giovedì 8 giugno 2017

La nostra esistenza è amore



Secondo Tom Campbell, l’universo fisico è generato da una simulazione basata sulla probabilità, ovvero non basata sulla materia. Per il ricercatore della coscienza Tom Campbell, il nostro mondo non è come appare. Piuttosto che un ambiente concreto ed oggettivo, Campbell sostiene che il mondo sia in verità una “realtà virtuale” e una simulazione, molto più simile ad un video game. Sentiamo spesso dire che le cose “non sono come appaiono”, giusto? Bene, per molti fisici la risposta si è fatta più chiara. Campbell si batte per parlare delle molte domande senza risposta, attualmente presenti nella scienza, e per esplorare il nostro scopo e collegamento ad una realtà più grande, che chiamiamo “Il grande quadro”. Di fatto Campbell sostiene che ci sono multiple cornici di Realtà Virtuale, in cui noi esistiamo simultaneamente.




E questo concetto, che Campbell chiama il cambio del paradigma, sta conquistando accettazione nell’area della fisica digitale e della fisica quantistica. Anche se risuona come un'eco di antiche credenze proposte dai mistici, dai saggi e dagli sciamani, Campbell dice che la sua teoria può essere scientificamente verificata con degli esperimenti. Il nuovo paradigma di Campbell contempla esperienze paranormali, inclusa la precognizione, l’esperienza fuori dal corpo, i viaggi nel tempo e le esperienze pre-morte, che possono essere percepite come normali. Dato che la nostra coscienza è già fuori dal corpo, non abbiamo bisogno di uscire dal corpo, ma di entrare nella nostra coscienza, fa notare Campbell.


Gli esperimenti di meccanica quantistica suggeriscono che viviamo in una realtà calcolata e la nostra coscienza è il computer. “Ad un certo punto”, dice Campbell, “la coscienza è diventata auto consapevole.” Ma se la tua comprensione resta frammentata da credi limitanti, anche la nostra realtà lo sarà. Le persone vogliono che il mondo si basi su fatti e che il materialismo sia la giusta teoria della esistenza, sostiene Campbell. Ma dice che questa visione potrebbe essere temporanea: il materialismo sarebbe una fase che le persone stanno semplicemente attraversando. In realtà, il vero punto è che la nostra esistenza, dice Campbell, è amore. Il suo credo è che la realtà è un sistema di allenamento – o un allenatore- il cui scopo è di aiutarci a crescere e trasformarci in amore. Siamo qui per diventare amore”.

5 commenti:

  1. "Siamo qui per diventare amore."
    Mi deve spiegare questo signore, con cui condivido il credo sui mondi paralleli, questa sua affermazione.
    Dice che ha le prove: le mostri, perché non basta allacciare la sua teoria alla quantistica per fare questa affermazione amorosa.
    Se siamo qui per diventare amore, spieghi come mai dobbiamo quotidianamente lottare contro una realtà che è tutto tranne amore.
    Certe teorie sono veramente delle arrampicate su specchi.
    Non è un attacco al signor Campbell, ma una richiesta di fatti.

    Hermes

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    1. Una richiesta di fatti legittima.

      Io non posso rispondere per lui, ma sono più che certo che essere amorevoli è infinitamente meglio che essere odiosi e perpetuatori d'odio.

      Se "dobbiamo quotidianamente lottare contro una realtà che è tutto tranne amore" è perché la quasi totalità degli esseri umani non l'ha ancora capito, nonostante (o forse proprio per questo) tutte le religioni lo vadano ripetendo da secoli.

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  2. Ah certo, e quando l'uomo finalmente capirà che amare è meglio che odiare?!!!
    Queste ricerche senza aver trovato nulla mi fanno venire in mente una battuta sentita in una sitcom inglese di qualche anno fa, dove ad un ragazzino era stato dato come compito in matematica, di trovare il Minimo Comun Denominatore, e la madre gli risponde "Ancora non lo hanno trovato? Lo cercavano anche quando andavo a scuola io".

    Hermes

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    1. Carina! Non l'avevo mai sentita.

      Forse l'essere umano non è fisiologicamente in grado di esprimere amore, benché ne parli in continuazione.

      O forse ci sarebbe bisogno di due pianeti, uno per gli stolti e uno per chi ha acquisito consapevolezza.


      Il signor Campbell, come migliaia di altri prima di lui, ci indica solo la strada. Indica la luna e spetta a noi scegliere cosa guardare.

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    2. Hermes l' essere umano sei anche tu. Tu quando lo capirai che amare è meglio?

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