lunedì 29 agosto 2016

Italiani che all'estero devono sempre farsi riconoscere


Cosa pensereste se foste un meccanico, qualcuno venisse da voi per farsi aggiustare la macchina e, dopo avergliela aggiustata, vi dicesse: “Tu non sei un bravo meccanico e io non ti pago!”. Cosa pensereste se foste un medico, qualcuno venisse da voi per una visita e, dopo averlo visitato e avergli prescritto le medicine da prendere vi dicesse: “Tu non sei un bravo medico e io non ti pago!”. Probabilmente, chiamereste i carabinieri. Ebbene, questo è esattamente ciò che è successo sabato 27 agosto a Tina, mia moglie, nonché guida turistica in Madagascar. Che il mondo sia pieno di truffatori e furbetti ce ne siamo tutti accorti e i telegiornali s'incaricano quotidianamente di ricordarcelo. Che gli italiani all'estero debbano sempre farsi riconoscere e che l'appellativo più carino di cui gli stranieri ci fregiano sia “mafiosi”, anche questo lo sapevamo, ma quando capita veramente a noi, dopo che le notizie ci hanno abituato a pensare che gli imbrogli e le truffe capitino agli altri, si rimane male.



Io ci sono rimasto male, pur non essendo stato presente, ma avendo coordinato il viaggio dei tre clienti disonesti dall'Italia, preparando un programma di viaggio (modificato poi in corso d'opera) e un preventivo spese (sforato perché gli interessati hanno scelto gli alberghi più costosi). Quest'ultimo punto, questa loro brama di alloggiare nel lusso, mi ricorda quei tizi che, seduti al ristorante, si rimpinzano di ogni leccornia costosa e poi escono senza pagare, magari inseguiti dai camerieri. Ecco, con Tina hanno fatto la stessa cosa: hanno voluto passare la notte in alberghi da 160.000 ariary (48 euro) anziché 35.000 (10 euro) come gli avevo suggerito io e poi, l'ultimo giorno, quando si trattava di dare la giusta e concordata mercede a Tina che li aveva accompagnati per una settimana, si rifiutavano di pagarla. Tina ha dovuto minacciare di chiamare i poliziotti e solo così, di fronte alla prospettiva di concludere in prigione l'ultima parte della loro vacanza, hanno allentato i cordoni della borsa.

Io trovo tutto questo meschino e squallido. Lo trovo anche frustrante. Per dieci anni ho cercato di far capire a Tina che non si devono tirare sassi ai cani e poi a Mangily vediamo un italiano di nome Romualdo, ivi residente, che fa esattamente quello con un cane in spiaggia. Per dieci anni ho cercato di far capire a Tina che il tempo degli atri è prezioso come il nostro e chi svolge un servizio va pagato e poi ci capitano tre romanacci, due uomini e una donna che, dopo averci contattato per richiedere il nostro servizio di guida e interprete, fanno orecchie da mercante quando è il momento di pagare. Ciò sottende un tacito insulto perché sarebbe come dire: “Tu sei al nostro servizio come schiavo, il tuo tempo non ha valore e noi ti diamo metaforicamente un calcio in culo perché sei una merdaccia”. Fantozzi ne sa qualcosa.

Qui s'impongono due gravi ragionamenti, uno di natura concettuale e l'altro pragmatica. Il primo concerne quella recente filosofia di genere New Age che ha preso piede in certi ambienti e in certe persone da me frequentate e che, sulla base del fatto che le parole (il Logos) hanno il potere di creare la realtà, anche solo parlando di questi eventi negativi gli si fa un favore e si pongono le basi perché succedano di nuovo. Della serie: ottimisti a tutti i costi, per scelta filosofica di vita, fino a quando il boia non lascia cadere la ghigliottina sul nostro collo. Secondo tale modo di ragionare, poiché ne sto scrivendo qui, ora, sono io che creo gli eventi negativi che mi hanno portato ad incontrare Alessandro, Roni e Clotilde e che mi faranno incontrare anche in futuro individui della stessa risma.

Io invece penso che costoro già esistessero da qualche parte nel mondo, non siamo stati né Tina né io a crearli e in questo momento sto solo descrivendo fatti avvenuti che sarebbe stato meglio per tutti non si fossero verificati. La genesi della formazione di persone che vivono senza rispetto per il prossimo – o tendono a farlo – è fenomeno con cui non ho niente a che spartire perché l'onestà e la correttezza sono due cose che mi vanto modestamente di avere, nel limite dell'umanamente possibile, salvo cioè quelle scorrettezze dovute a debolezza fisica e mentale. Mai nella vita ho architettato danni a terzi, a meno che non si sia trattato di esseri abietti come cacciatori, allevatori, macellai e vivisettori. Onoro sempre gli appuntamenti, il tempo degli altri è sacro quanto il mio e le promesse sono debiti, per me.

Il tempo è l'unica cosa che realmente possediamo nella vita e far lavorare giovani gratuitamente, com'è successo all'EXPO, o far lavorare la cosiddetta mano d'opera, africana o bianca, per pochi spiccioli, come i banchieri sionisti e mondialisti vorrebbero fare, significa rubare tempo alle persone e quindi vita. Io questo lo capisco e anche i miei lettori sanno quanto ciò sia vero, ma c'è un sacco di gente in giro che pensa infantilmente di essere al centro dell'universo e anzi si fa un punto d'onore di fregare il prossimo, con l'aggiunta di un pizzico di razzismo, in questo caso, visto che Tina è una donna di colore mentre loro erano tre esponenti della superiore razza bianca. O forse, il razzismo non c'entra niente e quei tre erano solo squallidi approfittatori. Alla fine, dietro la minaccia di seccature con la polizia malgascia, il capo gruppo ha pagato Tina per 7 giorni anziché per i 10 concordati e non ha elargito alcuna mancia, cosa che in Madagascar, ma penso anche negli altri paesi poveri che basano la propria economia sul turismo, sia un'istituzione assodata, indiscutibile e irrinunciabile.


La seconda grave considerazione riguarda il metodo. Se, alla luce di questa recente disavventura, la formula di pagamento: “10 euro al giorno + vitto, alloggio e spese di trasporto” si è rivelata inadeguata, sto pensando che sarebbe meglio sostituirla con la seguente: “40 euro al giorno senza ulteriori spese, ma con anticipo obbligatorio e rimborso fisso di 100 euro per le spese di viaggio Tulear/Antananarivo e ritorno”. In altre parole, Tina non si farà pagare dai clienti la camera d'hotel, né i pasti al ristorante, perché è compreso nel prezzo della sua mercede. Se i clienti vorranno averla al loro tavolo durante i pasti, pagandole il conto, saranno loro a decidere sulla base della loro generosità, ma non saranno obbligati a farlo. Idem con il conto delle camere d'albergo: se il cliente vorrà andare in un hotel a cinque stelle sarà libero di farlo, ma Tina andrà in quelli a una stella nella stessa località, rimanendo a disposizione in caso di bisogno. A tal uopo, gli forniremo un cellulare per chiamarla in caso d'emergenza.


Quando mi chiamò al telefono prima della loro partenza, ad Alessandro avevo chiesto di spedire a Tina venti o trenta euro per il viaggio di andata fino alla capitale, ma il tizio mi aveva risposto che avevano incontrato troppe guide disoneste che poi non si erano presentate all'appuntamento, così sorvolai su questo punto e Tina anticipò di tasca sua le spese di trasporto. Questo non succederà più. Se non ci sarà il previo versamento di una caparra, il servizio non verrà prestato, dal momento che se è vero che al mondo esistono guide che si intascano i soldi senza poi presentarsi all'appuntamento all'aeroporto, ora sappiamo che esistono anche clienti che tradiscono la fiducia del prestatore d'opera cercando alla fine di non pagarlo. Se il denaro è lo sterco del diavolo, i disonesti ne sono gli stronzi.

[N.d.R. Le foto, tranne Fantozzi ed Expo, sono di Clotilde, che ringrazio]


17 commenti:

  1. Guarda sono straconvinto che non meriti di incontrare determinate persone e che nonostante fai del bene sembra che questa gente di merda faccia di tutto per starti intorno. Per esperienza personale ho scoperto che ad attrarre situazioni spiacevoli non è sempre un karma negativo, ma può anche dipendere dalla paura che prima o poi situazioni del genere potrebbero ripresentarsi. In poche parole è come se le attraessi tu. Ovvio che tu non le vuoi certe situazioni. Ma qui si parla di subconscio e non di mente cosciente. Nel tuo subconscio e intorno alla tua presenza (diciamo aura) aleggiano, molto probabilmente, sentimenti come rabbia, senso di ingiustizia, tristezza, incomprensione ecc ecc. Tutto ciò è energia negativa ed entra in risonanza con energie che vibrano basse come quelle che aleggiano intorno a te. Quindi negatività attira negatività. Ti consiglierei di fare molta meditazione e cercare di "zittire" la moltitudine di pensieri che ti svolazzano in testa nell'arco della giornata e di concentrarti sull'intento di voler incontrare solo persone positive. Se vuoi ne parliamo meglio in privato.
    Un saluto.

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    1. Anzitutto, ti ringrazio per le tue buone intenzioni.

      Poi, secondo te esiste una persona al mondo che non ha....."sentimenti come rabbia, senso di ingiustizia, tristezza, incomprensione ecc ecc" ?

      Secondo me è un circolo vizioso: dal momento che tutti, ma proprio tutti, al mondo provano questi sentimenti, tutti sono destinati ad andare incontro a spiacevoli situazioni, nella fattispecie ad incontrare gente disonesta.

      Meditazione non ne faccio, anche se so che sarebbe salutare.

      Infine, parlare di Karma, sebbene io non neghi che esista, uscita non poche polemiche. Vedi cosa è successo alla Daniela Martani che ha parlato di Karma in riferimento agli abitanti di Amatrice.

      Il cliente che abbiamo avuto precedentemente era del tutto diverso: molto generoso e per niente attaccato ai soldi.
      Spero che non siano tutti come gli ultimi tre. Altrimenti, tanto vale chiudere baracca e burattini e andare a vivere in una grotta sull'Himalaya. Parlo per me, ovviamente.

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    2. Tutti proviamo sentimenti negativi come rabbia, rancore, paura, invidia ecc ecc.. MA abbiamo la possibilità di poter trasmutare queste emozioni dannose. Molte volte ci succede di star male senza neanche dei veri motivi, improvvisamente tutto si fa buio e il nostro umore cambia. Qualcosa mi ha sempre fatto pensare che è anomala come cosa e probabilmente quei sentimenti neanche scaturivano da noi e infatti con il tempo ho capito che è come prendersi un virus, ma in forma molto più sottile. Certi sentimenti negativi neanche nascono da noi, improvvisamente ci sono, ci si sono attaccati addosso. Quindi si, naturale avere sentimenti negativi, naturale incazzarsi o rattristarsi per qualche evento spiacevole, innaturale (secondo me) continuare a soffocare nel tempo in questi sentimenti negativi specialmente se non ve ne è motivo. Ho parlato di Karma perchè tu hai parlato di Karma :) Ma infatti come ho scritto nel tuo caso non credo sia una questione di Karma..ma di attrazione. Non c'entra nulla con quello che ha scritto la Martani, quella è pura e semplice ignoranza, niente di più niente di meno.
      Ti consiglio appunto meditazione sia per una questione salutare che psicologica (nel diminuire il flusso di pensieri negativi) per riuscire a far si che nella tua vità ti si presenteranno più persone generose come il cliente precedente, che i tre romanacci burini.

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    3. Il cieco pensa che siano pazzi quelli che, ballando, sentono la musica. Ecco, io mi sento come quel cieco. Tu mi parli della bontà della meditazione che a me sembra una perdita di tempo, ma io, pur essendo "cieco", so che hai ragione.

      Ho qualche dubbio invece sul funzionamento della legge di attrazione: se fosse vera, analizzando la mia vita passata, io dovrei essere uno sfigato congenito. Cosa che non mi garba per niente. Tuttavia, l'importante è non lamentarsi.

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  2. @Mad Marox,

    quello che scrivi in teoria Roberto lo sà già l' ha sentito più volte durante i numerosi incontri avuti con "addetti" ai lavori, l' ATTRAZIONE dei SIMILI per lui è una teoria TUTTA da dimostrare come quella che la "negatività" attrae "negatività";

    se hai delle DOTI sai cosa intendo Tu saprai anche quale KARMA ha e che cos' è STATO in passato, ma sopratutto cos' è OGGI in questa sua ultima REINCARNAZIONE e qual' è il suo compito comunque sia BUON LAVORO "collega" !!!???

    MANDI
    SDEI/SERGIO

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    1. Come al solito, io sono sempre l'ultimo a sapere le cose!

      Sembra che tu, Sergio, sappia cose su di me che io non so.

      Non so se devo fuggire da te lontano mille miglia, rifuggirti come il Diavolo rifugge l'acqua santa, o se chiederti un appuntamento per un consulto.


      Comunque, anch'io credo che ....similis similem amat.
      Questo non ha bisogno di prove scientifiche.

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    2. Sdei, allo stato attuale non ho doti. Ma mi sono reso conto che esistono delle leggi della fisica molto più nascoste rispetto a quelle che si studiano sui libri di scuola. Certe leggi non hanno bisogno di chilometri di equazioni, si mostrano per quello che sono, sta a noi avere gli occhi per vederle. Come diceva Jack Skeletron "non cercare di capirlo, devi solo immaginarlo". Per il resto, non ho la più pallida idea del passato di Roberto :) (tranne qualche cosa letta sul blog ma mi sembra di capire che sono state azioni fatte a fin di bene anche se purtroppo reputate fuorilegge per la nostra società de me..).

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    3. La frase di Jack Skeletron è una variazione sul tema di quella più famosa di Einstein: "L'immaginazione è più importante della conoscenza".


      Riguardo al mio passato giudiziario, ci hai azzeccato!

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  3. @Roberto,

    se per HIMALAYA intendi dei luoghi SACRI come il TIBET penso NON siano posti addatti alla Tua indole e alle Tue credenze, vedi Là si crede nella REINCARNAZIONE che l' UOMO sia UNO=TRINO che il KARMA esista così come gli ESSERI di PURA LUCE....;

    Ti troverai invece molto più a Tuo agio in altre grotte magari un pò più profonde esempio nei sotterranei della TERRA, dicono che si stà un pò calducci ma l' INVERNO stà già arrivando a grandi passi pensaci almeno un pò... MANDI !!!

    SDEI

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    1. Dicevo Himalaya per dire.

      Per mettere in luce le difficoltà lavorative di un povero Cristo (me), soprattutto quando circondato da gente scorretta che cerca di fregare il prossimo.

      Purtroppo, non ho più il.....posto fisso.

      Mi devo arrabattare come fanno in tanti.

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    2. quale posto fisso?
      ormai di fatto non esiste +,hanno un sacco di metodi x farti licenziare "volontariamente"siamo in democrazia no?
      la probabilità di incontrare persone disoneste,oggi è altissima,e non potrebbe essere diverso in una società dove il vero credo è il denaro e l'individualismo estremizzato.
      la caparra o anticipo è una buona soluzione,la vedo male sul positivismo ad ogni costo,meglio essere realisti.......

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    3. Anch'io presumo di essere realista, ma i miei amici insistono nel definirmi pessimista. Vecchia e insolubile diatriba.


      Ai miei tempi, quando mi sono licenziato da insegnante elementare (2003), il posto fisso era ancora pienamente valido, riconosciuto e apprezzato.


      Poi, negli ultimi anni, la società è cambiata in peggio vistosamente.

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    4. certo,6 pessimista se prendi ad esempio chi sta veramente peggio di te e in giro x il mondo ci sono molti esempi.
      com'è che diceva il vecchio detto?
      non c'è mai fine al peggio.
      ma non credo pensino questo quando ti apostrofano pessimista.
      chiedi x curiosità a questi che cosa intendono x pessimista argomentando...
      chiedi a loro di argomentare il loro ottimismo,al di là della sfera spirituale,qua x vivere ci vogliono i pècos...
      ROBERTO,tu che sai scrivere x cultura e x passione ne verrebbe fuori un libro coi fiocchi,di grandissima attualità,da fondere (a mio parere)con alcuni scritti di grandi sociologi e psicologi del passato,mi viene in mente ad esempio gustav le bon e erich fromm.
      michy

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    5. sociologi e psicologi del passato
      ma saranno sempre attuali fino a che ci sarà l'uomo.
      michy

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    6. Ti ringrazio per la stima. Non sei l'unico a suggerirmi di scrivere libri veri, smettendo di perdere tempo con il blog.


      Tuttavia, per ora mi appago così: facendo il blogger.

      Poi, in futuro, chi vivrà vedrà.

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  4. ma va bene anche il blogger,il vantaggio è il continuo scambio di pensiero quasi in tempo reale.
    non di meno si apprendono le tecniche in relativa....evoluzione o forse involuzione dei troll.
    +o- inconsapevoli e/o pagati....

    michy

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  5. La legge di attrazione non c'entra nulla con la vita passata, quella è una questione di Karma. Ma è inutile pensare alle vite passate. E' bene concentrarsi su quella che si sta vivendo ora.

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