sabato 11 marzo 2017

Cos’hanno i canarini che noi non abbiamo?



Fino a 60 anni fa le isole Canarie erano poco conosciute e gli abitanti facevano la fame vivendo di pesca, di pastorizia e di coltura delle banane e di emigrazione in Venezuela. I paesini lungo le coste erano fatti di poche case attorno al porto di pescatori e quelli dell’interno non erano molto meglio. Le uniche città a Tenerife erano Santa Cruz, Puerto de la Cruz e Icod de los vinos dove si producevano un paio di vini locali. Poi, in anni più recenti, è arrivato il turismo e specialmente quello invernale, dato che l’arcipelago gode di un clima particolarmente gradevole ed anche in inverno le temperature sono tali da potere girare in pantaloni corti e camicetta. Oltre al clima, le isole Canarie non hanno altri particolari pregi. Non preziose opere d’arte nei musei, non antichità storiche, non una tradizione culturale tale da porle all’attenzione di un turismo dotto.



Però i canariani hanno avuto l’intelligenza, la capacità, la costanza e l’operosità di organizzarsi, di strutturare, di costruire in poco tempo tutto quanto era necessario per uno sviluppo del turismo che difatti è decollato con un incremento incessante che ancora continua. Tutte le isole hanno un aeroporto e Tenerife, la più grande, ne ha due. Ospedali e cliniche molto efficienti, università con specializzazioni in turismo, autostrade, alberghi mediamente di grande qualità, residence, negozi, supermercati. Hanno costruito spiagge grandissime dove erano rive di scogli. Hanno creato strutture per l’assistenza agli stranieri, hanno costruito teatri con eventi quasi quotidiani e soprattutto hanno impostato un rapporto economico molto conveniente perché i prezzi NON sono, come purtroppo accade in Italia, prezzi da rapina, ma sono piuttosto contenuti, sia nei ristoranti, che nei locali pubblici, che nei negozi (il costo quotidiano della vita, anche nei luoghi di maggiore frequentazione turistica, si può considerare di almeno un 20% inferiore a quello italiano). Tutto questo ha portato ai cittadini un notevole progresso economico ed il benessere è abbastanza diffuso.

Insomma, i canariani hanno saputo allevare e sviluppare la mucca che dà il latte anziché, come è successo da noi, farla morire per eccesso di mungitura. Se i canariani che, come attrattiva turistica, hanno solamente il clima, hanno saputo raggiungere quei risultati, noi italiani che possediamo il 70% del patrimonio artistico di tutto il mondo, che abbiamo siti archeologici di una preziosità unica, che abbiamo, dal nord al sud, una paesaggistica che tutto il mondo ci invidia, che abbiamo una cucina di altissima classe e di grande varietà, dovremmo essere in assoluto i primi della classe ed invece siamo quasi in fondo alla classifica, quasi fossimo un Paese del terzo mondo! Non serve dilungarsi di più! I fatti sono di tale evidenza che si commentano da soli. Colpa degli Italiani? Senza alcun dubbio SI’. Ma anche colpa di una classe politica che, al solito, chiacchiera, chiacchiera, ma NON combina MAI nulla di concreto e di positivo per il Paese e che si trastulla invece a fare giochini di potere, alleanze e lotte intestine senza saper badare alla sostanza.
E’ giunta l’ora di liberarcene!




2 commenti:

  1. Quelli che capiscono i concetti che hai descritto caro Alessandro, sono ITALIANI. Tutti gli altri sono degli stupidi italioti, efferati sado-maso. Riescono a fare tanto male agli altri e a se stessi con una noncuranza spaventosa, neanche fossero immortali. Come ce ne liberiamo dici? Non si può. Nessuno degli ITALIANI possiede una bacchetta magica per poter svegliare le letargiche coscienze della moltitudine ignorante, e tra essa pure moltissimi laureati. E' un disastro. Non ci resta altro che parare i colpi alla bell'e meglio, oppure emigrare dove si può trovare una vita meno tumultuosa e più gratificante.

    Così la vedo io. Se qualche lettore di questo blog è interessato a contraddirmi, sappia che appartiene senz'ombra di dubbio nella categoria della i minuscola.
    Con buona pace di tutti, specialmente per le miserabili menti contorte e malvagie dei trolls che l'hanno infestato a lungo!

    ti:ci:

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    1. Ultimamente, i troll mi stanno dando un po’ di respiro. Spero si siano stancati.

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