Fonte: Il Nord quotidiano
Un nave di 40 metri, la "C-Star" affittata da un gruppo
militante di destra, è in rotta per il Mar Mediterraneo con
l'obbiettivo di lottare contro l'immigrazione clandestina al largo
della Libia: lo riporta il quotidiano francese "Le Figaro"
citando un comunicato pubblicato martedì 11 luglio dalla rete
europea Generazione identitaria (Gi). L'operazione, battezzata "Defend Europe" ("Difendiamo
l'Europa") è condotta dalle sezioni italiane, francese e
tedesca di GI, che hanno raccolto 87 mila dollari (76 mila euro)
grazie ad una colletta lanciata in maggio su internet
nonostante una campagna contraria che ha spinto il servizio di
pagamenti online Paypal a congelare il loro conto: i fondi raccolti
da un migliaio di donatori hanno permesso di affittare la "C-Star"
ed il suo equipaggio, che sono partiti alla fine della scorsa
settimana da Gibuti e giovedì 13 luglio dovrebbero
attraversare il Canale di Suez e la settimana prossima imbarcare dei
militanti di Gi a Catania prima di raggiungere la zona dei soccorsi
al largo della Libia.
L'obbiettivo è di "mostrare il vero volto delle Ong
sedicenti umanitarie, la loro collaborazione con le mafie dei
trafficanti di uomini e le conseguenze mortali delle loro azioni in
mare", spiega Clèment Galant in un video diffuso da Gi sulle
reti sociali: "nel corso della nostra missione, quando
incroceremo i barconi carichi di clandestini chiameremo i
guardiacoste libici perché possano venire a soccorrere i migranti
mentre noi veglieremo sulla loro sicurezza", ha aggiunto,
spiegando le azioni che verranno intraprese. L'obbiettivo dell'operazione di Gi è che i migranti siano
riportati in Libia. La Guardia Costiera italiana tuttavia considera
che la Libia non offra alcun "porto sicuro" in base al
diritto marittimo e continua ad organizzare il trasferimento verso
l'Italia dei migranti soccorsi sotto il suo coordinamento. "Salvando
delle persone e facendo ostacolo alla rete dei trafficanti, possiamo
salvare l'Europa e salvare delle vite allo stesso tempo", sostiene un portavoce di Gi-Italia.
Diverse Ong impegnate nelle operazioni di soccorso in mare hanno
già espresso la loro preoccupazione per l'arrivo di questa nave, che
si aggiunge alla volontà del governo italiano di imporre loro un
severo codice di condotta. Intanto l'Agenzia per le frontiere dell'Unione Europea (Frontex)
ed i paesi membri dell'Ue che partecipano all'operazione "Triton"
nel Mar Mediterraneo martedì 11 luglio hanno accettato l'idea
di modificarne le regole di ingaggio avanzate dall'Italia, senza
tuttavia arrivare ad ammettere che i migranti raccolti in mare
possano essere sbarcati in porti non italiani: lo scrive sempre il
quotidiano francese "Le Figaro", riferendo che al termine
di un incontro tecnico tenuto a Varsavia Frontex ha annunciato
che un gruppo di lavoro sarà creato immediatamente per preparare un
nuovo piano operativo di "Triton"; il piano, precisa un
comunicato, sarà successivamente sottoposto ai paesi europei
partecipanti per l'approvazione finale. Ma si tratta di una delle solite "iniziative senza risultati"
secondo la stampa francese. Mentre questa della nave C-Star è
davvero incisiva e potrebbe cambiare radicalmente la situazione.
[N.dR. Articolo segnalato da Francesco Spizzirri]
[N.dR. Articolo segnalato da Francesco Spizzirri]
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