Ho approfittato per fare la foto a questo ragazzo, di nome Jean,
perché insieme ad altri suoi colleghi conducenti di pousse pousse,
si è avvicinato mentre davo mais al caprone nero handicappato.
Avendo scoperto che il mais gli piace più del pane, gliene do tre
manciate ogni giorno. La maglietta con il nome Lucifero bene in
evidenza e il 666 stampato sulla spalla sinistra, l’avevo notata
addosso allo stesso ragazzo una settimana fa, ma non avevo osato
fotografarla. Sarà una mia impressione, ma quest’anno il numero di
magliette indossate dai malgasci, con teschi di varia forma e
dimensione, è aumentato. Ne vedo ogni giorno in giro per la città,
anche addosso ai bambini. E’ tutta roba che viene dalla Cina, dove,
con il Dragone come simbolo storico nazionale, sono proprio ben messi
in fatto di rettiliani o, se vogliamo un collegamento più vicino
alla nostra cultura, in fatto di “originario Serpente, che è
chiamato Diavolo e Satana”, come dice la Bibbia. Di tutte le
magliette a sfondo esoterico che ho visto finora, questa è la più
plateale. Jean, a cui ho promesso la stampa cartacea, naturalmente
non sa cosa si porta addosso.
Tutti quei teschi come minimo portano male, specie se a portarli
sono motociclisti. A me dà l’idea che il Demiurgo Satana voglia
marchiare quante più persone possibile, a loro insaputa, di modo che
i suoi Arconti, quando metteranno in funzione le falci fienaie,
durante la prossima guerra di Armagheddon, possano distinguere subito
chi deve essere falciato da chi debba essere lasciato vivere. O
viceversa, secondo logica. Ma qui non stiamo parlando di logiche
umane, bensì aliene.
Si dice che il diavolo sia nei dettagli e, oltre all’immancabile
occhio onniveggente, all’interno di un cerchio magico ci sono
diversi triangoli che s’intersecano, compreso quello che
simboleggia, stilizzato, la testa caprina di Bafometto. C’è, sotto
le tibie incrociate, una mezzaluna e anche qui si potrebbe parlare di
quanto i figli di Ismaele siano feroci schiavi del Demiurgo, in buona
compagnia dei cinesi. Sulla fronte del teschio io vedo un aereo con
due scie chimiche arricciolate, che formano il simbolo dell’infinito,
quasi a significare che l’inquinamento di questo pianeta non finirà
mai, se non quando lo decideranno loro, quella razza di parassiti
cosmici che ci sta tormentando da millenni. All’interno del
cerchio/mandala, ci sono otto lettere che potrebbero essere
dell’alfabeto greco, ma non avendolo studiato, non le so
riconoscere. C’è poi una scritta, una specie di esortazione, in
stampatello maiuscolo: “KILL RATS”. State a vedere che poi, alla
fine, si scoprirà che i “ratti” siamo noi!
E’ quello che hanno fatto, o ci hanno provato, i nazisti, per i
quali gli ebrei erano, esattamente, ratti. Gli antichi ebrei hanno
avuto a che fare con ENKI ed ENLIL e, se dobbiamo dar credito al
libro della Genesi, anche con l’antico Serpente, ma anche i nazisti
hanno fatto la loro parte per far trionfare il Male e Hitler aveva il
suo mago di fiducia. Furono i nazionalsocialisti a voler instaurare
il Nuovo Ordine Mondiale, chiamato Terzo Reich. Poi, qualcosa andò
storto. Ne deduco che Lucifer, o chi per lui, ha sempre avuto stretti
legami con la storia umana, soprattutto quando si è trattato di
ammazzare milioni di persone. Tutto questo, Jean non lo sa. E forse
nemmeno io lo so, con precisione. So solo che questa moda che viene
dalle industrie tessili cinesi ha qualcosa di malsano, qualcosa che
non mi piace. Nei prossimi giorni, come promesso, farò sviluppare la
foto e la darò in dono a Jean che, con quella maglietta addosso,
continuerà a sentirsi...figo.
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