Intervistata dal TG5, la ministra Roberta Pinotti, non senza usare
sorrisini compiaciuti e toni trionfalistici, a proposito della
sfilata della festa della repubblica, ha detto che mai come
quest’anno sono state ricevute così tante richieste per assistere
a quello spettacolo, a Roma. A suo dire, ciò denota l’affetto
degli italiani verso lo Stato in generale e le forze armate in
particolare. Qui intravedo un primo elemento di schizofrenia, perché
le forze armate sono come i vigili urbani: quando servono non ci sono
mai. Tanto è vero che negli ultimi mesi si è parlato molto di
legittima difesa e di porto d’armi, segno che il cittadino non si
sente protetto dai carabinieri, che dipendono dal ministero della
difesa, tutte le volte che subisce un’aggressione. Per tacere del
fatto che sono ancora le forze armate, e in particolare la marina
militare, a farci invadere secondo le modalità che conosciamo molto
bene, aiutate anche dalle ONG sedicenti umanitarie.
La polizia, almeno finché non verrà implementato l’Eurogendfor,
dipende dal ministero dell’interno, ma non è, tutte le volte che serve, più presente sul
territorio dei carabinieri. Ci sono
situazioni in cui la polizia si rifiuta di intervenire per non
suscitare rivolte. E’ il caso di quartieri o di edifici occupati da
centinaia di clandestini, che sono molto suscettibili e si irritano
facilmente quando vedono qualcuno in divisa. Enclavi di illegalità
inaccessibili alle forze dell’ordine si trovano in tutte le più
grandi città italiane, ormai, e il sentimento che la popolazione ha
nei confronti delle forze dell’ordine è di delusione, piuttosto
che di affetto, come dice la Pinotti.
Riguardo all’introduzione del servizio civile obbligatorio, dopo
aver citato i nostri contingenti militari in Afghanistan e Iraq, che
sono i secondi in termini numerici dopo quello degli Stati Uniti, la
ministra ha aggiunto che per i giovani dai 18 ai 29 anni donare una
parte del loro tempo alla comunità potrà essere un’occasione di
crescita personale e di apprendimento di un mestiere. Questa è
l’esca, il contentino, nonché la carota con cui si vuole addolcire
la pillola. Rimane un obbligo e se un giovane non è interessato e
dovesse rifiutarsi, ci sarebbero sanzioni di qualche genere, anche se
non è stato specificato. Si tratterebbe di un servizio gratuito,
volto cioè a far accettare ai giovani italiani l’idea che sono
nati schiavi, che resteranno schiavi tutta la vita e che il loro
tempo e le loro energie non sono così preziosi da dover essere
retribuiti. Anzi, devono ritenersi fortunati di avere qualcosa con
cui passare il tempo, che si tratti di assistenza agli anziani o
della pulizia del territorio. Mentre la Pinotti spiegava questo,
scorrevano le immagini di ragazzi che pulivano una spiaggia e
addirittura quelle di volontarie zoofile che si prendevano cura dei
cani nei canili. Voglio proprio vedere in quanti sceglieranno di
andare a pulire la merda dei cani abbandonati!
Un solo pericolo la ministra ha intravisto, incitata a parlarne
dalla giornalista: le infiltrazioni mafiose che potrebbero
approfittarne. In Italia è così e la Pinotti ha messo le mani
avanti. Quando si tratta di costruire la TAV, il MOSE o un villaggio
olimpico, anche i ministri della repubblica mettono in conto la
mafia, dando per scontato che poi toccherà alla magistratura fare il
suo dovere. Ma intanto, qualcuno ci ha mangiato dei soldi. In questo
caso, stiamo per toccare il fondo, stiamo per grattare l’osso senza
più cartilagini e migliaia di ragazzi e ragazze italiani saranno
ridotti a lavorare come schiavi, rubando loro l’unica cosa preziosa
che realmente posseggono, il tempo. L’Italia data in mano alle
cooperative mafiose, forse le stesse che fanno incassi milionari con
i migranti.
L’Italia sarà migliore con un servizio alla collettività a cui
i giovani saranno costretti? E se si rifiutassero, quali conseguenze
avrebbero? Forse verranno minacciati, dicendogli che tale rifiuto
sarà menzionato nel curriculum vitae e non troveranno lavoro. Se non
ti vaccini, muori. Se ti curi con l’omeopatia, muori. Se non fai il
servizio civile, resterai sempre disoccupato e quindi morirai di
fame. I casi per me sono due; o la ministra Pinotti – insieme a
tutti i suoi colleghi burattini – è schizofrenica o è una grande
manipolatrice mentale. Lei e i suoi manierati sorrisini.
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