Renzi, che a quanto pare non intende scollarsi dalla poltrona,
secondo la migliore tradizione andreottiana, sta accusando la Raggi
di essere incompetente nell’amministrazione della capitale d’Italia
e il casus belli sono i rifiuti. Sulla tribuna chiamata Facebook
circolano foto che mettono a confronto i cassonetti dell’immondizia
romani con quelli fiorentini, visto che il principale accusatore
della Raggi è stato sindaco di Firenze, e non si notano differenze
salienti. In entrambi i casi, ci sono sacchetti pieni d’immondizia
deposti vicino a cassonetti stracolmi e questo succede un po’ in
tutte le città italiane, magari in alcune, come Napoli, più delle
altre. Dipende da che ora viene scattata la foto: poco prima che
passi il camion a svuotarli è normale che ci sia immondizia fuori da
essi, per una questione di leggi fisiche e di cattive abitudini degli
italiani. Viviamo in una società consumistica, dove sono le
industrie, meglio se multinazionali, a dettar legge e a indirizzare
le scelte dei consumatori. Il principio dell’usa e getta è ben
saldo nella mente degli italiani, ma anche di altre popolazioni poco
sensibili sui temi dell’ecologia. Tutto deve finire da qualche
parte, dice una delle leggi ecologiche. E intanto, l’ex presidente
del consiglio ci propone l’ennesima telenovela, inscenata per scopi
elettorali. I consumatori, nonché utenti di mass-media, vengono
distratti da argomenti più seri e obbligati a parteggiare per uno o
per l’altro dei due contendenti. Forse c’è di peggio della
spazzatura di plastica, vetro e cartoni. Peggiore è la spazzatura
propinataci dai telegiornali.
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