domenica 12 marzo 2017

L’alcol rende temporaneamente pazzi


Congo in quel momento non c’era, ma aveva lasciato un paio di suoi dipendenti al chiosco, a badare della carne. Arriva un giovane ubriaco, che poi è vicino di casa di Congo, e comincia a inveire contro i due garzoni. Poi afferra manciate di sabbia e le getta sulla carne esposta in vendita. Uno dei due ragazzi va a chiamare il titolare, Congo, soprannominato Congolesi benché sia malgascio purosangue, di etnia Masikoro, di professione macellaio. L’uomo arriva in pochi minuti e chiede al suo vicino di casa ubriaco di smetterla. Per tutta risposta l’esaltato afferra la corona puntuta del cambio di una bicicletta, saltata fuori non si sa da dove e ferisce Congo alla mano sinistra. Il macellaio non è un tipo da lasciar correre e afferra il fidato coltello d’ordinanza, sta per commettere l’irreparabile ma i due garzoni, a fatica, riescono a bloccarlo, altrimenti ora Congo sarebbe in prigione. Anche così l’ubriaco continua a menare colpi con l’arma impropria, ricavata da una bicicletta.



Poi lo squilibrato scappa, sopraggiunge suo padre, che si scusa fino ad umiliarsi, supplicando Congo di non andare alla polizia. Congo ha altri problemi, in quel momento, con la mano sanguinante. Va in ospedale, ma l’iniezione antitetanica non c’era. I medici gli fasciano la ferita e gli dicono di cercare l’antitetanica in qualche farmacia. In nessuna delle quattro di Tulear c’era. Passa una settimana e alla fine Congo e sua moglie Emma trovano il liquido salvavita, arrivato nel frattempo. Costo: 32.000 ariary, quasi dieci euro. Il padre del giovane ubriaco, che non è mai andato a scusarsi, porta a Congo alcune galline come risarcimento e rifonde le spese per un totale di 80.000 ariary (22 euro), una bella botta per la famiglia media malgascia. L’alcol fa brutti scherzi ed ha un costo sociale di molto superiore a quello della bottiglia in sé. Da noi gli ubriachi provocano incidenti stradali. I rapporti tra padre e figlio, vicini di casa di Congo, sono vieppiù peggiorati. Il motivo dell’aggressione? A quanto si dice, solo la gelosia nel vedere un’attività lavorativa florida.

3 commenti:

  1. sull'Antitettanica:

    https://www.valdovaccaro.com/2013/11/indecorose-e-oscene-vaccinazioni/

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    1. Non metto in dubbio quanto spiegato dal dottor Vaccaro, ma vorrei evidenziare che ciò che vale per l’Italia forse non vale per i paesi tropicali. Anche se in Madagascar non esistono cavalli, la situazione sociale è come la nostra in epoca contadina e le deiezioni degli zebù sono ovunque. Solo ieri pomeriggio ho visto alcune bambine scalze mettere per sbaglio i pieni dello sterco bovino e un caso risalente a tre anni fa riguarda un’altra bambina, di nome Elisa, che abitava nel mio stesso quartiere. Fu morsa da un cane e dopo due settimane senza cure, quindi anche senza un’adeguata pulizia della ferita, morì di tetano. Così riferì la voce ufficiale circa la causa della sua morte. Il cane non c’entrava, né la sua saliva, ma la casa in cui viveva la piccola era circondata da recinti con zebù e quindi il tetano ci poteva stare tutto, mancando l’igiene. I genitori erano così poveri che non avevano i soldi per portare la bambina in ospedale e io sul momento non avevo dato peso alla morsicatura, perché non era stata inferta in punti vitali. E’ un rimorso che mi porterò dietro tutta la vita, non aver fatto niente, ma quando sono in Madagascar tendo a dare ascolto a Tina e lei preferisce non impacciarsi. Qui è la norma: ognuno per sé.

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