato, seduto sugli scogli. L'azione è consistita nel gettare sassi in acqua così da spaventare i pesci e per quella manciata di minuti di filmato che ho visto, al pescatore non è stato rivolto nessun insulto, ma al massimo sono stati scanditi slogan del tipo: “Pesci liberi, pescatori in gabbia”. Insomma, un'azione di disturbo così soft come non se n'erano viste mai. Anzi, uno dei partecipanti si è anche premurato di far sapere al pescatore che avrebbero fatto la stessa cosa anche ad altri suoi colleghi e che non era lui in particolare a doversi sentire preso di mira. Caso mai la cosa fosse troppo conturbante per il poverino.

Il post, con relativo filmato, è stato pubblicato da un tale Carlo Finelli, che ho nelle mie amicizie e che si considera di Destra. La sua introduzione, definendo idioti quegli - secondo lui - pseudoanimalisti, ha dato la stura ad ulteriori insulti da parte delle sue amicizie. Ora, trovandomi casualmente anch'io nel novero, non potevo lasciarmi scappare un'occasione così ghiotta, io che di azioni di disturbo nella mia vita ne ho organizzate a decine, principalmente contro i cacciatori. Una ragazza delle sue amicizie, tale Ingrid Piontini, ha usato l'espressione “dementi” per definire gli animalisti. Al che ho deciso di rispondere per le rime e ho dato fondo a tutto il mio repertorio di insulti, nei suoi confronti e in quelli degli altri utenti, tutti schierati dalla parte del “povero vecchietto” preso di mira dagli animalisti. In altri momenti forse sarei stato più diplomatico, ma in quel caso, non so bene perché, ho preferito scegliere la linea dura. La tipa che ha definito dementi gli animalisti ha anche aggiunto che quelli lì prima mangiano il sushi e poi vanno a rompere le scatole a un vecchietto che non faceva male a nessuno e non stava violando la legge.

Per me certe cose non si possono sentire. Il discorso tra legalità e legittimità è stato risolto da molti anni e Martin Luther King lo ha enunciato chiaramente: fra i due bisogna scegliere in coscienza ciò che è legittimo, anche andando contro ciò che è legale. Ma per la povera Ingrid sono discorsi troppo elevati.

Che una decina di persone abbia disturbato un solo uomo, costretto a chiudere la sua canna da pesca e ad andarsene, è dipeso dal fatto che gli assassini di animali sono molto più feroci di chi invece li rispetta e che se i numeri fossero stati invertiti, qualcuno dei nostri si sarebbe fatto male veramente. Lo abbiamo visto spesso con i circensi. Si è trattato di una scelta opportunista da parte del gruppetto di attivisti e nulla più. Il coraggio, in tante altre occasioni, non è mai mancato e poche persone diventano delle belve come una animalista a cui tocchino il proprio animaletto o anche quello che solo idealmente lo è. Quindi, parlare di vigliaccheria da parte degli animalisti è fuori luogo.

Quanto al fatto che l'omino seduto sugli scogli non facesse male a nessuno, dipende dalla stramaledetta visione antropocentrica della utente amica di Carlo Finelli. Io, che da una vita combatto lo specismo, mi sono anche rotto le scatole di aver a che fare con deficienti che continuano imperterriti a mettere l'uomo e i suoi interessi al centro dell'universo e gli altri animali, con i loro diritti reiteratamente violati, a disposizione dell'Homo sapiens. Sono decenni che mi batto contro questo abominio e la mia irritazione nel ritrovarmelo nero su bianco per l'ennesima volta, su internet, è salita ai massimi livelli. Non mi sono quindi tirato indietro quando ho avuto l'opportunità di insultare quegli utenti e in particolare quella tipa del sushi.

Un altro idiota ha commentato dicendo che la sua passione è pescare, adagiare su un telo il pesce, fotografarlo e rigettarlo in acqua, dicendomi che farei meglio a prendermela con i pescatori di frodo e non con quelli come lui che – a suo dire – attuano un tipo di pesca veramente sportivo, senza uccisione del pesce. E' una distinzione da minorati mentali e mi ricorda i cacciatori quando organizzavano le gare di tiro alla quaglia, dividendole in due categorie: con sparo e senza sparo. In quelle senza sparo lasciavano vive le quaglie e i giudici di gara si limitavano a valutare il comportamento dei cani da ferma, a differenza di quelle con sparo in cui la quaglia veniva fucilata a pochi passi dal prode malato di mente. I pescatori che poi rigettano in acqua i pesci sono dei malati mentali, nonché dei criptosadici, cioè sadici senza saperlo. E si vantano pure!

Anche per un altro motivo sono andato giù pesante insultando gli utenti di Carlo Finelli: perché voglio che mi cancelli dalle sue amicizie, dal momento che già altre volte ha pubblicato foto di salumi e bistecche, che a me danno fastidio anche solo a vederli. Loro non possono capire perché sono involucri senz'anima e in salumi e bistecche vedono solo succulento cibo. Come posso annoverare nelle mie amicizie deficienti del genere? Quando il signor Carlo Finelli mi ha rimproverato di venire meno alla netiquette, insultando i suoi ospiti, mi ha definito un “camerata di plastica” (!), al che gli ho risposto: “Mai detto di essere un camerata. Forse mi confondi con qualcun altro. Anzi, i fascisti come te li metterei tutti al muro. Stronzetto!”.

L'ho scritto di proposito, anche se aborro le fucilazioni e ogni altra forma di violenza e trovo insensate le contrapposizioni fasulle tra Destra e Sinistra, proprio affinché mi tolga dalle amicizie, cosa che potrei fare anch'io, specularmente, ma che per ora non ho intenzione di fare perché – stoccata finale - “io non mollo quando si tratta di combattere dei deficienti!”. Della serie: “Boia chi molla”.

E così, magari, l'ho fatto precipitare in una piccola dissonanza cognitiva, perché da una parte mi presento come fucilatore di fascisti e dall'altra rubo uno dei loro slogan più cari. Cazzi suoi! Se entro le prossime ore non mi cancella, sarò io a farlo. E non perché lui e i suoi sodali siano un manipolo di fascisti, ma perché sono un branco di idioti. Si schierano dalla parte del più forte, il pescatore, anche se in quel caso specifico i numeri dicevano il contrario, e io non posso assolutamente aver a che fare con coloro che giustificano l'antica oppressione degli animali da parte dell'animale umano. Ho scelto di schierarmi con gli ultimi fra gli ultimi, con le vittime invisibili che soffrono sotto la tirannia umana e non ci sono santi, né fascisti, né comunisti che tengano.

E poi, per decenni, quando facevamo azioni di disturbo ai cacciatori, c'era sempre qualche anima candida che ci chiedeva, retoricamente: “E i pesci? Perché non andate a prendervela anche con i pescatori? Forse perché i pesci non urlano?”. Quei mentecatti rientravano nella categoria di intelligentoni che aveva sempre qualche proposta da farci. Del tipo: “Perché non andate a Roma davanti al Parlamento a protestare?”. Oppure, se ero davanti alla base di Aviano, con la bandiera della pace: “Perché non andate in Russia a protestare? Lì sì che vi arresterebbero in men che non si dica!”.

Insomma, voglio che sia chiaro una volta per tutte, anche se so di essere condannato ad incontrare ancora altri deficienti sulla mia strada, il mio nemico non sono i comunisti, perché io non sono fascista e il mio nemico non sono i fascisti perché io non sono un comunista. Il mio nemico è l'uomo malvagio che opprime gli animali e che li considera come beni da sfruttare. In particolare, miei nemici sono coloro che commettono il reato di Hybris, dicendosi orgogliosi di ciò che sono: predatori psicopatici incapaci del benché minimo pentimento. E questo perché sono un uomo che ha la pretesa di possedere un'anima. O coscienza che dir si voglia. State attenti all'ira dell'agnello, voi tutti, utenti di Facebook. A volte, anche gli agnelli perdono la pazienza.