Il
procuratore capo dell’antimafia e dell’antiterrorismo shock: “Sta
arrivando un enorme numero di nigeriani. C’è una comunità criminale nigeriana che fa paura”. «L’ipotesi
investigativa da verificare è che soggetti collegati a esponenti
dell’Isis operino come supporto logistico ai flussi migratori». Lo
ha segnalato, davanti al Comitato Schengen, il procuratore nazionale
antimafia e antiterrorismo, Franco
Roberti. «C’è
un’indagine ancora in corso da parte della procura di Como che
riguarda il supporto logistico per lo spostamento dei migranti verso
il Nord Europa, controllato da organizzazioni criminali ma
controllato anche da soggetti di provenienza mediorientale o
nordafricana – ha spiegato Roberti – per i quali ipotizziamo che
possano esserci legami con lo Stato islamico».
Nella sua lunga
relazione Roberti ha anche spiegato ai commissari del Comitato
Schengen il motivo per cui il suo ruolo accorpa antimafia e
antiterrorismo. «Mafie e terrorismo hanno numerosi punti di
contatto. Pur avendo diversità concettuale, sul piano operativo
hanno parecchie analogie. Ad esempio, i sistemi di
finanziamento sono molto simili. Prendete l’Isis: si muove con
modalità tipicamente mafiose». Il procuratore ha anche precisato che
va cambiato il sistema degli sbarchi. «Sulle navi delle
organizzazioni non governative dovrebbero esserci ufficiali di
polizia giudiziaria che svolgano il proprio ruolo senza intralciare
le operazioni di soccorso». Poi un avvertimento alle organizzazioni
non governative. «Riteniamo che le Ong facciano un lavoro necessario
accanto alle navi governative, che non sono sufficienti e non
consentono di fare a meno di questa attività di supplenza». Ma
«dovrebbero acconsentire ad adeguarsi alle nostre linee guida per
quanto riguarda il punto di equilibrio tra salvezza dei migranti in
pericolo e accertamento di responsabilità dei trafficanti».
Tra gli allarmi di Roberti, ce n’è
uno che ha riguardato i migranti nigeriani. « Le associazioni
criminali nigeriane hanno caratteri ancora più strutturate delle
mafie italiane. La differenza è che i nigeriani in Italia trafficano
in droga e prostituzione, ma non attaccano il territorio. Per ora. Il
problema? Non abbiamo interpreti affidabili. Gli interpreti nigeriani
hanno anche paura e fanno resistenza. Come c’è il problema degli
interpreti in lingua araba. Pensate a quanti dialetti.
Più che orda d'ebano, io parlerei di di orda de merda!
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