giovedì 13 luglio 2017

Battaglie navali



Un nave di 40 metri, la "C-Star" affittata da un gruppo militante di destra, è in rotta per il Mar Mediterraneo con l'obbiettivo di lottare contro l'immigrazione clandestina al largo della Libia: lo riporta il quotidiano francese "Le Figaro" citando un comunicato pubblicato martedì 11 luglio dalla rete europea Generazione identitaria (Gi). L'operazione, battezzata "Defend Europe" ("Difendiamo l'Europa") è condotta dalle sezioni italiane, francese e tedesca di GI, che hanno raccolto 87 mila dollari (76 mila euro) grazie ad una colletta lanciata in maggio su internet nonostante una campagna contraria che ha spinto il servizio di pagamenti online Paypal a congelare il loro conto: i fondi raccolti da un migliaio di donatori hanno permesso di affittare la "C-Star" ed il suo equipaggio, che sono partiti alla fine della scorsa settimana da Gibuti e giovedì 13 luglio dovrebbero attraversare il Canale di Suez e la settimana prossima imbarcare dei militanti di Gi a Catania prima di raggiungere la zona dei soccorsi al largo della Libia.


L'obbiettivo è di "mostrare il vero volto delle Ong sedicenti umanitarie, la loro collaborazione con le mafie dei trafficanti di uomini e le conseguenze mortali delle loro azioni in mare", spiega Clèment Galant in un video diffuso da Gi sulle reti sociali: "nel corso della nostra missione, quando incroceremo i barconi carichi di clandestini chiameremo i guardiacoste libici perché possano venire a soccorrere i migranti mentre noi veglieremo sulla loro sicurezza", ha aggiunto, spiegando le azioni che verranno intraprese. L'obbiettivo dell'operazione di Gi è che i migranti siano riportati in Libia. La Guardia Costiera italiana tuttavia considera che la Libia non offra alcun "porto sicuro" in base al diritto marittimo e continua ad organizzare il trasferimento verso l'Italia dei migranti soccorsi sotto il suo coordinamento. "Salvando delle persone e facendo ostacolo alla rete dei trafficanti, possiamo salvare l'Europa e salvare delle vite allo stesso tempo", sostiene un portavoce di Gi-Italia.

Diverse Ong impegnate nelle operazioni di soccorso in mare hanno già espresso la loro preoccupazione per l'arrivo di questa nave, che si aggiunge alla volontà del governo italiano di imporre loro un severo codice di condotta. Intanto l'Agenzia per le frontiere dell'Unione Europea (Frontex) ed i paesi membri dell'Ue che partecipano all'operazione "Triton" nel Mar Mediterraneo martedì 11 luglio hanno accettato l'idea di modificarne le regole di ingaggio avanzate dall'Italia, senza tuttavia arrivare ad ammettere che i migranti raccolti in mare possano essere sbarcati in porti non italiani: lo scrive sempre il quotidiano francese "Le Figaro", riferendo che al termine di un incontro tecnico tenuto a Varsavia Frontex ha annunciato che un gruppo di lavoro sarà creato immediatamente per preparare un nuovo piano operativo di "Triton"; il piano, precisa un comunicato, sarà successivamente sottoposto ai paesi europei partecipanti per l'approvazione finale. Ma si tratta di una delle solite "iniziative senza risultati" secondo la stampa francese. Mentre questa della nave C-Star è davvero incisiva e potrebbe cambiare radicalmente la situazione.

[N.dR. Articolo segnalato da Francesco Spizzirri]

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