Testo di Paolo Sensini
Emma Bonino è stata, insieme ai suoi compagni di merende
radicali, una delle grandi propagandatrici della guerra in
Afghanistan per "liberare le donne dal burqa". Ma lì e in
altri paesi islamici le donne se ne sono fregate altamente delle sue
giaculatorie "emancipatrici" e il burqa continuano a
indossarlo felici e contente. Adesso però che una tale "moda"
sta imponendosi rapidamente anche nei Paesi occidentali, la Bonino
non ha più nulla da obiettare e gli va bene così. Anzi, ne difende
strenuamente gli usi e costumi come grande "conquista di
Civiltà". Ed è per questa sua "coerenza" politica
che, guarda caso fa coincidere da più di 30 anni l'agenda di Soros
con quella del Partito Radicale, viene insignita e trattata come una
specie di "reliquia" della Repubblica... delle banane.
Si dice che la fame è brutta, e io l'ho provata una volta in gioventù. Ma guardando la figura della bonino con quella faccia da gollum mi viene anche il voltamento di stomaco.
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