lunedì 15 maggio 2017

Il partito di governo litiga con la sua fotocopia


Renzi, che a quanto pare non intende scollarsi dalla poltrona, secondo la migliore tradizione andreottiana, sta accusando la Raggi di essere incompetente nell’amministrazione della capitale d’Italia e il casus belli sono i rifiuti. Sulla tribuna chiamata Facebook circolano foto che mettono a confronto i cassonetti dell’immondizia romani con quelli fiorentini, visto che il principale accusatore della Raggi è stato sindaco di Firenze, e non si notano differenze salienti. In entrambi i casi, ci sono sacchetti pieni d’immondizia deposti vicino a cassonetti stracolmi e questo succede un po’ in tutte le città italiane, magari in alcune, come Napoli, più delle altre. Dipende da che ora viene scattata la foto: poco prima che passi il camion a svuotarli è normale che ci sia immondizia fuori da essi, per una questione di leggi fisiche e di cattive abitudini degli italiani. Viviamo in una società consumistica, dove sono le industrie, meglio se multinazionali, a dettar legge e a indirizzare le scelte dei consumatori. Il principio dell’usa e getta è ben saldo nella mente degli italiani, ma anche di altre popolazioni poco sensibili sui temi dell’ecologia. Tutto deve finire da qualche parte, dice una delle leggi ecologiche. E intanto, l’ex presidente del consiglio ci propone l’ennesima telenovela, inscenata per scopi elettorali. I consumatori, nonché utenti di mass-media, vengono distratti da argomenti più seri e obbligati a parteggiare per uno o per l’altro dei due contendenti. Forse c’è di peggio della spazzatura di plastica, vetro e cartoni. Peggiore è la spazzatura propinataci dai telegiornali.


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