venerdì 2 giugno 2017

L'obsolescenza delle parate


Testo di Dario Dabizzi


Non me ne voglia chi ci crede, ma non c'è per me nulla di più buffo di una parata militare. Un tuffo in un'epoca nostalgica che non c'è più: 2 giugno e Mattarella che segue il solito meticoloso rituale, fatto di silenzi devoti, pause, saluti, pause, mani strette, pause, inno, pause, corona di fiori, pennica, "Presidente, si svegli", riposavo gli occhi, pomposi generali iperstellati che manco Gheddafi, quello era colonnello, era per dire, fucili del '52 mostrati con fierezza, divise tirate a lucido, trombetta, comunque gli altri hanno l'atomica, sì ma noi abbiamo il cuore italiano, quello va bene per i terremoti, Presidente, abbiamo quasi finito, frecce tricolori, sì ma gli altri hanno gli stealth, ma noi la nostra capacità di arrangiarci, ah, quella che ci ha fatto cambiare sponda all'ultimo coi tedeschi dopo aver spezzato le reni a nessuno, pausa, pausa, pausa, presidente, è finita, se ne parla l'anno prossimo, se dio vuole, pausa pausa, pausa, banda, bandiera ammainata, fino alla prossima partita dell'Italia. Se vince, certo.

14 commenti:

  1. Le parate militari non sono mai state di moda dopo la fine della guerra. Oggi sono ancora più anacronistiche. Apparentemente i simboli sono gli stessi, come i rituali, ma il contenuto è opposto. Prima di tutto l'organico è stato ridotto a meno di un decimo di quando la leva era obbligatoria; ed è ulteriormente in via di riduzione. Poi, anche il soldato volontario è diventato un precario esattamente come i lavoratori civili. Ad eccezione dei reparti speciali che vengono impiegati all'estero per la costruzione del nuovo ordine, il livello di preparazione è abbastanza simile a quello di tutti gli altri eserciti nazionali che ovunque stanno subendo la stessa sorte. Naturalmente, gli alti ufficiali vengono premiati per il loro impegno internazionale e quelli che sono stati formati prima vengono emarginati, pensionati, rimossi. La tecnologia delle FFAA è funzione dell'impiego. Quando l'esercito espletava ancora il suo dovere istituzionale veniva quasi tutta prodotta in Italia, ad eccezione degli acquisti imposti dall'alleato vincitore. Se ci fai caso, non si sono mai visti tanti tricolori e non si sono mai sentiti tanti inni nazionali da quando l'Italia ha definitivamente perso ciò che rimaneva della sua sovranità. Per giungere a questo è stato necessario un lavorio durato tutto il dopoguerra: filmetti scollacciati che rappresentavano il peggio della naja, pubblicazioni "tecniche" che spiegavano come un esercito concepito nel passato non fosse più attuale, elogio della disobbedienza a qualunque livello, distruzione della gerarchia e, infine, dismissione totale della funzione stessa di difesa. Oggi che navigli privati scaricano migliaia di invasori ogni giorno con l'autorizzazione degli stessi governi nazionali, la difesa che fa ? Li scorta nei porti italiani e li difende dall'ira sporadica di alcuni sparuti cittadini. E' in quest'ottica che va vista la parata dei Fori Imperiali, non in quella pacifista di molti anni fa. Non solo siamo senza difesa, ma le istituzioni deputate a questo operano attivamente nella distruzione di ciò che rimane della nazione.

    G.Stallman

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    1. Bell'intervento!
      Meriterebbe un articolo a sé.

      Sono sempre stato antimilitarista e antipatriottico, ma da quando l'Italia viene palesemente invasa, ho riscoperto la necessità di difendere quella larvata identità nazionale che non sapevo di avere.

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    2. Grazie. Ti posso testimoniare, da ex, che oggi non c'è più anti-militarista di un militare di professione. Dovrebbe essere un successo del pacifismo ma, evidentemente, ciò è stato funzionale. Purtroppo le istanze pacifiste sono sempre state usate strumentalmente. Vale a poco il professarsi pacifici quando qualcuno ti vuole fare la guerra. Tu non lo consideri nemico, ma lui sì. Più questa consapevolezza ritarda e più le possibilità di opporsi si riducono. E' un difetto intrinseco alle due grandi correnti di pensiero politico moderno: la rimozione ideologica del conflitto. Diciamo pure che ci hanno fatto fare quello che hanno voluto.

      G.Stallman

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    3. E' un nodo antico mai risolto, un nodo gordiano, nato nel momento in cui Gesù disse di porgere l'altra guancia. Ma forse è ancora più antico, e risale a quando in India qualcuno disse: "Siate come il legno di sandalo, che profuma la scure che lo taglia".

      Probabilmente, se consideriamo legittima la....."legittima difesa", la filosofia della Non Violenza è intrinsecamente fallace. Anche Gandhi ha sbagliato.

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    4. Io credo che un insegnamento valido per tutti i popoli e per tutti i tempi non sia ragionevole. Il Cristianesimo ai tempi della Roma imperiale poteva avere un senso, oggi ne avrebbe un altro. L'uomo moderno è stato fin troppo sterilizzato nei sui istinti animali. Basta vedere quando arrivano gruppi di altre nazionalità in Italia; quasi sempre gli italiani soccombono o rifiutano lo scontro. A persone già così mansuete non si può insegnare ciò che si insegnava in tempi nei quali la violenza era un'opzione quotidiana. Allora questa poteva essere una vera scelta, oggi è un obbligo per mancanza di alternative. Se tu conosci la violenza puoi accettarla o rifiutarla, altrimenti la subirai soltanto. Il grande ripopolamento che viviamo oggi ci pone già questo problema. E nel futuro ciò potrebbe essere esiziale.
      Ciao

      G.Stallman

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    5. Bravo! Hai fatto un'analisi eccellente.

      Secondo me il cristianesimo è nato per destabilizzare l'impero romano e, in qualche maniera, ci è riuscito.
      Ora prosegue la sua manovra e destabilizza gli italiani che non sono capaci di prendere le armi per respingere lo straniero, a meno che non gli venga ordinato mettendogli addosso una divisa.

      Sul fatto che "L'uomo moderno è stato fin troppo sterilizzato nei sui istinti animali", dipende dai punti di vista.

      In un'ottica spiritualista non ci siamo ancora affrancati del tutto dagli istinti animali, ma nell'ottica tribale della difesa dei confini sì, siamo stati addomesticati e resi inermi.


      Evidentemente, chi gestisce la "mandria umana" ha fatto le cose per bene: né troppo evoluti, né troppo poco, ma quel tanto che basta per tenerci schiavi sottomessi.

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  2. Non credo che si tratti di una rimozione ideologica del conflitto, ma di ordini ben precisi, gli ordini di quelli dalle porte aperte.

    Durante l'ultimo G hanno ordinato il bocco navale, perciò vuol dire che é possibile fermare l'invasione, perché poi il blocco non é proseguito?

    Si tratta di ordini ben precisi di FEROCI che di proposito vogliono scatenare qualcosa quando la situazione sarà ingestibile, è il loro giochetto preferito da sempre.

    M.D.

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    1. Hanno sospeso anche Schengen.

      Il che vuol dire che, se si mettessero d'impegno, il problema dei migranti si risolverebbe in men che non si dica.

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  3. @Roberto,

    ne abbiamo discusso più volte ma "repetite juvant=ripetere giova" Tu confondi il "CATTOLICESIMO" con il CRISTIANESIMO, infatti c' è una differenza sostanziale anzi abissale tra i "primi" CRISTIANI e gli attuali "CATTOLICI",

    esistono diversi POST che ne evidenziano le DIVERSITA' se lo trovo quello che mi ha inspirato Te lo mando, ad es. i primi erano VEGETARIANI i secondi SONO in maggioranza "carnivori & onnivori & cacciatori" insomma dei "vitacidi";

    i primi erano rispettosi di MADRE NATURA e della VITA nei 3 MONDI i secondi li "sfruttano" il più possibile, quindi come si suol dire NON mescoliamo la SETA con la LANA o il GRANO con l' OGLIO per piacere !!!

    MANDI
    SDEI

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    1. E' vero quello che dici: cristianesimo e cattolicesimo sono due cose completamente diverse, ma anche quello che ho detto io è vero.

      Infatti, un Gesù che dice: "Date a Cesare ciò che è di Cesare", detto in un momento storico e presso una popolazione riottosa che creava guai, con gli Zeloti, all'esercito romano di occupazione, aveva lo scopo, tale frase, di spingere gli ebrei occupati a non ribellarsi al padrone romano.

      Ne emerge quindi un Gesù.....collaborazionista.

      Se non è destabilizzante, questo!

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  4. @Roberto,

    nel Tuo DNA c' è quello del giornalista che per "natura" estrapola delle PAROLE da una frase a seconda di quello che vuole evidenziare, in realtà il Maestro dei Maestri in quella famosa affermazione sottolineava la differenza sostanziale tra:

    la MATERIALITA'(= denaro) da dare a CESARE e la SPIRITUALITA'(= AMORE) da donare a DIO quindi il GESU' è STATO un RIVOLUZIONARIO, altro che collaborazionista "destabilizante" con i ROMANI del grande IMPERO "materialista" !!!

    MANDI
    SDEI

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    1. Io veramente ritengo che Gesù non sia mai esistito e che i vangeli siano stati scritti dalla scuola alessandrina dei Terapeuti. Tra le altre cose, invitare a porgere l'altra guancia e a pagare le tasse agli occupanti romani aveva lo scopo di educare le masse a non ribellarsi all'imperatore romano.


      Non riesco a capire come tu non ti renda conto di questo aspetto politico della faccenda.

      Tu vedi solo l'aspetto morale, che è altrettanto vero e indiscutibile.

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  5. @Roberto,

    se NON credi nell' esistenza di GESU' forse crederai in quella antecedente di MITRA stessa NASCITA-VITA-MORTE, in realtà molti affermano che essendo un IMMORTALE sia STATO più volte sul Pianeta TERRA anche come ELIA e addirittura il GIOVANNI !!!

    MANDI
    SDEI

    P.S.: hai ragione in quello che scrivi Tu "materialista" vedi più l' aspetto POLITICO, viceversa Io "spiritualista" vedo più l' aspetto
    SPIRITUALE ad ognuno il suo PENSARE & VEDERE !!!

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