Testo di Paolo Sensini
Né le scosse, né le macerie, la neve o il paese-fantasma che la
circonda erano riusciti a far andare via Silvia Fronzi da Pieve
Torina, uno dei borghi delle Marche piegati dal sisma del 30 ottobre
scorso. Con la mamma e la sorella di 26 anni gestivano il ristorante
"Il Vecchio Mulino" e hanno continuato a farlo anche quando
sembrava solo una follia. A fargli chiudere baracca e burattini c'è
però riuscito lo Stato, che non gli ha saldato il conto dei vigili
del fuoco e degli altri soccorritori che vi hanno mangiato e bevuto a
credito per mesi e mesi. È un copione che si ripete
sistematicamente, con la sola eccezione degli albergatori che
"ospitano" le risorse provenienti dalla Libia: l'unica mano
che da’ lo Stato è quella che ti mette in tasca per portarti via i
soldi.
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